Il richiamo di Villa Bertolli e di Luna. Perché un ritorno dopo solo otto mesi dalla prima visita a Villa Santo Stefano?
Ci eravamo lasciati con l’annuncio da parte del team di lavoro dell’azienda del lancio sul mercato di un particolare rosé, stile provenzale, prodotto da uve merlot e sangiovese.
Ci eravamo lasciati con la possibilità di visitare l’area privata della tenuta di Villa Bertolli, con il giardino all’italiana, il laghetto con i fiori di loto e la possibilità di ammirare Lucca e la sua piana fino all’infinito fiorentino.
È per questo che, in un limpidissimo giorno di marzo, ho potuto completare la visita iniziata otto mesi prima.

“Ci contraddistingue l’amore per la magia della Toscana e la passione nel produrre il meglio che questa regione è in grado di offrire: vino e olio extravergine di oliva”.
È Petra Pforr, la responsabile marketing ed eventi, che ricorda la scelta fatta dal Prof. Dr. Wolfang Reitzle e da Nina Ruge di rilevare il complesso della Villa Bertolli e produrre vino ed olio nella tradizione lucchese ma con visioni rivolte oltre.
E la collaborazione con il Dott. Andrea Farnesi e il fratello Dott. Alessio Farnesi, direttore generale ed enologo, ha dimostrato come un team affiatato possa prendersi cura delle colture, dalla preparazione del terreno alla raccolta, selezionando i migliori frutti e trasformandoli nel prodotto finale di qualità.
Ma ricordiamo le filosofia aziendale. È Petra che racconta.
“Indubbiamente la passione innata di Wolfgang Reitzle di perseguire e produrre sempre il meglio, la perfezione. Ma c’è di più. C’è il desiderio di sfruttare appieno le potenzialità di questo paesaggio incantevole, il suo terreno particolare e il suo clima speciale per produrre un olio e un vino eccezionali, che siano un tributo e una dichiarazione d’amore a questa zona magnifica: la Lucchesia”.
Gli assaggi
La visita all’esterno della Villa era già conclusa pronto a continuare con gli assaggi.
Partiamo dal neonato rosé: Luna.
Le mie considerazioni: I fiori aprono lo spettro olfattivo di un rosé dai colori provenzali. Quasi timido affronta l’analisi gustativa. È scorrevole lasciando la bocca fresca, sapida e fruttata. Pecca in persistenza e struttura. Bisognoso di ulteriori aggiustamenti anche nelle percentuali del blend. Comunque è destinato ad entrare nel novero dei grandi rosé che la lucchesia, da tempo, produce.
Gli assaggi sono continuati con le vendemmie nuove.
Gioia 2018, 100% vermentino lucchese. Ottimo, voto 87/100
Sereno 2016, 80% Sangiovese e 20% Ciliegiolo entrambi dal micro-terroir delle colline lucchesi. Ottimo, voto 88/100
Loto 2016, 50% Cabernet Sauvignon, 40% Merlot, 10% Petit Verdot. Eccellente, 91/100
Ed infine l’assaggio dell’evoluzione:
Loto 2012, stessa composizione. Eccellente, 92/100
L’antica Villa Bertolli sarebbe dovuta essere soltanto una casa per le vacanze per il Dott. Wolfang e la Sig.ra Nina. Fu invece amore a prima vista e stimolo a dedicarsi con impegno alla nobile arte vinicola ed olearia.
Sono tornato a Villa Santo Stefano per assistere al lancio di Luna. Ci siamo lasciati con la promessa di ulteriori visite perché l’evoluzione del rosé lo impone e non solo il rosé. Chapeau!
Urano Cupisti
Visita effettuata il 12 marzo 2019
Villa Santo Stefano
Via della Chiesa XIV, 398
Pieve Santo Stefano – Lucca
0583 395349
info@villa-santostefano.it