“Dal sogno di Erika è nato un progetto: scoprire l’anima di un territorio selvaggio e trasformarlo in un terroir” . Ben arrivato a “sopra di noi solo il cielo”.

Così sono stato accolto lungo la bolgherese da Elena (al secolo Elena Pozzolini, CEO e Winemaker) e da Margarethe (al secolo Margarethe Munk, sales manager) in una giornata alquanto ventosa. E il vento è stato  materia delle nostre chiacchierate.

“Calpestare le Vigne” la mia richiesta imperativa nel contesto particolare di questa visita aziendale.

“Allora partiamo dal futuro”. La pronta risposta di Elena e Margarethe.

Il primo stop proprio  di fronte a quel futuro che avverrà tra pochi anni. Cinque ettari nella Doc Bolgheri e l’inizio della produzione tra “i grandi”. A dire il vero Sette Cieli produce già una Doc Bolgheri dopo l’acquisizione, alcuni anni fa,  di 1,5 ettari “in affitto”.

Insieme ad Elena

Ma l’affitto è pur sempre un parziale ottenimento di un bene non tuo dove non puoi intervenire come vorresti. Senza dimenticare il micro terroir totalmente diverso.

Nella bassa quello in affitto, in semi-collina quello acquistato.

Elena mi ha parlato delle particolari attenzioni ai vigneti in crescita e al progetto di portare in questa zona la cantina aziendale. “La forza di questo terroir: un micro clima unico in quanto ben ventilato con importanti escursioni termiche”.

Ben ventilato senz’altro. Avevo scelto il giorno del “grecale” che ci stava accompagnando con potenti folate.

Ma torniamo al presente. “Il nostro viaggio è iniziato nel 2001, quando cominciammo a piantare i primi vigneti a 400 metri di altitudine sopra Bolgheri. Un luogo incantevole: sulla cima delle colline si trova Tenuta Sette Cieli che si affaccia sui vigneti terrazzati e sul Mar Tirreno, circondata dai folti boschi di Monteverdi Marittimo”.

Il futuro, Bolgheri

Si perché attualmente l’azienda è posizionata sopra il colle che domina tutto l’aerale di Bolgheri e i propri vigneti si trovano appena fuori dalla Doc. Insomma un Bolgheri che non è Bolgheri.

Sette Cieli, sopra di noi solo il cielo

“La Tenuta si estende per 80 ettari di terreno di cui 10 a vigneto. Terrazze con muri a secco, dividono le varietà coltivate nella Tenuta: Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot Petit Verdot e Malbec”.

Già: le splendide vigne a gradoni sorrette dai muri a secco color giallo-ocra partecipi, all’interno di una cornice, ad un quadro “naturale” degno di una pittura impressionistica, tra romanticismo e realismo, ovvero la riscoperta della pittura paesaggistica.

E la Gorgona, Capraia, Elba e Corsica come gemme in un mare blu intenso di fronte a noi.

Tenuta Sette Cieli

Solo in un grande terroir si possono fare grandi vini

“La forza di questo terroir: un micro clima unico in quanto ben ventilato con importanti escursioni termiche, suolo costituito da un medio impasto con scheletro dominante in cui sabbia, limo e argilla si integrano a vicenda rendendo il terreno particolarmente vocato per la viticoltura”. Elena è come un fiume in piena, mi coinvolge, trascina all’interno delle sue illustrazioni, annotazioni e delucidazioni.

“Abbiamo scelto la coltivazione biologica per collaborare alla salvaguardia e alla valorizzazione dell’ambiente. Il viaggio poi prosegue in cantina dove continua il lavoro attento svolto in vigna. Le fermentazioni avvengono spontanee con lieviti indigeni”.

Gli assaggi

Non rimaneva altro che capire se tutti gli elementi raccolti nella visita ai vari vigneti, aver assimilato le anime dei micro-terroir, le tecniche di cantina, erano sufficienti per la produzione di ottimi vini.

Yantra 2017.

