Gran bella esperienza gli assaggi di Ottava Rima, Viandante e Impostino

Non ho visitato l’Azienda ma ho assaggiato parte dei suoi vini e devo dire che mi hanno colpito. Vuoi per la loro linearità, gradevolezza, vuoi per il territorio che raccontano: il Montecucco.

Circondato dal blasonato Montalcino, Val d’Orcia e Morellino di Scansano, con difficoltà ha conquistato negli ultimi tempi  il suo essere  luogo di un Sangiovese diverso.

La natura e la composizione chimico-fisica dei suoli nascono dal lavoro di quel vulcano spento che è il Monte Amiata. Se aggiungiamo poi la vicinanza al mare la variabile microclimatica dell’intera zona non può che influenzare la crescita dei vitigni ed in particolare del Sangiovese tanto da essere ormai  identificato come Sangiovese del Montecucco.

E a testimonianza di quanto detto ci sono gli studi dell’Università di Pisa tendenti a ricostruire la storia ampelografica con il sequenziamento genetico dei cloni, ormai a pieno diritto “autoctoni” di Sangiovese.

Dalle “poste” agli “imposti”, nomi diversi, stesso significato: luoghi di ristoro e cambio cavalli lungo le strade allora più importanti. E se a volte l’Imposto era piccolo, facile a comprendere l’Impostino.

Oggi non resta niente di quelle locande solo il suo antico nome ad indicare un luogo, un podere: mantenere la Storia e il suo Ritorno.

Gli assaggi dei vini, avvenuti in una occasione di presentazione del Consorzio, sono stati tre: Ottava Rima, Viandante, Impostino. Ottava Rima 2014. Sangiovese 60% e Alicante 40%. Un vino semplice da consumarsi in un breve periodo temporale. Quello che si definisce “un buon vino da pasto”. Questo campione ha portato con se tutte le problematiche della vendemmia 2014. Consigliato da bere nell’immediato. Percorso tutto in acciaio per esaltare la dotazione  fruttata. Discreto 83/100

Viandante 2011. Sangiovese 100%. Un vino d’altra stoffa. Articolazione, ottima la vena fresco-sapida, un bel tessuto tannico. Allevamento a 380 metri circa, vendemmia manuale e fermentazione alcolica in inox. Malolattica in barriques di secondo passaggio ed affinamento in parte in botti grandi. Dedicato ai viandanti del 1500/1600 e  testimoniare il loro passaggio negli storici “Imposti”. Ottimo voto 88/100

Impostino 2011. Blend di Sangiovese 80% e Merlot, Syrah, Petit Verdot 20%. Il vino che testimonia il futuro della zona Montecucco. Il suo vitigno principe e i nuovi internazionali che ben si adattano al microclima. Meno virile del Viandante esprime una maggiore complessità olfattiva e possiamo tradurlo nelle sue sottigliezze gustolfattive. Vino elegante che ben porta il blasone aziendale. Alcolica in cemento, malolattica in botti grandi e ritorno in cemento per ulteriore affinamento. Ottimo si avvicina all’eccellenza, voto 89/100

Gran bella esperienza gli assaggi dei vini della Tenuta l’Impostino. Gran bella esperienza vinovagare nei calici del Montecucco.

Piccola  zona che merita attenzione per il suo “lento” progredire tra i “grandi” che lo circondano.

Urano Cupisti