Terre dei Lontani. Vigna località Forca

Dietro il nome Terre dei Lontani c’è una lunga storia che Gregorio Ceccarelli, giovane imprenditore agricolo, mi ha raccontato, seduti in un fresco patio dal calore familiare, di fronte alle bottiglie da lui prodotte.

Liguri Friniati, Romani ai quali interessava la via appenninica per i loro commerci, Longobardi, Bizantini, Granduca di Toscana e l’immancabile Stato Pontificio. Tutti interessati a quella valle che portava e porta ancora oggi al conosciuto passo dell’Abetone.

Battaglie cruente, archi e frecce, in particolare nelle valli laterali, facili rifugi delle popolazioni primitive che non volevano arrendersi.

– Ma Terre dei Lontani che centra con tutte queste storie comuni a tutti i passi appenninici?

Terre dei Lontani. Gregorio Ceccarelli

“La geografia della zona permetteva, nella laterale Valle del Sestaione, nell’unica zona pianeggiante esistente, di confinare gli eretici, i bestemmiatori, i “complottatori”, i bracconieri ed altre figure ritenute indesiderabili. In quei tempi raggiungere quella Valle era un’impresa e poi ci pensavano le intemperie a sconsigliare le fughe. La nuova comunità decise di chiamare il villaggio costruito Terra dei Lontani, terra irraggiungibile”.

– Parliamo di vino. Perché creare dal nulla un’azienda vitivinicola proprio in queste valli dove “non scendono buone nemmeno le nuvole”?

Perché questo territorio apre al richiamo del cuore, dei sensi, dei sogni. Tutto seguito dal coraggio (tanto) e dalla passione e perché no, dalla testardaggine (In tanti a sconsigliarmi e dedicarmi solo al turismo).

Pian degli Ontani prima e Località Forca sopra il Borgo Medievale di Cutigliano, dopo. Viticoltura eroica nel Podere del Quercio (1150 mt s.l.m.) viticoltura più pianeggiante in località Forca (900 mt s.l.m.).

Terre dei Lontani. Il mitico cartello

Infine, orgogliosamente, produzione del vino nella nuova cantina dove “etichettiamo a mano le nostre bottiglie, a sottolineare come ciascuna contenga un prodotto unico e prezioso che testimonia tutto l’impegno profuso”.

A calpestare Vigna Forca

Quasi irraggiungibile se non con un fuoristrada 4×4 con marce ridotte dove, raggiunti i 930 metri di altezza, trovi un cartello che ricorda “Viticoltura Eroica” e “zona video-sorvegliata”. Poi, dopo qualche decina di metri, ti ritrovi in un’area vitata strappata al bosco. Inutile ribadire quanto sia difficile sottrarsi alla bellezza di certi luoghi. Ma è anche vero che la visione dei filari ben allineati non ha fatto altro che coltivare la curiosità, più trasversale e spregiudicata, di chiedere a Gregorio: “È giunto il momento degli assaggi”.

Nel trasferimento da Forca alla cantina e a sedersi nel fresco patio, Gregorio ha “snocciolato” i numeri della sua realtà:

Ettari complessivi 1,5, terreni di arenaria e sabbia, bottiglie prodotte 3.500. Vitigni coltivati: Müller-Thurgau, Riesling, Chasselas, Kerner, Petit Arvine, Incrocio Manzoni Bianco, Prié, Pinot Nero.

Semplice deduzione: Gregorio è andato per tentativi con vitigni di montagna adatti a sopportare inverni freddi e ventosi.

Terre dei Lontani. I vini assaggiati

Gli assaggi

– Quota Millecento Bianco 2023. Blend di Riesling renano, Müller-Thurgau, Chasselas, Incrocio Manzoni ed altri. Alcuni vinificati separatamente. 12% in volume. Tutto il percorso in inox con parte che ha effettuato la conversione malolattica. Il mio giudizio: giovanissimo, un invitante profilo semi-aromatico. Ottimo, adatto al consumo quotidiano. Voto 88/100;

– A La Solativa, Rosé ottenuto per salasso, Pinot Nero 100%. Tutto inox. Il colore lo presenta: rosé carico più adatto alla gastronomia che all’aperitivo. Il mio giudizio: da rivedere, correggere, Accettabile. Voto 85/100;

– Quota Millecento Rosso 2023 (campione di botte). Il vino che verrà. Ottimi auspici, interessante.

– A La Solativa 2023. Il Rosso da tavola. Blend di diversi vitigni. Fatto per essere destinato al consumo quotidiano. Nel suo genere Ottimo. Voto 87/100;

Terre dei Lontani. Un angolo della cantina

– Quota Millecento 2022. Pinot Nero 100%. 14 mesi in barriques di secondo e terzo passaggio. Ancora giovane, bisognoso di ulteriore affinamento in bottiglia. Immediatezza fruttata che stimola la beva, serrata tannica.

È alla ricerca dell’equilibrio che lo raggiungerà nell’ulteriore affinamento in bottiglia. Le premesse ci sono per raggiungere l’eccellenza ed essere classificabile con il punteggio di 90/100. Al momento lo ritengo sotto di un punto: 89/100.

Che dire di questa visita là dove “non scendono buone nemmeno le nuvole” se non chiudere con Chapeau!

Enologo: l’amico Massimo Motroni, senza di lui non avrei conosciuto Gregorio Ceccarelli.

Urano Cupisti

Assaggi effettuati il 9 luglio 2024

Terre dei Lontani
Viale Beatrice, 22  Pian degli Ontani
Abetone-Cutigliano (Pt)
Cell:  349 5277936

Gregorio.ceccarelli@yahoo.it

www.terredeilontani.it