È quasi matematicamente impossibile non innamorarsi di questo vino
Un’albana passita che a dispetto di una considerevole concentrazione zuccherina (oltre i 200 gr/litro) scorre a fiumi nei bicchieri, grazie ad una verve acida (anch’essa notevole) che trasforma i limiti del vitigno nel suo punto di forza.
Ne sono autori i fratelli Gallegati, Cesare ed Antonio, estroversi quanto scrupolosi vignaioli romagnoli. Il colore ambrato ha vivace luminosità. Il naso, pulitissimo, è una sequela di sensazioni dolci (miele, albicocche candite, fichi secchi) intervallate da affascinanti screziature sapide e balsamiche.
La bocca è densa e dolce, ma grazie ad una vena acida ed una leggera tannicità, quasi salina, questo nettare si beve a secchi senza risultare stucchevole e metter sete. Il finale, ritmato e cangiante, ancora marca il palato mentre pensi ad un secondo bicchiere. Un vino che come pochi mette tutti d’accordo, critica e pubblico.
Regina di Cuori Albana Passito Riserva 2010 – Gallegati (Faenza) sullo scaffale attorno al 20 Euro (la mezza bottiglia da 375ml).
Daniele Bartolozzi