A Montan (Montagna) in Alto Adige il Concorso Nazionale 2015

“Pinot nero, o lo ami o lo odi. Il bianco tra i rossi… Il vitigno più difficile da domare, come addolcire e rendere elegante un cavallo selvaggio e non sempre ci si riesce… E comunque il Pinot nero non sarà mai un vino per tutti, solamente per coloro che vivono di intense emozioni.” (Franz Haas)

Sono terminate da poco le selezioni dei 69 campioni di Pinot Nero vendemmia 2012 presenti al Concorso Nazionale del Pinot Nero, edizione 2015 che si è svolto, come ogni anno, nel Comune di Montan (Montagna) in Alto Adige.

Questo grazioso Comune (1.500 abitanti) si trova a circa 25 chilometri a sud di Bolzano. Molto tranquillo, soleggiato, posto su di un vasto terrazzamento sopra Ora, nella Bassa Atesina, circondato da vigneti, frutteti con le Dolomiti a portata di mano.

Vigneti; siamo nella zona maggiormente vocata dove si producono quelli che sono ritenuti, a buon dire, i migliori Pinot Neri italiani. Le due località Mazon e Gleno sono a due passi, le vigne sembra toccarle con un dito e rievocano nomi conosciutissimi come Barthenau Holfstatter, Schweizer Haas, Gottardi ecc…

Le emozioni sono terminate; rimangono solo i ricordi di una annata eccellente che, dopo ulteriore affinamento, ci consegnerà bottiglie degne di essere ricordate nelle memorie storiche.

Difficile, molto difficile diversificare i punteggi per i range molto stretti. Sicuramente avremo nelle prime dieci posizioni diversi ex equo a dimostrazione dell’alta qualità presente.

La fase di affinamento di un selezionatore, prima di inziare un concorso di questo tipo, è orientata al ricordo di quelle, che in generale, sono le note che si riscontrano, o meglio si dovrebbero riscontrare, nell’assaggio di un Pinot Noir. Colore rosso rubino mai troppo marcato, un profumo molto caratteristico composto di piccoli frutti rossi (soprattutto ribes, ma anche mora e lampone), speziature che ben integrano le vaniglie delle piccole botti apportatrici dei tannini gallici ad integrare la scarsa vena tannica chetonica rilasciata da questo principesco vitigno.

Ed i 25 campioni di questa mattina, quelli risultati i migliori usciti dalla prima scrematura, hanno risposto appieno alle note sensoriali della descrizione sopra riportata.

Questa la mia scheda tecnica generalizzata sui campioni ultimi che andranno a formare la classifica per il 2015.

Colore rosso rubino che svela la concentrazione. Al primo impatto il bouquet non si sviluppa completamente ma in successione libera gli aromi tipici classici. Il profumo di sottobosco, amarene e lamponi viene sottolineato da delicati toni di vaniglia finemente speziati. Al palato denota la non invadente stagionatura (breve considerando l’annata) in piccole botti di rovere, (tranne alcuni casi che hanno bisogno di maggior affinamento in bottiglia) e un bilanciamento nelle componenti morbide-dure e convincenti nell’eleganza dei tannini ben integrati con una eccezionale concentrazione aromatica. Persistenza lunga e nei ritorni retro-olfattivi, la frutta rossa riscontrata al naso. Range di voto tra Pinot Noir, intense emozionie Pinot Noir, intense emozioni.

Adesso non ci resta che attendere il 9 maggio, giorno di proclamazione dei vincitori, e conoscere così il Pinot Nero del 2015”.

Urano Cupisti