Alois Lageder e il festival della biodinamica

Mai titolo così azzeccato nella sua semplicità  che riassume l’insieme di un personaggio, la sua filosofia, il suo evento.

Magrè sulla Strada del Vino mi attende in una giornata tiepida che poi si mostrerà soleggiata nella condizione climatica. Siamo nella Bassa Atesina vicino a quella che chiamo La Porta dell’Alto Adige, la linea immaginaria che segna il confine con il Trentino e il resto d’Italia. Qui il grande fiume che corre veloce e copioso verso la piana veneta si chiama Etsch e crea quel microclima “fantastico” per vini insuperabili.

Casòn Hirschprunn – il palazzo rinascimentale del XVII secolo di proprietà della famiglia Lageder – ancora una volta pieno all’inverosimile.  Migliaia di visitatori tra operatori del settore e stampa, italiani e stranieri, che hanno scelto di trascorrere un weekend tra degustazioni di eccellenti etichette – incluse le vecchie e nuove annate di Alois Lageder – visite guidate della cantina con la sua barriccaia accarezzata dalle dolci note di Beethoven e dei vigneti su carri trainati da cavalli.  Seminari e verticali interessanti hanno completato un programma intenso di questo wine biodynamic festival. Summa 15 ha riaffermato che la coltivazione biodinamica fornisce risposte concrete a quesiti ancora oggi irrisolti dell’odierna agricoltura ecologica e della società di oggi.

Per tutti i visitatori Summa15 è stata, come sempre, un’occasione unica, esclusiva per entrare in contatto diretto con molti rinomati produttori che condividono con Alois Lageder la filosofia della biodinamica. Anche quest’anno erano ben oltre 60 – provenienti da Italia, Germania, Francia, Austria e Nuova Zelanda.

Qualche nome? ( ne ho assaggiato i prodotti )

Dall’Austria:

Bründlmayer con i suoi eccellenti Grüner Veltliner

Schloss Gobelsburg, Grüner Veltliner e Riesling

Sattlerhof e i suoi “differenti” Sauvignon Blanc

Dalla Germania:

Carl Gunderlosh e i Reisling, Sylvaner

Georg Breuer da Rheingau e i Riesling

Heitlinger & Burg Ravensburg, Pinot Gris e Pinot Noir

Knipser, Riesling e Pinot Noir

Dalla Nuova Zelanda:

Schubert Wines da Wairarapa (a sud dell’isola del nord), Sauvignon Blanc, Pinot Noir, Syrah

Dalla Francia uno su tutti:

Champagne Pol Roger

Dall’Italia:

Anselmi, Marco Felluga, Cajarossa, Due Mani, Il Carnasciale, La Raia, Le Macchiole,Monteverro, Tenuta di Biserno e tanti altri

Un discorso a parte le Tenute Cisa Asinari dei Marchesi di Grésy da Barbaresco-Piemonte.

In degustazione il Martinenga Barbaresco 2011 voto Summa ’15: una somma di eccellenze!

Gaiun Barbaresco 2008 voto Summa ’15: una somma di eccellenze!,

Camp Gros Martinenga, il Barbaresco voto Summa ’15: una somma di eccellenze!.

Inoltre in questa edizione è stata programmata una verticale del Bianco Grésy Chardonnay alla quale ho partecipato senza esitazione. 9 campioni che hanno raccontato 13 anni di storia di questo bianco delle langhe. Ma vediamoli nei dettagli:

2012: ancora in affinamento, giovane da riassaggiare tra qualche anno. Voto Summa ’15: una somma di eccellenze!

2011: legno ben integrato, naso delicato e palato “pieno”.  Voto Summa ’15: una somma di eccellenze!

2009: colpisce l’olfatto e il suo equilibrio. Voto Summa ’15: una somma di eccellenze!

2006: bellissima evoluzione, nel colore con il dorato prevalente, naso complesso, corpo e rotondità al palato. Lunga persistenza. Voto Summa ’15: una somma di eccellenze!

2005: messo in scaletta dall’Azienda per far capire i risultati di un’annata difficile. Vino ormai quasi giunto al capolinea. Direi “cotto”. Onore all’Azienda per averlo presentato!!! N.V.

2004: grande vendemmia. Giallo dorato, olfatto intenso e complesso, sorso meraviglioso nel suo equilibrio. Voto Summa ’15: una somma di eccellenze! e chapeau!

2003: la vendemmia calda la si percepisce al palato. Al momento maturo ma con un futuro limitato. Voto 3½C

2000: alla cieca il colore, l’olfatto e la risposta gusto-olfattiva lo posizionerebbe nella zona maggiormente vocata della Borgogna. Lo chardonnay di cui ti innamori. Ancora lunga vita. Voto Summa ’15: una somma di eccellenze! e chapeau Sig. Alberto.

1999: lo definirei un “un bel vecchio”. Affascinante per la sua senilità. Voto Summa ’15: una somma di eccellenze!

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Anche nel 2015 Summa si è basata sul modello dei green event, ovvero ecosostenibilità. La manifestazione è stata pianificata, organizzata e realizzata nel rispetto della tutela ambientale e nel 2015, grazie alla sua organizzazione ecologica perpetrata da tempo, ha ottenuto la conferma di Going Green Event dall’Agenzia provinciale per l’Ambiente.

Alcuni colleghi poco informati hanno definito Summa 15 il controvinitaly solo perché l’evento è programmato in concomitanza con la manifestazione veronese e un servizio navetta assicura il collegamento da e per Verona nella stessa giornata. Senza polemica alcuna dico a costoro: “almeno una volta partecipate a Summa e… capirete il personaggio Alois Lageder, la sua filosofia, il suo evento”.

Infine due parole intorno al personaggio Alois Lageder.

Un vitivinicoltore diverso dagli altri altoatesini. L’uomo che ha unito e unisce la passione con la cultura. Lo percepisci passeggiando nel piccolo paese di Magrè, camminando nella sua cantina dove ogni cosa è posizionata secondo una logica legata alla sua filosofia di vita. Quando entri nella barriccaia e la musica di Ludwig van Beethoven coinvolge i tuoi sensi tra note melodiose e profumi inebrianti. E poi la sua capacità di  fondere sapientemente tradizione ed innovazione.

Tutto questo è stato Summa 15. Rappresentare al meglio un intreccio unico: territori, vitigni, tradizioni legati dalla comune fede nella biodinamica.

Urano Cupisti