Superba degustazione di Pinot Noir provenienti da tre nazioni europee, avvenuta il 24 aprile 2025 nel Wine Corner del Ristorante Europa a Lido di Camaiore.
Tre francesi (Borgogna), due italiani (Alto Adige e Toscana) e uno svizzero (Cantone del Vaud).

La straordinaria diversificazione dei territori, per quanto sintetica e sbrigativa possa sembrare, è emersa sorso dopo sorso, a testimoniare le peculiarità dei singoli campioni.
Molte vigne dei Pinot Neri presenti, insistono oggi su quello che all’epoca era un fondale marino. In particolare nella Côte de Nuits, in Borgogna, assistiamo al “fenomeno” che gli antichi latini chiamavano strato calloviano che incorpora nella sua roccia calcarea una miriade di fossili riconducibili a ostriche e altre bivalve.
Se poi aggiungiamo i micro-climi e idro-climi si capisce il perché delle nette differenze emerse.
Ma veniamo alla degustazione

Nuits Saint Georges 2023 Les Grandes Vignes. Parcellare. Pierre Olivier Garcia. 13,5%
Il Nuits-Saint-Georges Les Grands Vignes è risultato un Pinot Noir riflettente l’eccellenza della Côte de Nuits, realizzato con grande artigianalità. Le uve, coltivate in un vigneto storico situato su terreni calcarei e argillosi, hanno beneficiato di pratiche biodinamiche. Al naso ha sprigionato intensi aromi di frutti rossi maturi, ribes nero e delicate note speziate, accompagnate da sfumature terrose e floreali. Al palato è risultato avvolgente e complesso, con tannini eleganti e una freschezza che bilanciava la ricchezza del frutto. Il finale lungo e minerale. Eccellente, 92/100;
Ludwig 2019. Elena Walch Termeno Alto Adige. 13,5%

Rosso rubino intenso, al naso ha espresso tutta la tipicità dei pinot nero altoatesini dai ricordi fruttati di prugna a sentori speziati di caffè. Al palato secco, morbido e reattivo grazie ad un’ottima acidità. Alla fine è risultato elegante con un finale di buona lunghezza. In cantina, ogni passaggio produttivo è volto a esaltare le caratteristiche varietali del frutto e le sfumature minerali rilasciate alle uve dal terreno. Eccellente, voto 90/100;
Pinot Noir 2018. Domaine de la Croix. Ollon Vaud. Svizzera. 13%
Questo vino ha mostrato da subito un carattere forte, che deriva dai terreni marnosi e gessosi del suo terroir. Domaine situato tra Aigle e Ollon, nel pittoresco paesaggio del Chablais Vaudois. Questa zona, baciata da un sole generoso, beneficia di un microclima eccezionalmente favorevole alla viticoltura. Riparato dalla collina di Plantour ed esposto a sud, registra in estate temperature da record. Ha dischiuso percezioni di frutta in confettura, spezie orientali, note torrefatte. Al palato caldo, appagante con in evidenza la parte della speziatura. Ottimo, voto 89/100;
Bourgogne Gravieres des Chaponnieres 2020. Domaine Perrot-Minot. 13%
Un vino rosso da uve Pinot Nero che provengono da due parcelle: una di 55 anni e l’altra di 25 anni di età, dalla denominazione regionale Pinot Nero della Borgogna situato nella cittadina di Morey- Saint-Denis. Un vino che ha stupito i presenti per la sua classe ed eleganza. Rosso rubino luminoso. Al naso ha espresso un bouquet di frutti rossi e spezie, mentre al palato ha mostrato gradevolezza e una buona morbidezza. Conduzione biologica. Eccellente, voto 90/100;

Melampo, Pinot Noir 2016. Castel del Piano Lunigiana. 13,5%
Pinot Nero 100%. Un nome, Melampo, che richiama la mitologia greca e le favole nostrane. Il microclima della Valle del Taverone con escursioni termiche giornaliere di più di 20 gradi. Chi fosse legato allo stereotipo dei Pinot Neri chiusi e astringenti, assaggiando Melampo 2016 ha la possibilità di cambiare idea.
Castel del Piano nasce dalla passione per un territorio e dall’energia che avvolge un fiume, una fattoria e un castello Pinot Nero in purezza, davvero particolare, che fa vinificazione in barrique, poi acciaio e successivo affinamento in legno. Fine al naso con un netto sentore di marasca, una gradevolissima speziatura e note balsamiche. Sapido, dal tannino levigato, con una buona complessità al palato. Ottimo, voto 89/100;

– Gevrey-Chambertin Village 2016. Domaine Louis Boillot. 13%
Vino dal profilo gradevolmente fruttato. Attacco al palato che ha rivelato una bella freschezza. Gevrey-Chambertin Village dalla lunga vita. La famiglia Boillot possiede delle vigne a Gevrey-Chambertin, dove decise di fondare la sua tenuta. Possiede diverse parcelle nella Côte de Nuits e nella Côte de Beaune su numerosi terroir, caratteristica piuttosto rara per una proprietà di piccole dimensioni. Le vigne di questo Village hanno un’età media di quasi 55 anni. Questo spiega la sua complessità. Invecchiamento con il 30% di botti nuove. Eccellente, voto 92/100.
Urano Cupisti
Assaggi effettuati il 24 aprile 2025