Note aziendali: Varietà: 40% Merlot, 60% Cabernet Sauvignon. Altitudine: 400 m. Raccolta: la raccolta viene fatta a mano tra la fine di settembre e ottobre. Vinificazione: la fermentazione alcolica avviene spontaneamente con lieviti indigeni in vasche di acciaio a temperature controllata con una macerazione sulle bucce di circa 15 giorni. La fermentazione malolattica si svolge sempre in vasche di acciaio dopo la fermentazione alcolica Affinamento: 7 mesi in vasche di acciaio e 3 mesi in bottiglia. Quantità prodotta: 15.000 bottiglie.

Le mie considerazioni:  Elegante caleidoscopio aromatico. Assaggio classico di un vino giovane ma già pronto per la beva. Ottimo, voto 86/100

Noi 4 Bolgheri Doc 2016

Note aziendali: Varietà: 75% Cabernet Sauvignon, 25% tra Merlot, Petit Verdot e Cabernet Franc.Uve provenienti dal vigneto in affitto. Altitudine: zona bolgherese sul livello del mare. Vinificazione: la fermentazione alcolica avviene in vasche di acciaio a temperature controllata con una macerazione sulle bucce di circa 20 giorni. La fermentazione malolattica si svolge in barriques francesi. Affinamento: 12-14 mesi in botti di rovere francese e affinamento in bottiglia per 6 mesi. Quantità prodotta: 5.000 bottiglie.

Le mie considerazioni: Al naso le note di macchia marina che caratterizzano il Bolgheri in piano. Sorso coeso ricco di tannini ben disciolti. Buone le vene fresche e sapide. Ottimo, voto 88/100

Indaco 2015

Note aziendali: Varietà: 33% Malbec, 33% Cabernet Sauvignon, 34% Merlot.Vinificazione: la fermentazione alcolica avviene con lieviti indigeni in vasche di acciaio a temperatura controllata con una macerazione sulle bucce di circa 20 giorni. La fermentazione malolattica si svolge in barriques francesi. Affinamento: 14 mesi in botti di rovere francese e affinamento in bottiglia per 6 mesi. Quantità prodotta: 25.000 bottiglie.

Le mie considerazioni: Ventaglio olfattivo variegato dove il Malbec incide. Al palato elegante, dalla raffinata firma speziata. Rispondenza e rotondità viaggiano in armonia. Eccellente, voto 91/100

Scipio 2015

Note aziendali: Varietà: 100% Cabernet Franc.Altitudine: 400 m. Vinificazione: la fermentazione alcolica avviene spontaneamente con lieviti indigeni in vasche di acciaio a temperature controllata con una macerazione sulle bucce di circa 25 giorni. La fermentazione malolattica ha luogo in barriques francesi. Affinamento: 24 mesi in botti di rovere francese e affinamento in bottiglia per 12 mesi. Quantità prodotta: 4.000 bottiglie, soltanto nelle annate migliori.

Le mie considerazioni:  Rubino cupo. Impatto olfattivo da subito eccellente ed inteso che apre su di una complessità ricchissima, profonda. Ma è al palato che da il meglio di se. Perfettamente concentrato, ornato di tannini eleganti e rotondi, grande rispondenza con l’olfatto. Eccellente, voto 92/100

Infine un campione di Indaco 2014 che ho assaggiato, degustato e bevuto a casa e del quale avevo promesso sia ad Elena che a Margarethe le mie considerazioni. Figlio di una vendemmia molto problematica l’ho trovato maturo e pronto per essere consumato ed abbinato ai piatti del suo territorio.

Non mi ha affatto deluso, anzi. Facile beva, rotondo, tannino ormai estratto, sempre una bella carezza di sapidità ma con il destino segnato a non accedere all’invecchiamento. Forziere di sensazioni odorose senza collegamenti con il gustativo. Comunque un buon vino.

Gran bella realtà la Tenuta Sette Cieli con quella scalinata di gradoni tendenti a raggiungere il Cielo. Chapeau!

Urano Cupisti

Visita effettuata il 26 marzo 2019

Tenuta Sette Cieli

Monteverdi Marittimo

Tel: 0586 677435

info@tenutasettecieli.com

www.tenutasettecieli.com