Champagne Salmon. Pinot Meunier da incorniciare

Avevo nostalgia dei Pinot Meunier di Salmon assaggiati nel 2017 mentre, per caso, percorrevo una delle tante strade che dalla Vallée de la Marne conducono a Reims.

Quest’anno, con la convinzione di conoscere meglio la Vallée del fiume Ardre, affluente della Vesle, quest’ultimo conosciuto come fiume della città di Reims, sono tornato alla Maison Salmon.

Champagne Salmon. L’accoglienza

Una zona facente parte della Petite Montagne de Reims con composizioni argillose, sabbie siliceee, marne calcaree e naturalmente la componente gessosa. Vigneti adagiati sui declivi del fianco ovest della Montagne de Reims.

Chiamarla Montagna è un eufemismo tenendo conto che la sommità del Monte Sinaï raggiunge la modesta altitudine di 288 m.s.l.m..

Il Pinot Meunier, chiamato anticamente Morillon Taconné, ha attraversato periodi difficili al punto di rischiare l’estirpazione perché considerato di qualità inferiore.

Chiamato anche Farineux e Farineux Noir; tutte definizioni che portano alle sue foglie coperte di pruina che sembra farina. Agronomicamente vegeta dopo il Pinot Noir ma matura prima.

Ha poco tannino, sviluppa secondari con nuances fruttate abbondanti, adatto alla spumantizzazione per il suo debole apporto colorante. Matura anche nelle annate molto fredde con una resa superiore agli altri vitigni del 10/15%.

Champagne Salmon. La novità in cantina

Ne consegue che, quando si riescono ad individuare, scoprire, scovare champagne ottenuti da solo Pinot Meunier, la curiosità unita al desiderio di sapere, conoscere, assaggiare, emerge negli appassionati incalliti come il sottoscritto e le visite aziendali diventano motivo di ulteriore conoscenza dei diversi Terroir.

Salmon, lo champagne della Mongolfiera, il simbolo che lo contraddistingue. Mongolfiera legata alla tradizione familiare di veri appassionati di questo tipo di aeromobile.

Chamuzy l’anfiteatro dove sono posizionate le vigne e sede della Maison.

Perché la scelta di allevare in prevalenza Pinot Meunier?

Perché questo vitigno si adatta meglio alle qualità argillo-calcaree dei terreni di Chamuzy e all’esposizione solare della tenuta. Sui circa 10 ettari il Pinot del Mugnaio ne occupa l’85% lasciando l’altro 15% a Chardonnay e Pinot Noir.

Champagne Salmon. Un calice

Fu nonno Michel a dare il nome alla Maison. Nel 1958 la prima produzione di 500 bottiglie con etichetta Salmon. Olivier a seguirne le orme negli anni ’80 iniziando a diversificare gli assemblaggi, ad introdurre i principi dell’agricoltura sostenibile senza dimenticare le qualità del terroir della Vallée dell’Ardre, del suo terreno argilloso-calcareo dotato di un significativo accento minerale.

Oggi Salmon rappresenta la risposta di alta qualità a tutti gli scettici che hanno considerato il vitigno “infarinato” solo come supporto al più nobile Pinot Nero.

Scoprire in questa valle defilata, poco battuta, sconosciuta, prodotti come la Cuvée 100% Meunier, rappresenta un’esperienza inimmaginabile, straordinaria.

Champagne Salmon

Gli assaggi di quest’anno:

  • 50% Pinot Meunier, 25% Chardonnay, 25% Pinot Noir. Brut 9 g/l. 36 mesi sui lieviti. Ottimo voto 89/100;
  • Cuveé Prestige. 50% Chardonnay, 25% Pinot Meunier e 25% Pinot Noir. 48 mesi sui lieviti. Ottimo 89/100;
  • 100% Meunier. Il fuoriclasse dela Maison. Eccellente, voto 92/100;
  • Meunier Rosé. 100% Meunier con 20% di sagné e 5% di vino rosso sempre ottenutp da Pinot Meunier. 72 mesi sui lieviti. Interessante, voto 90/100;
  • Special Club millesimato 2015. 70% Pinot Meunier e 30% Chardonnay. 72 mesi sui lieviti. Eccellente, voto 92/100

Forse non sono champagne da emozioni forti ma non mancano né la finezza (Meunier) né una certa concezione della purezza. Champagne potenti che esprimono un’accertata maturità. Chapeau!

Urano Cupisti

Visita effettuata il 3 ottobre 2022

Champagne Salmon
Rue du Cap Chesnais 21-23
Chamuzy (France)
Tel. +33 326618236

info@champagnesalmon.com

www.champagnesalmon.com