Ungheria: non solo Tokaj. Cantina Szent Donat

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Alla scoperta delle cantine magiare: Szent Donat a Csopak (Lago Balaton).

Non solo Tokaj. Certo è il più famoso, non tanto come distretto vinicolo quanto per il vino che si produce e ne prende il nome.

Altri distretti, meno ricordati, compongono il panorama del vino ungherese. Tra questi i vigneti posti a Nord del Lago Balaton (il mare d’Ungheria), sulla parte pedo-collinare nel Comune di Csopak, che insieme a cibo e paesaggio formano l’essenza del Lago Balaton. In italiano equivale a tenuta, in ungherese troviamo scritto  Birtok. E quando ti trovi a Csopak e chiedi di una Birtok tutti indicano Szent Donat (San Donato).

Ubicazione perfetta. Sopra una collina a terrazza, la cantina a piano terra e al primo piano il Bistrot Giallo, un raffinato ristorante vista lago con una cucina basata sulla freschezza delle materie prime e la regionalità di queste. Le spezie e i prodotti dell’orto compiono i miracoli nei piatti.

Insieme a Tamas Kovacs

Mi è venuto incontro uno dei titolari, il giovane Tamás Kovács, che dopo i saluti di presentazione mi ha condotto su e giù per le vigne con un fuoristrada, anche in pendenze da brivido.

Il Lago Balaton è una zona senza tempo in cui l’uomo ha vissuto e tutt’ora vive in armonia con la natura. Viviamo e lavoriamo nella tenuta per cercare di trasmettere questa esperienza,  che risale all’antica Pannonia romana, a tutti i nostri clienti e visitatori”.

L’introduzione alla visita aziendale non è stata male. Tamás mi ha fatto capire che mi sarei trovato di fronte ad una organizzazione di tutto rispetto ancorata a tradizioni secolari che cerca di scrollarsi di dosso il periodo di occupazione sovietica con i danni conosciuti del collettivismo anche viticolo che ha portato il livello della qualità a non considerarla tale.

La porta del Tesoro

“La nostra tenuta è dedicata a San Donato, il Santo Patrono dei vigneti di Csopak, venerato dai contadini per preservare i vigneti da qualsiasi tipo di tempesta. Soprattutto quelle causate dagli invasori”.

La filosofia? Mi è sembrato da subito di trovarmi di fronte ad una azienda delle nostre, attenta ai sistemi agricoli in vigna, alle rese per ettaro, alle attente vinificazioni in cantina.

“Stiamo lavorando allo sviluppo di una tenuta familiare di dimensioni umane sulla base della qualità e credibilità. Ci troviamo in conversione biologica. Obbiettivo? Creare vini unici che riflettano fedelmente le diversità dei terroir in cui lavoriamo”

Perché la Szent Donat attualmente opera anche in altre aree sempre limitrofe al lago Balaton: Tihany e Káli. Diversi terreni, diverse posizioni.

I vitigni. Gli autoctoni di sempre. I bianchi Olaszrizing (riconducibile al Riesling Italico), Furmint, i rossi Kéfrankos, Kadarka e gli internazionali Cabernet, Merlot, Sauvignon Blanc.

I vini degustati

Ma veniamo alla degustazione fatta sotto l’attenta regia di Tamás.

Csopak 2017. Olaszrizing 100%. Coniuga il contrasto aromatico con una slanciata articolazione gustativa al palato. Ottimo voto 87/100

Marga 2011. Furmint 100%. Intenso senza essere pesante. Invitante profilo aromatico, teso e salino nel finale. Ottimo 87/100.

Slikker 2016. Olaszrizing 100%. Non filtrato. Si comincia a salire nella qualità. La mineralità è più infiltrante. Evidente la naturalezza al palato. Ottimo, voto 88/100

Szent Donat 2016 Olaszrizing 100%. Il “riesling italico” che, non per niente, porta il logo aziendale. Brilla per la sua vitalità e finezza. Ottimo, voto 89/100

Szent Donat 2015 Kefrankos 100%. Il rosso che entra nelle eccellenze. Coniuga freschezza ed eleganza come i nostri grandi rossi. Una bella realtà. Eccellente 90/100

La dinastia dei Kovacs è nata qui, a Csopak e da sempre produce vino. Tamás ne continua la tradizione attento all’evoluzione nei paesi “importanti” come Francia e Italia. E la qualità ci guadagna. Chapeau!

Urano Cupisti

 

Szent Donat Birtok

Szitahegyl 28

Csopak (Hu)

Tel:  +36 20/3525560

trezor@szentdonat.hu

www.stdonat.hu