Dal cuore della Toscana al Monte Amiata

Oggi vi parlo di una Azienda particolare che viene indicata come avanguardia vinicola per chi ha già fatto storia nel settore eco-turismo.

“L’azienda sposa la produzione con tecniche agronomiche innovative, coniugando nella filiera di sangiovese, vermentino e altri vitigni come petit verdot e syrah il suo tratto distintivo di sostenibilità ambientale”. Biglietto da visita ineccepibile, diretto.

E dove poteva collocarsi un’azienda con una filosofia così mirata se non in un territorio che possa dare risultati immediati e soddisfacenti?

Siamo nel vasto comprensorio del Monte Amiata più precisamente nell’area delle Denominazioni Montecucco, Montecucco Doc e Montecucco Sangiovese Docg. L’Azienda Ribusieri poggia su di un suolo generato dalla disgregazione di tufi e arenarie, con un ricco apporto in macro e micro porosità.

È la presenza del Monte Amiata che crea quelle condizioni climatiche particolari sia per la coltura della vite che per gli olivi.

La zona di produzione della Tenuta Ribusieri si trova nel Comune di Cinigiano che è il riferimento per tutta la denominazione Montecucco. Questa denominazione a dire il vero, fatica un po’ per conquistare la dovuta notorietà visto che è circondata da altre denominazioni prestigiose note in tutto il mondo quali Brunello di Montalcino, Morellino di Scansano e meno note come Monteregio di Massa Marittima.

Nonostante le modeste dimensioni la Denominazione Montecucco non rinuncia a proporre vini di personalità, generalmente ricchi di colore e dalla robusta intelaiatura tannica. Proprio come il rosso Le Maciole della Tenuta Ribusieri.

Uve provenienti da un vigneto impiantato nel 2006 (relativamente giovane) su un terreno esposto a sud-ovest. Coltivazione a cordone speronato con una carica di 8/10 gemme per pianta. Uvaggio composto da Sangiovese 80%, Petit Verdot 10% e Syrah 10%. Vendemmie diversificate con Syrah e Petit Verdot relativamente tardive. Percorso in inox con macerazioni condotte per circa 15 giorni con continui rimontaggi e follature. Dopo l’assemblaggio, il vino ottenuto riposa per oltre tre mesi in bottiglia prima di essere commercializzato.

L’analisi sensoriale di Le Maciole 2014 ha prodotto questi risultati:

  • Rosso rubino intenso. Ha ruotato nel calice dimostrando consistenza e rilasciando tracce di morbidezze abbastanza fitte e copiose. Al naso intensità diretta e complessità aperta su note floreali mature come peonie, viole mammole e fruttati rossi maturi sia piccoli che grandi. Al sorso ottima la vena fresco-sapida sorretta da quelle morbidezze individuate alla vista. Potente con trama tannica ancora in parte da esprimere. Persistente con retronasali in linea con l’olfattivo. Ottimo. Voto 88/100

Ricordo la filosofia aziendale: tecniche agronomiche innovative coniugando il tratto distintivo di sostenibilità ambientale. E dopo la conoscenza di Le Maciole la conferma di una precisione e la misura delle differenti caratteristiche territoriali. Quest’ultime preferite a possibili scorciatoie che porterebbero a stili forse più accattivanti, immediatamente accessibili, tradendo la vera entità del Montecucco.

Urano Cupisti