Terre de la Custodia. I tre assaggi

Da secoli la nostra famiglia raccoglie i frutti del territorio umbro e, con sapienza e passione, li trasforma in buon vino. Una storia fatta di tradizione, che nasce da una terra capace di esprimere la sua semplice natura sin dal primo sorso”. Questo il biglietto che ha accompagnato tre bottiglie che Terre de la Custodia ha scelto di sottoporre al nostro giudizio riconoscendo, nello staff degustazioni del Corriere del Vino, quella professionalità maturata nel tempo.

E il giudizio, al di là delle schede riportanti i valori sensoriali, è stato unanime: l’Eccellenza nei calici.

Scopriamo l’azienda

“La generosità della terra, qui a Terre de la Custodia, incontra una storica sapienza per dare origine a un’esperienza buona da bere, ma soprattutto da condividere”.

Terre de la Custodia

Un approccio che ti incuriosisce nella ricerca delle informazioni circa la filosofia di produzione, nelle scelte dei vitigni e degli uomini che li lavorano in vigna per poi cogliere il meglio dal loro frutto. Ed ecco che notizia dopo notizia il puzzle di Terre de la Custodia si forma, prende corpo  ed il giudizio finale risulta pienamente centrato.

Un po’ di Storia

“Furono i frati francescani a impiantare i primi vitigni di Sagrantino e Grechetto. All’interno dei chiostri dei loro conventi, i monaci hanno tramandato negli anni i segreti dell’arte vinicola. I vini venivano custoditi in maniera rigorosa, per preservarne al massimo la qualità e genuinità. La riservatezza era tale da soprannominare i vigneti “La Custodia”. Il nostro compito oggi è custodire questi segreti per creare vini dal gusto prezioso e antico”.

Terre de la Custodia, barriques

E la custodia dei valori è continuata nell’allevare principalmente vitigni umbri. In particolare Sagrantino, Grechetto e Trebbiano Spoletino.

Studi particolari dei terreni hanno permesso alla famiglia Farchioni, proprietaria dell’azienda, di sperimentare nel tempo allevamenti d’internazionali come Merlot, Pinot Nero e Chardonnay che si ritrovano nel Montefalco Docg, Colli Martani Doc e Colli Perugini Doc. Senza dimenticare i “confinanti” Sangiovese e Montepulciano d’Abruzzo.

La cantina

Di recente costruzione si sviluppa su due piani dei quali uno interrato dove trovano posto le circa 450 barriques, una trentina di tonneaux e 3 botti grandi per l’affinamento e il fruttaio elemento importante per ottenere il Sagrantino di Montefalco.

Terre de la Custodia, serbatoi inox

Al piano superiore, parte riservata alle fermentazioni, sono collocati una sessantina di serbatoi in acciaio inox termocontrollati. Capacità di stoccaggio: 1.570.000 litri.

La bottiglia

Questa la descrizione fornita dall’azienda:

“Il sapore di Terre De La Custodia merita una bottiglia in grado di esaltarne gusti e profumi conservandoli al meglio. Progettata da Tosca Sibella Farchioni, e realizzata in collaborazione con una vetreria locale, è la perfetta sintesi tra estetica e funzionalità. L’incavo, visibile sulla parte frontale della bottiglia, crea un rigonfiamento interno che fa accumulare i residui del vino in un unico punto.

Nello stesso tempo non permette alla bolla di aria che si crea di raggiungere il fondo della bottiglia e quindi di movimentare i residui. L’incavo posteriore, invece, crea la profonda tacca interna realizzata in modo tale da creare una leggera sacca che impedisce ai residui di fuoriuscire durante la mescita”.

Terre de la Custodia. Montefalco Sagrantino 2016

Dopo una descrizione così minuziosa, frutto di Talento, Passione ed Impegno per far fronte con efficacia alle sfide del presente garantendo lo sviluppo del futuro, non ci è rimasto che procedere agli assaggi.

– Montefalco Grechetto Doc 2019, parziale fermentazione in barrique e affinamento per sei mesi sempre in barrique. Un bianco dai profumi “silenziosi” che emergono lentamente ad ogni tuffo del naso nel bevante. Carattere gustativo ricco di energia, dinamico, con un sapore che non molla la presa e ti accompagna nella lunga interminabile persistenza. Note dolci di grande complessità che ritornano nel retronasale. Eccellente, voto 91/100;

– Rubium 2015, Montefalco Rosso Riserva Doc. Sagrantino con aggiunta di Merlot e Sangiovese. Percorso in inox per poi affinare 30 mesi in legno. Ci siamo trovati di fronte ad un vino in perfetta sintonia con il lavoro aziendale sopra descritto. Una versione tutta giocata sui profumi dei secondari da subito coinvolgenti per aprirsi, in un secondo tempo, ai terziari ben domati. Al palato una materia ben fitta, intelaiatura tannica ben strutturata e finale lungo e sapido. Eccellente, voto 90/100;

– Montefalco Sagrantino 2016 Docg. Sagrantino 100%. Dopo il processo tipico della preparazione delle uve nel fruttaio, affinamento in legno. Vino appagante; non occorre abbinarlo, lo si può gustare in meditazione. Paladino del territorio da cui proviene. Un vino che coniuga sfumature olfattive con energia, sensualità e vigore al palato. Eccellente, voto 91/100.

Tesi ed essenziali, frutto di un eccellente lavoro in vigna ispirato alla semplicità, ritrovano in cantina la fedeltà alle tradizioni ricercando l’eleganza. Chapeau!

Urano Cupisti

Assaggi effettuati il 15 luglio 2021

Terre de la Custodia
Località Palombara
Gualdo Cattaneo (PG)
Telefono: +39 0742 929 51

info@terredelacustodia.it

www.terredelacustodia.com