Lo Champagne è un territorio, delimitato da una legge del 1927, ubicato nella Regione del nord-est della Francia, dove si produce l’omonimo e mitico vino spumeggiante.
Nella Zona si trovano circa 34.000 ettari di “ricchi” vigneti, a 150 Km. da Parigi, divisi in quattro zone naturali, dalle diverse caratteristiche sia del terreno che climatiche: Montagne de Reims, Vallée de la Marne, Còte des Blancs, Còte des Bar.
Il territorio comprende 319 comuni, suddivisi in cinque dipartimenti: la Marne, l’Aube, l’Aisne, le Haute-Marne, la Seine-et-Marne.
Il nome “Champagne” è una Appellation d’Origine Contròlée (A.O.C.), può essere “Grand Cru” o “Premier Cru”, a secondo del comune di provenienza delle uve.
Solo le uve di 63 Comuni possono fregiarsi della Denominazione di Origine Champagne, 17 come “Grand Cru” e 44 come “Premier Cru”.
Lo Champagne non è solo un cino Francese con le bollicine (perlage) ma, in tutto il mondo, è un “cult” da più di trecento anni.
La sua invenzione, forse, è merito di un giovane frate benedettino, Pierre Pérignon (1639-1715), che si dedicò ai malandati vigneti dell’Abbazia di Saint-Pierre d’Hautvillers, a nord di Epernay, un comune che oggi è uno dei maggiori centri della Regione Champagne-Ardenne.
Anche se non è assolutamente chiaro come e se arrivò lui a fare un così prelibato nettare, l’Abate Dom Pérignon ha dei meriti certi. Per primo il fatto di aver selezionato un vitigno come il Pinot Nero, poi l’affinamento della tecnica dell’assemblaggio (mettere insieme il vino della stessa tipologia di uva, ma proveniente da zone diverse) e anche per l’introduzione dell’uso di particolari tappi di sughero trattenuti da un filo metallico chiamato “muselet” (gabbietta), la soluzione per imprigionare la grande pressione nelle bottiglie.
Le uve dello Champagne vengono vendemmiate obbligatoriamente a mano, il disciplinare vieta l’uso di macchine, e il vino nasce con un procedimento, che prende il nome dal territorio in cui viene prodotto, il “metodo champenoise”. Il metodo ha varie fasi e prevede, principalmente, una doppia fermentazione del mosto, la prima volta nei tini, la seconda forzatamente con l’introduzione di zuccheri e lieviti selezionati, chiamati “liqueur de tirage”, direttamente nel vino imbottigliato.
Il termine “metodo champenoise” può essere usato solo per il vino spumante dello Champagne; infatti, in Italia, la stessa procedura viene denominata “metodo classico”.
Per fare lo Champagne si possono usare, teoricamente, parecchie tipologie di vitigni, in realtà vengono usati prevalentemente: Pinot Nero, Pinot Meunier, Chardonnay, Pinot Bianco, Arbanne, Petit Meslier.
Molto interessante, per capire la qualità dello Champagne da scegliere, è l’identificazione delle sigle di due lettere, stampate di solito sull’etichetta, che definiscono la tipologia di organizzazione professionale del produttore:
– NM = Négociant-Manipulant, nome dato alle aziende più famose che comprano le uve, le assemblano e le elaborano, per poi commercializzare le bottiglie con il loro marchio, sono prodotti di pregio;
– RM = Récoltant-Manipulant, piccoli produttori, sono coloro i quali si definiscono “artisan-vigneron” (artigiano/contadino vignaiolo), elaborano, imbottigliano e commercializzano le proprie uve, in gran parte fanno prodotti molto buoni e in alcuni casi straordinari;
– CM = Coopérative de Manipulation, gruppi di vignaioli che assemblano le uve, le elaborano, imbottigliano e commercializzano, di solito la loro produzione è mediamente accettabile;
– RC = Récoltant-Coopérateur, sono i viticoltori che conferiscono le loro produzioni ad una cooperativa che esegue la vinificazione e l’imbottigliamento, successivamente ognuno riprende le sue bottiglie per la commercializzazione;
– SR = Société de Récoltant, viticoltori di una stessa famiglia o soci che raccolgono insieme le loro uve, le elaborano e le imbottigliano;
– MA = Marque d’Acheteur, commercianti che acquistano le bottiglie pronte per essere consumate, aggiungendovi esclusivamente la propria etichetta per la commercializzazione;
– ND = Négociant-Distributeur, simile al Marque d’Acheteur.
Nella Regione Champagne-Ardenne, Dipartimento della Marna, Arrondissement (divisione amministrativa Francese) Epernay, Cantone Aviz, c’è un piccolo Comune (meno di 1500 abitanti) che si chiama “Le Mesnil-sur-Oger” è uno dei 17 che può fregiarsi della Denominazione Champagne “Grand Cru”.
Proprio nel Comune di Le Mesnil-sur-Oger produce i suoi Champagne una bella azienda “Récoltant-Manipulant” (RM 26393-02) che si chiama “Pertois-Moriset”.
La “Pertois-Moriset” è nata nel 1951 quando Yves Pertois, originario del Comune di Cramant (vicino a Mesnil), sposa Janine Moriset nata proprio a Le Mesnil-sur-Oger.
Gli sposi sono cresciuti “respirando Champagne” infatti provengono da famiglie della zona che, da generazioni, sono viticoltori.
Il loro figlio, Dominique, tornato dal servizio militare, entra in pieno a collaborare nell’azienda di famiglia. Nel 1978 il giovane Pertois sposa una ragazza del posto, Florence Launois.
Tutti i Pertois lavorano intensamente e appassionatamente per rendere i loro Champagne dei grandi “Champagne”.
Nel 1994 Dominique e Florence assumono in prima persona la conduzione aziendale.
Dal 2001 anche la loro figlia Cécile è entrata in azienda e successivamente, nel 2005, con il suo matrimonio, è arrivato anche il marito Vincent.
Oggi la Domaine “Pertois-Moriset” ha 18 ettari di vigneti, sparsi nella zona, che in media hanno una quarantina di anni.
Essi producono diversi tipi di Champagne estremamente validi: Grande Rèserve Brut, Cuvèe Sélection Brut, Rosé Grand Cru, Millésimé Grand Cru, Cuvée Camille.
Recentemente ho degustato dello Champagne Grand Cru Pertois-Moriset Grande Réserve Brut, un ottimo Blanc de Blancs (vino elaborato a partire da un vitigno bianco, lo Chardonnay), 12% Vol., 100% Chardonnay Còte des Blancs, un assemblaggio di diverse annate.
Uno Champagne dal colore leggermente dorato, con un perlage finissimo, i profumi sono intensi e persistenti, ma soprattutto molto delicati e nobili, anche al palato offre sensazioni estremamente piacevoli, vellutate e prolungate, prevalgono i sentori di frutta matura.
Una “Grande Réserve” che conferma la qualità superiore degli Champagne “Pertois-Moriset”, una vera e propria eccellenza anche nel favorevole rapporto qualità/prezzo.
Giorgio Dracopulos
www.champagne-pertois-moriset.com/