Quattro grandi Rossi e un Cava hanno raccontato La Spagna dell’eccellenza

Un Banco d’Assaggio particolare ed esclusivo del Corriere del Vino. Raccontare in cinque calici una parte dell’eccellenza spagnola. Quattro le zone individuate. Ribera del Duero verso Burgos, Ribera del Duero verso Valladolid, Priorato e Penedes. Ed a confondere le idee l’Intruso, un Merlot statunitense che tutto era meno che merlot. La forza  delle degustazioni alla cieca dove solo l’attenta analisi sensoriale ti può  aiutare a valutare un vino, capirlo ma difficilmente collocarlo nel suo territorio di origine.

Tutto questo è accaduto nella settimana scorsa dove quattro grandi rossi  e un eccellente spumante ci hanno raccontato storie di  aziende storiche e giovani a testimoniare la vivacità del mondo vitivinicolo spagnolo.

Questi i campioni assaggiati in ordine di presentazione e le relative analisi sensoriali:

Brut Reserva Heredad Segura Viudas. Uvaggio Macabeo e Parellada. Cava proveniente dal Penedes. Perlage elegante in un calice color paglierino. Naso intenso con aromi floreali e fruttati. Le note fruttate improntate su agrumi  anche canditi. Al palato impressionante l’acidità supportata da una sottile sapidità. Carbonica fine che accarezza la lingua. Persistenti i ritorni floreali uniti alla boulangerie. Voto Un Banco d’Assaggio particolare ed esclusivo

Beringer Merlot Napa Valley Usa. Merlot 100% 2010. L’intruso. Chi conosce i vini della Mancha, di facile beva, può senza alcun dubbio confonderli con questo atipico merlot. Rosso rubino non molto concentrato. Naso addolcito da un fruttato con residuo zuccherino sopra la media. In bocca morbido, freschezza limitata e persistenza media. Insomma un vino da pasto e niente più. Voto Un Banco d’Assaggio particolare ed esclusivo

Val Sottilo. Ismael Arrojo. Vendemmia 1995. Tempranillo 100%. Zona di provenienza Ribera del Duero- Burgos. Un grande vino rosso a dimostrazione della capacità d’invecchiamento di questo vitigno. Colore granato con riflessi aranciati. Al naso forti sensazioni di mature ossidazioni dovute all’invecchiamento. Al palato una residua freschezza in sintesi con sapidità importante. Il tutto avvolto da una morbidezza non eccessivamente invadente. Lunga persistenza con ritorni ossidativi. Voto Un Banco d’Assaggio particolare ed esclusivo

L’Ermita di Alvaro Palacio. Vendemmia 1998. Granacha 80%, Cabernet Sauvignon 16% e Cariñena (Carignan o Mazuelo) 4%. Proveniente dal Priorat. Sì, proprio lui, il Vino considerato senza eguali in Spagna. Una delle vendemmie storiche premiata anche da Wine Spectator con altissimo punteggio. Colore rubino intenso senza alcuna deviazione al granato. Naso ancora giovane con frutta e speziati che avvolgono in una complessità mirabolante. Al palato, in un equilibrio perfetto, morbidezze da manuale si incontrano con freschezza e sapidità mentre i tannini leggeri accarezzano la lingua. Ritorni fruttati e finale speziato lungo quasi senza fine. Chapeau! Voto Un Banco d’Assaggio particolare ed esclusivo

Cosecha 2002 di Alion. Bland con prevalenza di Tempranillo. Zona Ribera del Duero Valladolid. Azienda del gruppo Vega Sicilia. Colore granato con naso intenso e complesso. Inizio di note ossidative che annunciano una lenta decadenza. Al palato ancora regge un equilibrio con buona acidità. Ancora presenti i ritorni balsamici. Media struttura. VotoUn Banco d’Assaggio particolare ed esclusivo

Alenza Contado de Haza. Vendemmia 1996. Tempranillo 100%. Ribera del Duero Burgos. Un 1996 spettacolare. Nessuna nota ossidativa, frutta, spezie e balsamicità in abbondanza. Al palato ancora fresco, morbido, piacevole, con grande struttura e percorso da un tannino leggero. Voto Un Banco d’Assaggio particolare ed esclusivo

In Spagna non abbiamo a che fare, come qualcuno continua a dire, con un mondo statico. Alvaro Palacio ne è un esempio. Anzi serve studiare la viticoltura iberica, assaggiare i vini provenienti dalle diverse realtà. Intraprendere un viaggio nei distretti vinicoli è affascinante e scoperta sempre di qualcosa di nuovo. Questo Banco del Corriere del Vino ne è stato la prova.

Urano Cupisti