Benvenuti a Ghizzano, Comune di Peccioli, nella Valdera. “Quando il frutto della terra proviene da un luogo in armonia con le forze della natura”.

Non si può parlare, descrivere Ghizzano se non si conosce la Valdera. Storia, paesaggio e intensa attività agricola presente fin dall’antichità.

Borghi ricchi di testimonianze storiche, antiche splendide pievi con tesori nascosti. Opere d’arte millenarie disseminate sulle dolci colline intervallate da modesti corsi d’acqua.

L’arrivo a Ghizzano è stato tutto questo. La strada immersa  nella natura “dove le mani dell’uomo si sono unite per la conservazione di un paesaggio straordinario”.

Poi il Borgo tutt’uno con il suo castello. Storie di lotte tra Guelfi (i fiorentini) e i Ghibellini (i pisani) che respiri tra le viuzze strette che lo attraversano. Infine la famiglia Venerosi dei Conti di Strido che “contribuirono allo sviluppo economico della frazione nel corso dei secoli, dando vita alla tenuta di Ghizzano, società agricola ancora oggi attiva sotto la direzione dei Venerosi Pesciolini” (annotazioni storiche).

È stata Ginevra Venerosi Pesciolini ad accogliermi in azienda, raccontarmi la fascinosa storia che lega la sua famiglia a Ghizzano, al territorio, ai vini che vengono prodotti.

Oggi la Tenuta di Ghizzano è una delle aziende agricole più antiche del territorio e anche una delle più innovative.

I numeri

350 ettari di cui 20 a vigneto, 20 a oliveto, 150 ettari a colture cerealicole e 150 tra boschi e pioppete.

“Il rispetto della natura, del luogo che ci ospita e delle persone che ci vivono e lavorano. Il nostro percorso verso un’agricoltura naturale. Questa la nostra filosofia”. Ginevra è diretta, senza alcuna deviazione.

Cantina di Ghizzano

“Dal 2003 abbiamo iniziato un percorso di conversione all’agricoltura biologica e dal 2008 siamo ufficialmente certificati dall’ente Suolo e SaluteDal 2006 abbiamo iniziato a praticare anche l’agricoltura biodinamica facendo trattamenti con 500 preparato 3 o 4 volte l’anno (in autunno e primavera) e 501”.

Nel visitare le cantine, quelle storiche e quella più moderna, abbiamo parlato di fermentazioni e affinamento in particolare dell’utilizzo dei legni.

“Sia per la fermentazione alcolica che malolattica non usiamo lieviti selezionati. Usiamo il legno soltanto come STRUMENTO per far evolvere il vino nel tempo, per farlo maturare, senza quindi voler AGGIUNGERE tannini di legno. Non vogliamo assolutamente che  prevalga sul frutto. Il nostro obiettivo, in particolare con il Veneroso e Nambrot, è di produrre vini che abbiano longevità ma con la giusta armonia frutto/acidità legno”.

E quell’anfora posizionata a far bella mostra di se stessa? Anche tu sei sulla via della conversione alla terracotta?

L’Anfora

“Non dare niente per scontato. Un progetto anfora è stato necessario per capirne i risultati. Per adesso, utilizzando il sangiovese, le risposte sono soddisfacenti. Vedremo in seguito”.

Gli assaggi

Le idee sono risultate da subito chiare, non rimanevano che gli assaggi dei vini.

Veneroso Doc Terre di Pisa 2016

Note aziendali: È il vino storico dell’azienda,  il più rappresentativo. La prima annata di produzione è il 1985 e da allora interpreta, con il suo frutto elegante, maturo e la sua mineralità le caratteristiche del terroir da cui nasce.

Prevalentemente da uve Sangiovese con una piccola percentuale di Cabernet Sauvignon, è diventato un punto di riferimento per la zona vitivinicola da cui nasce. Ubicazione vigneto Torricella:180 m. s.l.m.; esposizione: Sud Santa Maddalena: 180 m. s.l.m.; esposizione Sud/Ovest Chiesina:180 m. s.l.m.; Vendemmia effettuata a mano e con una ulteriore selezione dei grappoli sul tavolo di scelta, prima della diraspatura. Pigiatura con i piedi.

Alcuni assaggi

Fermentazione con lieviti indigeni in tini di legno da 30 hl aperti. Maturazione 16 mesi in botti di rovere francesi da 500 lt di 2°, 3°e 4° passaggio. Produzione annuale. Da 20.000 a 25.000 bottiglie da 750 ml a seconda dell’annata.

Le mie considerazioni: Gioventù a non finire. Aleggiano note floreali mature, fruttato di sottobosco, confettura di amarene, note erbacee e spezie diffuse. Al palato in accordo con l’olfatto, con freschezza e sapidità unite da una voce tannica ancora da addomesticare. Eccellente, voto 90/100

Veneroso Doc Terre di Pisa 2015

Le mie considerazioni: Delicata trama olfattiva ben giocata tra secondari e terziari. Bel corpo, calibrata freschezza e tannino meno frizzante del precedente. Ottimo, voto 89/100

Veneroso Doc Terre di Pisa 2014

Le mie considerazioni: Nonostante l’annata problematica il Veneroso 2014 si è presentato, a quasi cinque anni dalla vendemmia, pronto, di ottima beva, facilmente abbinabile ai piatti della tradizione toscana. Per l’abbinamento preferibile alle altre annate. Bella sorpresa. Ottimo, voto 88/100

Nambrot  Igt Costa Toscana2016

Note aziendali:  Il vino di ricerca della Tenuta di Ghizzano. Nasce con l’annata 1996 da uve Merlot e si evolve negli anni come blend insieme al Cabernet Franc e al Petit Verdot dimostrando la potenza, il calore e il carattere che il nostro territorio può esprimere. Prende il nome dal fondatore della famiglia Venerosi, che si chiamava Nambrot e che visse nell’830. Uvaggio 60% Merlot, 20% Cabernet Franc  e 20% Petit Verdot. Ubicazione vigneto Torricella: 180 m. s.l.m.; esposizione Sud; Chiesina: 200 m. s.l.m.; esposizione Sud/Ovest.

Vendemmia Effettuata a mano con ulteriore selezione dei grappoli su tavolo di scelta prima della diraspatura. Pigiatura con i piedi. Fermentazionec con lieviti indigeni in tini di legno aperti e/o cemento. Maturazione 18 mesi in fusti di rovere francese da 225 lt di 1° 2° e 3° passaggio. Produzione annuale da 4.000 a 6.000 bottiglie da 750 ml. a seconda dell’annata.

Le mie considerazioni: Inchiostrato di rosso rubino carico, regala emozioni a ripetizione durante l’analisi olfattiva. Palato imponente, fresco, sapido e tannini levigati. Aiutato da una eccellente annata. Eccellente, voto 92/100

Barriccaia

Inoltre ho assaggiato:

Ghizzano bianco Igt Costa Toscana 2018  Buono, voto 87/100

Ghizzano Igt Costa Toscana 2017 Ottimo, voto 88/100

Anfora 2017 Ottimo, voto 88/100

Vini (Veneroso e Nambrot) e una donna (Ginevra Venerosi Pesciolini): forma e sostanza della Tenuta di Ghizzano. Chapeau!

Urano Cupisti

Visita eseguita il 3 aprile 2019

 

Tenuta di Ghizzano

Via della Chiesa 4

Ghizzano di Peccioli (Pisa)

Tel. 0587 630096

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