In quel cortile, in quella libreria nascosta, diversa

La mia cara amica Amelia de Francesco, PR fantastica, mi manda un post-invito: “Ci vediamo presso lo Studio Bibliografico Daris Libri in Lucca centro, via Cenami per una degustazione di Champagne dell’Aube presentati da Bulle et Prestige”.

Conosco Lucca non solo per essere il capoluogo della mia Provincia, ma perché c’ho lavorato parecchi anni percorrendola a piedi in lungo e largo. Credevo di conoscere Lucca, i suoi negozi, le gallerie d’arte, le librerie antiche e famose, la strada degli antiquari ed altro. Credevo di conoscere via Cenami, una delle più prestigiose, culturalmente parlando, se pur “corta” e di conseguenza, facilmente ricordabile in ogni suo particolare. Ma lo Studio Bibliografico Daris Libri mai visto. Conosciuto via internet ma mai “localizzato” in via Cenami. Lo ammetto, grossissima lacuna. Mi giustifico: non si smette mai d’imparare.

Suono il campanello di un palazzo con quei portoni che ti impressionano, al numero civico 23 (meno male che non sono affatto superstizioso) ed una voce lontana mi chiede chi sono. È Amelia che corre ad aprirmi. Il corridoio d’ingresso ampio conduce in un affascinante giardino interno, quei giardini che impreziosiscono le case nobili di Lucca. Già preparato con banchi di assaggio e le Mesdames Silvia e Lucie Galante a ricevere gli invitati.

Conosci Daris libri? mi chiede Amelia. Sì solo via internet e mi aspettavo un negozio con accesso dalla via rispondo.

“Lo studio bibliografico Daris si propone di offrire sul mercato della ricerca e del collezionismo il più svariato materiale librario e cartaceo, sottoponendo, con schede dettagliate una scelta di titoli.”

Poi entri in un locale da casetta in fondo l’orto dove l’ordine delle cose non alberga; solo i due proprietari (uno è il fratello di Amelia) sanno dove mettere le mani. Puoi rovistare tra mucchi di libri, stampe e oggetti d’antiquariato; insomma di tutto e di più. E lo champagne dell’Aube?  Bellissimo, presentazione insolita, inconsueta, straordinaria. In una location simile non poteva che essere così.

Ascolto Madame Lucie che presenta le cinque Maison dell’Aube Côte de Bar e Montgueux invitando alla degustazione inserita in una “façon champenoise” con salumi e formaggi del territorio.

Brut Nature Nathalie Falmet, Côte de Bar. Paglierino attraversato da effervescenza prolungata, olfatto con note tropicali, agrumate e boulangerie in buona mostra. Cremosa effervescenza con un buon sostegno acido. Dosaggio zero. Voto Quella “strana” Dègustation de Champagne

Cuvée Brut Tradition di Gilbert Leseurre, Côte de Bar, Giallo paglierino con una carbonica fine. Melone bianco, ananas e agrumi avvolti in boulangerie. In bocca la carbonica fine accompagna una buona acidità con lunghi ritorni agrumati e di lieviti. Voto Quella “strana” Dègustation de Champagne

Carte d’Or di Drappier, Côte de Bar. Paglierino dorato. Al naso ha la stoffa del campione. Agrumi ananas e note di tostatura. In bocca sapidità decisa, acidità e snella effervescenza. Voto Quella “strana” Dègustation de Champagne

Signature, Blanc de Blancs di Drappier, Côte de Bar. Un grande champagne. Brillante con carbonica molto sottile. Al naso fruttato con profumi di ananas, pesche e agrumi. Bocca voluminosa. Sapida, molto fresca. Di medio corpo. Voto Quella “strana” Dègustation de Champagne

Prestige- Millésime 2006 di Etienne Doué, Montgueux. Guardi la provenienza e ti avvicini dubbioso. Poi scopri che l’effervescenza è continua, finissima e anticipa un naso con evidenti note di tostature, biscotti al burro e tanta mineralità. Aristocratico in bocca dove la CO² è finissima. Ritorni coerenti con l’olfatto. Voto Quella “strana” Dègustation de Champagne

Ratafia de Champagne di Vincent Couche. Degna chiusura di una eccellente degustazione. il Ratafià è ottenuto dalla quarta e ultima pressatura delle uve, la cosiddetta “rebeche”. Ufficialmente è un vino liquoroso di circa 18° e lo si ottiene principalmente da uve Pinot Noir. Questo di Vincent Couche ha una gradevole spinta acida, fruttata, dolce con l’alcolicità non invadente. Voto Quella “strana” Dègustation de Champagne

Charme e raffinatezza accompagnate da delicatezza, seduzione e carattere. La scoperta di un territorio ancora da sdoganare definitivamente nel vasto impero della Champagne. I colti soloni, solitamente abituati a bere etichette, non sanno cosa si perdono nel ricercare i piccoli Récoltant anche nelle zone cosiddette meno vocate o ancor peggio come settori trascurati dalla critica e conseguentemente dai consumatori.

Insomma a dirla in breve champagnes di serie B. Oggi le Grandi Maison dai nomi altosonanti acquisiscono continuamente, direttamente o indirettamente, vigneti nell’Aube, Montgueux, Côte de Sézanne e nella periferia nord dell’Appellation come il Massif de Saint-Thierry alla ricerca di acidità, mineralità diverse per proporre ai consumatori nuove emozioni.

Sì mi sono emozionato bevendo le proposte di Lucie e Silvia. Le coinvolgo immediatamente perché partirò nei prossimi giorni per la Champagne e, per loro intercessione, visiterò anche queste Maison.

Grazie Amelia per questa strana degustazione in quel cortile, in quella libreria nascosta, diversa. CIN.

Urano Cupisti