Santus Franciacorta. Progetto Biopass

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Merano Wine Festival, venerdì 9 novembre 2018, Naturae&Purae, tavolo 28: Azienda Santus Franciacorta.

Un incontro di quelli fortuiti, non programmato. Semplicemente attratto da un Signore, Gianfranco Pagano, che dialogava con un gruppetto di persone, forse wine lover, comunque attento.

“Alla base della filosofia Santus c’è la convinzione che compito dei piccoli viticoltori sia quello di essere una avanguardia a difesa delle diversità e di tutte le sfumature che la natura offre, rifiutando qualsiasi  standardizzazione”. Benarrivato da Santus. Era arrivato il mio momento.

10 ettari di superficie intorno a Rovato, Maria Luisa Santus e Gianfranco Pagano entrambi agronomi, l’avventura che iniziò nell’ormai lontano 1995 con la messa a dimora di 60.000 viti in tre anni.

“Il legame vite-clima-terroir è inscindibile e l’unico modo per esaltarlo è quello di non produrre cuvée ma di mettere in bottiglia il prodotto di singole annate”. Musica per le mie orecchie.

“Siamo fermamente convinti, Maria Luisa ed io,  che la viticoltura biologica sia uno degli strumenti imprescindibili per la salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo e della sua biodiversità e che da questa passi la qualità del vino frutto di un suolo vivo e di un ambiente sano”.

Sempre più convincente il Sig. Gianfranco. E la mia voglia, desiderio dell’assaggio aumentava minuto dopo minuto per confermare così tanta descrizione della propria filosofia di produzione e vita.

Sui lieviti

Ed ecco la frase che mi aspettavo: “Abbiamo bisogno di compiere un atto di umiltà e di ritornare ad un approccio olistico alla materia vivente”.

Convinto delle proprie idee e scelte di campo. I prodotti pronti per l’assaggio, a quel punto, non potevano tradire.

Ma non era giunto ancora il momento. Vista la mia attenzione e interesse verso quanto esposto, il Sig. Gianfranco doveva informarmi sul Progetto “Biopass”, monitoraggio della qualità fisica e della fertilità biologica dei terreni.

“Negli ultimi anni abbiamo riservato, insieme al gruppo Agronomi SATA,  grande attenzione e sforzi allo sviluppo di concetti legati al rispetto e incremento della biodiversità a livello aziendale, attraverso il progetto BIOPASS, con particolare riferimento al rispetto del suolo come fulcro del sistema produttivo”.

Biopass? Interessante.

La conversazione era scesa sul “tecnico” e l’anima dell’agronomo elevava la “chiacchierata informativa” ad un livello superiore.

“In collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali (DiSAA) dell’Università di Milano (gruppo del prof. Leonardo Valenti) e con la Fondazione Edmund Mach di S. Michele a/Adige (gruppo del dott. E. Mescalchin), viene quantificata, seguendo dei protocolli internazionali, la presenza degli organismi più sensibili ad un ambiente disturbato.  Il risultato che ne deriva fornisce il cosiddetto QBS-ar (qualità biologica del suolo attraverso microartropodi)”.

Ma i vini? O meglio, gli spumanti? Due i prodotti presentati a Merano:

Essenza Brut Franciacorta Docg 2012.

Note aziendali: Ottenuto da uve Chardonnay 100% raccolte a maturazione molto avanzata ed in alcune annate lasciate attaccare dalla muffa nobile: la Botrytis Cynerea. La muffa nobile si sviluppa nelle stagioni in cui nebbie mattutine sono seguite da pomeriggi caldi e secchi. Quando ripetuto per un certo numero di settimane, questo processo asciuga gradualmente le uve, riducendo il loro contenuto di acqua e, naturalmente, concentrando i loro composti aromatici.

Tipologia del terreno: morenico. Forma di allevamento: cordone speronato. Vinificazione: le uve vengono lasciate macerare lungamente sulle loro bucce e pressate. La fermentazione alcolica e malolattica avvengono in barriques di rovere francese. Maturazione: 6 mesi in barriques in rovere francese. Affinamento in bottiglia sui lieviti: 60 mesi. Residuo zuccherino: 6 g/L

Le mie considerazioni: Naso riservato, fruttato di nitido carattere chardonnay. Tostatura elegante e non invasiva dove le acidità la fanno da padrone. Il perlage fine pone questo spumante nella categoria degli eccellenti. Voto 91/100

Sanctus Satèn Millesimato Franciacorta Docg 2013

Note aziendali:  Con il Satèn Santus Franciacorta, si può ritrovare la freschezza e la limpidezza di un puro Franciacorta, sempre attento a ricercare l’armonia tra dolcezza e varietà di sapori, che lo caratterizzano ad ogni sorso. Prodotto da sole uve Chardonnay al 100%, raccolte posticipatamente rispetto alla normale vendemmia, per conferirgli maggior corpo e una struttura più complessa. 

Il colore di questo Satèn è giallo intenso, caratterizzato da grande morbidezza ed eleganza, per i palati più sofisticati.

Tipologia del terreno: morenico. Uve: chardonnay 100%. Forma di allevamento: cordone speronato. Vinificazione: pressatura soffice, macerazione sulle bucce, fermentazione alcolica e malolattica 100% in barriques di rovere francese di secondo e terzo passaggio. Maturazione: 6 mesi in barriques in rovere francese. Affinamento in bottiglia sui lieviti: minimo 30 mesi. Residuo zuccherino: 6 g/L.

Le mie considerazioni: Questo Satèn è risultato ammaliante, elegante, fruttato e delicato grazie alla sua carbonica molto fine. Al palato cremosità e morbidezza in perfetto equilibrio con le acidità. Ben confezionato, da andarne orgogliosi. Eccellente 92/100

Una gran bella scoperta il Franciacorta Santus che esce dagli schemi tradizionali di quel territorio: la Franciacorta. Straordinaria e insolita la presentazione. Una di quelle che difficilmente dimentichi. Chapeau!

Urano Cupisti

 

Santus

Via Rossi 34

Rovato (Brescia)

Tel:  030 8367074

info@santus.it

www.santus.it