Assaggi da ricordare. (Seconda parte)

Summa è sempre una grande esperienza che ti porti dentro. Sarà per il piccolo paese di Magré sulla Strada del Vino, per la location, per l’Organizzazione. Una cosa è certa: torni da Summa e sei cresciuto interiormente.

Ancora pillole enoiche riprese dal mio moleskine per i lettori di Corriere del Vino.

La Raja Pisé 2012. La consapevolezza dell’importanza di un’agricoltura sanadi qualitàsostenibile, che valorizzi le diversità e preservi il territorio a favore delle generazioni future”. Inizia così l’assaggio di La Raja Gavi Pisé 2012È la migliore rappresentazione della filosofia aziendale. Dal vigneto La Cascinetta, tra i più antichi de La Raia, con oltre 70 anni, che si trova a circa 400 metri sul mare su un promontorio esposto a sud, sud-ovest particolarmente vocato alla coltivazione del vitigno autoctono Cortese. Dopo la permanenza sui lieviti e l’affinamento per 12 mesi in vasche di acciaio inossidabile, il vino viene stabilizzato a freddo prima dell’imbottigliamento. La permanenza prolungata sui lieviti rende questo vino longevo, capace di evolvere dopo la stappatura e ancora nel bicchiere. Si è presentato con un colore brillante, un ampio e intenso impatto olfattivo con evidenti note floreali e fruttate. Al palato caldo in equilibrio con freschezza e sapidità. Ritorni retrolfattivi di frutta matura. Persistente. Voto 91/100

Impero Mancini Blanc de Pinot Noir  2013. 30 ettari di vigneto situati nel Parco Naturale del San Bartolo all’estremo nord della regione Marche. Il PINOT NERO venne introdotto sulla costa di Pesaro dall’amministrazione francese durante l’Impero napoleonico. L’IMPERO Blanc de Pinot Noir è il risultato di una lunga esperienza aziendale nella vinificazione in bianco del Pinot Nero. Raccolta delle uve ad una altitudine di 100/150m slm. questo vino viene ottenuto mediante pressatura soffice con le cure più attente per minimizzare il contatto con le bucce e la conseguente estrazione di colore. Viene poi fermentato e affinato in barrique per circa dodici mesi. Si è presentato con un colore giallo paglierino scarico. Al naso una bella complessità olfattiva accompagnata da famiglie speziate. Al palato bella freschezza e sapidità per un finale lungo. Tannini fini. Voto 89/100

Gut Hermannsberg Schlossböckelheimer Kupfergrube Riesling GG 2009. La Regione è la Renania-Palatinato, zona Nahe dall’omonimo fiume che corre verso il Reno. Viticoltura eroica con forti pendenze. Questo Riesling si distingue per la sua mineralità che si sprigiona già al naso. Una più attenta analisi olfattiva porta a nuances fruttate. Al palato una vena fresco sapida caratterizza la beva con un finale molto persistente. Un gran bel Riesling che ho assaggiato in una verticale comparando annate fino alla 2013. Voto 92/100

Infine a margine della Manifestazione, nei moment di relax, di “chiacchiera” tra colleghi, salta fuori “un fuori Onda Wine”, spettacolare di cui non puoi fare a meno di parlare. Un vino di altri tempi, un mito, perso nella mia memoria  che mi ha fatto ringiovanire di trent’anni quando da buon appassionato di Calcio leggevo e seguivo il grande Gianni Brera che dei vini dell’Oltrepò ne era, oltre che un estimatore, un grande bevitore.

Barbacarlo 1989 Azienda Lino Maga Oltrepò Pavese. Croatina 50%, Uva rara 30% e Ughetta 20%. È sceso nel calice con un manto granato tendente al mattione. Sorprendente consistenza e rilascio di abbondanti “morbidezze” sulle pareti. Al naso nuances inaspettate. Certo non posso non segnalare evidenti ossidazioni che però hanno comunque dato il passo a secondari e terziari inverosimili. Al palato ancora con una palpabile acidità e mineralità sostenute da polialcoli ben in equilibrio. Tannini nobili sempre ben presenti per una persistenza lunga. Le note ossidative nel retrogusto accompagnano una nuova beva. Senza voto perché il punteggio sarebbe un’offesa per questo Barbacarlo. Solo un giudizio: mirabolante, eccelso.

Urano Cupisti