Michele Lorenzetti

Devo dire che Eccopinò 2019 è stato un evento che mi ha impegnato in un dettagliato lavoro di ricognizione tra annate, la 2017 e 2016, intrecciando i riferimenti diretti provenienti dai calici con critiche, annotazioni frutto di esperienze di lungo corso, con valutazioni allineate a quelle considerate eccellenti annate.

“Niente è più seducente di un vino in un’annata eccezionale”.

Mi associo nel confermare che la 2016 è stata un’annata eccellente e la 2017 leggermente inferiore. Poi sono i singoli terroir (dando il giusto significato a questa parola) a parlare più forte del millesimo.

Eccopinò a Borgo a Mozzano

Gattaia di Terre di Giotto è un assaggio di quel 3 dicembre 2019 in Borgo a Mozzano, nella Mediavalle del fiume Serchio, nella Provincia di Lucca.

Gattaia è il nome di una località sull’Appennino Toscano più precisamente del Comune di Vicchio, nel Mugello fiorentino.

“Una lingua tra boschi di quercia e castagno, immersa nella luce, in alto, sopra la nebbia, memoria dell’antico lago. Lì volevo piantare la mia vigna, a Gattaia”.

Terre di Giotto. interventi in bio-dinamica

Così Michele Lorenzetti, biologo, enologo, votato nel pensiero e nella pratica alla bio-dinamica.

Nativo di Frascati, cresciuto alla Scuola del guru della bio-dinamica Carlo Noro, si ritrova nel 2006 a impiantare il suo primo vigneto ad una altezza compresa tra i 480 e 590 metri s.l.m. e avviare una propria azienda, Terre di Giotto, a Gattaia, individuando in quel luogo quell’ettaro di partenza adatto a dar seguito alle sue idee e conoscenze.

Oggi l’estensione viticola si attesta vicino ai quattro ettari con una produzione di 3.000/4.000 bottiglie annue. I vitigni di riferimento sono Sauvignon Blanc, Riesling e Pinot Nero.

Tre i vini prodotti: Gattaia bianco, Massimo (Riesling in purezza) e Gattaia rosso (Pinot Nero in purezza).

La vigna

Tra i 500 e i 600 metri di altitudine con suoli tipici dell’Appennino: argillo-limosi calcarei, ricchi in scisti e arenarie.

Terre di Giotto. Terra viva

La bio-dinamica

“La biodinamica è una grande opportunità per chi coltiva il vigneto: consente di eliminare la chimica e consolidare lo stato di salute del terreno e delle viti. La biodinamica è  prevenzione e non intervento”.

Ed ancora: “Quello che distingue l’agricoltura biodinamica da quella biologica è l’utilizzo dei processi e cioè dei preparati biodinamici con un unico risultato: la dimostrazione dell’efficacia del metodo e della professionalità di chi lo pratica”.

Alla fine come sono i vini?

Eccopinò è l’evento annuale dell’Associazione dei Vignaioli di Pinot Nero dell’Appennino Toscano: Pinot Nero di montagna. Assaggi di solo Pinot Nero.

Gattaia 2016

L’azienda Terre di Giotto presente con il suo Gattaia Rosso 2016.

Le mie considerazioni: Ulteriore riscatto dopo una 2014 problematica e una 2015 “buona”. Profilo olfattivo variegato su toni secondari fruttati con evidenti effluvi di fragoline di bosco, lamponi, mirtilli. Al palato ingresso in linea con l’olfatto, trama tannica da pinot nero, freschezza sorretta da polialcoli avvolgenti. Equilibrio perfetto. Lunga persistenza. Mi ha particolarmente colpito. Applauso. Eccellente, voto 91/100

Fa un certo effetto, dopo aver letto la Storia di Terre di Giotto, Gattaia, Michele Lorenzetti, l’interpretazione bio-dinamica del Pinot Nero.

Non imitare il vino principe francese ma produrlo con la caratteristica del territorio del Mugello che solo “vini nobili” come il Pinot Nero consentono. “Vini di lusso veramente fini”. Chapeau!

 Urano Cupisti

 

Terre di Giotto

Via Vespignano 113

Vicchio (Fi)

Cell: 349 5938980

miklorenzetti@libero.it

www.michelelorenzetti.it