Parte finale. Ecco le “chicche” degne di nota

Ormai sono stato accettato. Ė vero sono l’unico con la giacca ma, prometto, la prossima volta non la metterò. I racconti, le storie adesso riempiono il mio moleskine. A fatica riesco a liberarmi dai singoli tavoli ma il mio vinovagare deve continuare e riportare le “chicche” degne di nota.

  • Ernesto Cattel e il suo Costadilà sur lie. Vitigno Prosecco, tappo a corona, vino frizzante da tavola. Lo assaggi e rimani incredibilmente scioccato. Non ci credi. Descriverlo? Impossibile, solo assaggiare.
  • Tenute Dettori tenores 2010. Cannonau Sardegna. Un vino che, dopo averlo bevuto, lo ricordi. Non mi interessa sapere se è biologico, biodinamico o tutti e due insieme. Ė un eccellente vino, di corpo, tannico e persistente. Voto TRIPLE “A”, le degustazioni
  • Bodega Bruno Ruiz-Esencia Rural La Mancha Spagna. Sol a Sol Garnacha 2011 da vecchie vigne. Colpisce il fruttato e l’equilibrio gustativo. Media persistenza ma bellissimi ritorni retrolfattivi. Voto TRIPLE “A”, le degustazioni
  • Movia, Primorsky Slovenia. Questa è l’Azienda che maggiormente mi ha colpito. Non scopro l’acqua calda. Proviene da una Regione dove la linea di confine è veramente immaginaria. Attraversa la vasta area del Collio luogo ideale per la creazione di vini secchi, grazie al tipico clima mediterraneo, le estati calde e le sufficienti piogge. I vini di questa vasta area sono freschi, vivaci, calibrati e la maggior parte d’ essi invecchia in modo adeguato. Ho assaggiato in particolare Lunar Rebula 2008 (ribolla gialla) valutandolo TRIPLE “A”, le degustazioni
  • Branko e Vasja Cotar, Carso Slovenia. Altra Azienda Slovena con i suoi vini prodotti da Vitovska, Malvasia Istriana e Terrano. Il vino che maggiormente mi ha colpito è stato quello prodotto con vitigno a bacca bianca Vitovska. Ė sceso nel calice con il suo colore giallo intenso. Al naso aromi eleganti di frutta matura, fiori e note tropicali sfumate. Al palato tutta la sua carica di freschezza legata ad un corpo caldo e soave, leggermente minerale. Voto TRIPLE “A”, le degustazioni
  • Slavcek da Vipava, Slovenia. Interessante la sua Ribolla del 2009 e Pinot Gris ramato 2010. Voto TRIPLE “A”, le degustazioni
  • Giorgio Cai, Istria Bianca Croazia. Storia diversa, particolare. La sua filosofia sta tutta in questa dichiarazione: ” ritornare al passato, quando il vino si faceva in vigna e non in cantina, perché soltanto con il rispetto per la natura in vigna e la pazienza in cantina si può ottenere un vino che sia figlio della terra in cui nasce”. Crederci o non crederci; restano solo (ed è la cosa più importante) i suoi meravigliosi vini Ottocento Bianco2012 (Malvasia Istriana, Sauvignon Blanc, Pinot Gris, Chardonnay) e Ottocento Rosso 2012 (Refosco, Terrano, Merlot e Cabernet Sauvignon)  a meritarsi, insieme ad una Malvasia Istriana 2012 in purezza, TRIPLE “A”, le degustazioni

Lascio la Manifestazione con la consapevolezza di aver dato il meglio di me stesso in equilibrio con le capacità di degustazione. Nessun condizionamento ne a favore ne contro. Solo “credente” in quella fede che mira ad avere vini buoni innanzitutto. Certo, di fronte a vini “strani” che tutto sanno meno che di vino, qualche perplessità ti assale, qualche dubbio se siano dalla parte giusta della verità  ti investe, che le anfore siano e saranno il nuovo futuro dei contenitori ti stordiscono.

Ho visto, scrutato, osservato.

Ma per alcuni di loro sarà mica una moda?

Urano Cupisti