Tenute Silvio Nardi. I vini assaggiati

Ho avuto una duplice occasione di assaggiare i vini delle Tenute Silvio Nardi da Montalcino. La prima il 26 ottobre 2019 durante l’evento romano Life of Wine, la seconda a Siena, di novembre, durante la manifestazione Sangiovese Purosangue.

Due momenti in spazi temporali diversi dove due Signore mi hanno condotto, con gli assaggi, nel fantastico mondo di Montalcino.

Life of Wine

È stata Michela Fiorucci, Brand Manager aziendale, a svelare la finezza e identità dei prodotti Silvio Nardi.

“Casale del Bosco, Manachiara e Colombaiolo sono le Tenute aziendali che nell’insieme costituiscono la superficie vitata ripartita in 36 vigneti. Circa 80 ettari posizionati sia sul versante Ovest che Est dove prevalentemente alleviamo il Sangiovese grosso . Solo in otto ettari ritroviamo Colorino, Merlot, Syrah e il Petit Verdot”.

Microclimi differenti, venature del terreno dissimili che influiscono nelle maturazioni dei vitigni e necessitano di un lavoro agronomico giornaliero, attento e continuo. Non sono ammesse distrazioni ma controlli che portino alla produzione di un vino equilibrato.

Tenute Silvio Nardi. Le vigne

“I dettagli che fanno le differenze: l’attaccamento all’essenza della vigna”.

Sangiovese Purosangue

È stata Emilia Nardi, nella sua veste di Direttore Generale a svelare, nel contesto dei sangiovesi purosangue, il suo amore verso un vino che definisce sensuale, leggero, elegante come la migliore delle sete.

“Ho sempre fortemente creduto nel lavoro di squadra, dove si sommano la mia esperienza assieme a quella di tutti i collaboratori. I vini migliori, si può ben dire, hanno tanti padri”.

Lavoro condiviso che si ispira alla tradizione ilcinese per ottenere una particolare identità che contraddistingue i vini delle Tenute Silvio Nardi.

Tenute Silvio Nardi. L’azienda

È impossibile ignorare l’identità che il sangiovese grosso esprime da vigna a vigna, da tenuta posizionata a ovest anziché da quella ad est così diverse nei suoli e nei micro-climi”.

Gli Assaggi

Brunello di Montalcino Docg 1988. Bottiglia di rara complessità dove ancora si nota una profondità tannica. L’apertura di questa antica bottiglia non ha tradito le aspettative con ancora tanto fascino da vendere. Eccellente, voto 90/100

Brunello di Montalcino Docg 2004. I terreni hanno propiziato una convincente grinta sapida in un contesto di vino che ha conservato una buona eleganza, tipica dei Brunelli di razza che invecchiano. Eccellente, voto 92/100

Brunello di Montalcino Docg 2013. Giovane ma potente e aggraziato da lasciargli percorrere la fase dell’invecchiamento negli anni. Ha messo in mostra freschezza, eleganza ed una trama tannica nobile. Lunga vita a questo Brunello che ha meritato, al momento dell’assaggio, l’eccellenza e un voto 92/100

Nell’immaginario di un appassionato prestato alla comunicazione i Brunelli di Silvio Nardi rappresentano l’aristocrazia vinicola e l’affascinante finezza degli stessi. Combinazioni originali ed intriganti che esplodono nella loro specifica personalità. Non tutti i Brunelli sono uguali. Affermarlo è solo eresia. Chapeau!

Urano Cupisti

 

Tenute Silvio Nardi

Casale del Bosco

Montalcino (Si)

Tel: 0577808269

italia@tenutenardi.com

www.tenutenardi.com