Una bella realtà aziendale del Soave. Una grande tradizione di famiglia che è rappresentata dai vini. Ne assaggiamo tre per il Corriere del vino
Queste le parole dell’azienda www.suavia.it:
”Per scrivere una bella storia c’è bisogno di una degna ambientazione e di personaggi interessanti.
La nostra storia, la storia di una famiglia che si è dedicata tutta ed interamente alla vite e al vino, è ambientata in un piccolissimo borgo incastonato, come fosse una pietra preziosa, fra le colline del Soave Classico, alte e verdi, tutte ammantate di viti ed ulivi.
Fittà, il borgo, con le sue antiche case basaltiche, le sue fontane, la piccola chiesa ed i tramonti è quanto di meglio ci si possa aspettare da un’ambientazione.
Qui la nostra famiglia, la famiglia Tessari, vive e coltiva la terra dal 1800. La storia di Suavia però comincia più tardi, nel 1982, quando papà Giovanni e mamma Rosetta, consapevoli delle grandi potenzialità del loro territorio, decisero di mettersi in proprio e dire la loro, pigiare la loro uva, fare il loro vino.
Quella di Suavia è una storia fatta di un castello, nessun ranocchio, pochi principi e molte principesse. Il castello è quello di Soave: eredità del medioevo, quando il paese ancora veniva chiamato con l’antico nome di Suavia; le quattro figlie di Giovanni e Rosetta invece, sono le principali protagoniste femminili di questa storia dall’inizio del secolo. Oggi Meri, Valentina ed io, Alessandra, conduciamo l’azienda lavorando sempre qui, a Fittà, dove tutto è cominciato.
“Per scrivere una bella storia c’è bisogno di una degna ambientazione e di personaggi interessanti. Nella nostra storia gli elementi ci sono tutti, quello che noi facciamo ogni giorno è lavorare al meglio, con sensibilità ed onestà per far sì che questa storia possa davvero essere una bella storia, da raccontare e da imitare”.
Colore oro brillante con venature verdi al naso bell’attacco di spezie e mineralità, fiori, agrumi. In bocca vivace e fresco con un bel finale dolce senza essere troppo stucchevole. (r.g.)
Classificazione: Soave Classico – Denominazione di Origine Controllata
Prima annata di produzione: 1983
Numero di bottiglie prodotte: 60.000
Uvaggio: 100% Garganega
Produzione per ettaro: 95 quintali di uva
Inizio raccolta uve: 20 settembre 2011
Modalità della raccolta: manuale
Quantità uva in appassimento: diraspatura e successiva pressatura soffice
Fermentazione alcolica: in acciaio
Durata della fermentazione alcolica: 14 giorni
Temperatura fermentazione alcolica: 15-18 °C
Fermentazione malolattica: non svolta
Maturazione: in acciaio a contatto con le fecce fini per 4 mesi
Filtrazioni: solo una filtrazione a membrana prima dell’imbottigliamento
Epoca di imbottigliamento: marzo 2012
Data di commercializzazione: aprile 2012
Dati analitici: Gradazione alcolica: 12,40 % Vol. – Acidita’ totale: 5.50 g/l – pH: 3,24 – Estratto ridotto: 20,70 g/l
Vigneti appartenenti ai Crus Fittà, Castellaro e Tremenalto
I vigneti si trovano su dei suoli di origine vulcanica, scuri e profondi nelle zone di Fittà e Tremenalto, più ricchi di scheletro basaltico nella zona Castellaro, alcuni di essi sono caratterizzati da forti pendenze che arrivano anche fino al 40%.