“Dopo tanti eventi, dopo tanta strada, ci vien da pensare che i nostri sforzi siano stati premiati”

È stato sufficiente scorrere l’elenco delle Aziende partecipanti alla nona edizione di questa eccellente Manifestazione per capire facilmente che sarebbe stato un successo. È stato sufficiente controllare i Vini che sarebbero stati presentati dai produttori per capire altrettanto facilmente che il successo avrebbe avuto i connotati di un “trionfo”.

Così è stato, “senza se senza ma”.

Certo adesso si registrano “i mali di crescita”. Troppa affluenza in certi orari, difficoltà dei produttori a spiegare i propri vini, le tecniche di produzione, i vari perché. La location aiuta con la sua funzionalità anche in riferimento alle disposizioni esistenti in materia di soccorso e fughe. Quindi nessun problema per le affluenze ma, troppa gente, non fa bene al vino. Conoscendo gli amici dell’Acquabuona, capitanati da Fernando Pardini, sono sicuro che già da adesso sono all’opera per trovare i giusti equilibri per la Manifestazione 2017 che segnerà il Decennale di Terre di Toscana, l’Eccellenza nel Bicchiere.

Il mio Terre di Toscana è stato decisamente diverso. Ho voluto cogliere quegli aspetti insoliti, straordinariamente inconsueti. Vuoi per traguardi d’eccellenza recentemente raggiunti, vuoi per conferme inossidabili nel tempo, vuoi per novità esclusive. Non vogliono essere i migliori in assoluto, che diamine, ma il frutto di una ricerca a rappresentare alcuni motivi del successo di questo evento.

Ritorno, solo per questo avvenimento, a elencare i miei giudizi in sufficiente (78-80/100), discreto (81-83/100), buono (84-86/100), ottimo (87-89/100) ed eccellente (90-100/100) per l’impossibilità a dare votazioni precise, supportate da schede sensoriali specifiche, causa  l’impossibilità contingente dovuta all’enorme afflusso di persone.

Baricci. Azienda di Montalcino, località Colombaio di Montosoli, conferma di ottimi vini. Rosso di Montalcino 2014 (buono/ottimo), Brunello 2011 decisamente ottimo e Brunella Riserva 2010 a pieno titolo eccellente!

Beconcini. San Miniato. La novità di questa edizione con il suo “appena nato” Vin Santo Occhio di Pernice vendemmia 2007. Sarà un’ulteriore perla della produzione dell’ormai consacrato “Re del Tempranillo. Eccellente. Chapeau!

Boscarelli. Una conferma  da Montepulciano. Vino Nobile di Montepulciano Riserva Sotto Casa 2011. Un gran bel bere. Eccellente.

Castello Ripa d’Orcia. Ogni giorno di più rappresentante di quella val d’Orcia che affascina in tutti i sensi. Segnalo Borro delle Streghe 2012 (ottimo), Ripensis 2011 (ottimo) e quel Vin Santo 2005 fatto con sentimento, meritevole dell’Eccellenza

Colle Santa Mustiola. Siamo al confine sud della Toscana, a Chiusi. Una terra meno conosciuta che, da qualche anno, propone vini meritevoli dell’eccellenza come il Poggio ai Chiari 2007.

Fattoria Montellori. Una conferma in assoluto. Il suo francese blanc de blancs Brut pas dosé 2011, e il Salamartano 2010 meritevoli a pieno titolo dell’Eccellenza

Giardini Ripa di Versilia. Segnalo questa piccola Azienda per la continua innovazione che dedica ai suoi due prodotti di punta: il bianco Colli e Mare, un Vermentino decisamente diverso, e il rosso Vis Vitae. Nuovi nella veste esteriore con etichette accattivanti. Bravi. Ottimo

Il Marroneto. Dopo lo straordinario successo degli ultimi due anni, la riconferma per questa azienda ormai entrata, a pieno titolo, nell’Olimpo del Brunello. Madonne delle Grazie 2011 eccellente.

Montepepe. Seguo questa azienda da diversi anni e non ho mai registrato un calo nella qualità dei suoi prodotti. Sono innamorato del suo Degeres e ancor di più dell’annata 2012. Eccellente

Pieve de’ Pitti. L’azienda di Terricciola che rappresenta a pieno titolo la “freschezza” con il suo bianco Aprilante (ottimo) e il Tribiana 2013 (ottimo). Meritevoli di segnalazione

San Gervasio. Zona Palaia (Pi).  A Sirio 2009 e I Renai 2008 meritano la segnalazione con ottimo.

Talenti. Montalcino. Durante una visita aziendale, nel 2014, definii i loro vini, con un gioco di parole,  “talentuosi”. L’assaggi a Terre di Toscana sono state conferme nell’Eccellenza

Tenuta Col d’Orcia. Seguo questa Azienda da un po’ di tempo. Ultimamente è impegnata in prima fila nel percorso di valorizzare Montalcino come terra possibile per l’agricoltura biologica al fine di ottenere grandi vini che durano nel tempo. Una scommessa non facile, con molti rischi, da seguire attentamente.  Sbalorditivo l’assaggio del Brunello vendemmia 1998. L’Eccellenza nel bicchiere. (ops, Fernando Pardini mi perdonerà)

Terenzuola. Il Vermentino Colli di Luni di frontiera, che rientra in parte nella Regione Toscana, provincia di Massa Carrara. Il suo Vermentino Superiore Fosso di Corsano è sempre un bel bere. (ottimo/eccellente)

“Dopo tanti eventi, dopo tanta strada, ci vien da pensare che i nostri sforzi siano stati premiati”. Così scrivono gli amici dell’Acquabuona nella prefazione della brochure 2016. Come dargli torto. Chapeau!

Urano Cupisti