Pileum. Ensemble di botti

Perché il vino vale il viaggio.

Ed è vero! Già dall’incontro con Alessandra, addetta all’accoglienza, dalle prime parole scambiate con lei, avevo capito che sarebbero stati i vini a parlare dell’Azienda Pileum e che il viaggio ne sarebbe valso la candela, come si suol dire.

“Ci troviamo nel cuore delle colline di Piglio, un’area di alta e media collina,  alle pendici del Monte Scalambra, orientati verso il Mar Tirreno. Benvenuto in Ciociaria, nell’area storica di vocazione per la produzione dei vini Cesanese del Piglio DOCG”. Così Alessandra nel farmi accomodare nella sala degustazioni ricavata nell’accogliente Wine Shop del Casale Pileum.

Pileum. Insieme ad Alessandra

Non avevo aperto ancora il mio inseparabile moleskine che lei già aveva cominciato a raccontare…

“Nel 2002 amici e famiglie legate alla terra del luogo, si unirono per fondare “Pileum”. Dopo qualche anno questa azienda è cresciuta avvalendosi di impianti moderni e tecnologicamente avanzati  producendo vini sempre eleganti nel massimo rispetto dell’antichissima tradizione vitivinicola del Cesanese, nel suo territorio di origine”.

Parlami della consistenza aziendale

“Quindici ettari di vigneto posti ad una altezza compresa  tra i trecento ed i cinquecento metri sul livello del mare, di età variabile fra un anno e mezzo secolo, a coltivazione esclusivamente manuale, seguendo i principi dell’agricoltura biologica.

La produzione annua si attesta tra i 40 ed i 60 quintali per ettaro per la varietà di Cesanese di Affile in purezza e 60/80 quintali per ettaro per i bianchi da uve di Passerina del Frusinate. Il tutto per un totale di produzione che si aggira intorno alle 60/70mila bottiglie su base annua”.

Solo Cesanese d’Affile e Passerina del Frusinate?

“Salvo una piccola minoranza di Grechetto di Orvieto, Malvasia Puntinata e Fiano che utilizziamo in alcuni bianchi e nel passito, in tutti i piccoli appezzamenti dei quindici ettari dislocati nelle aree di Piglio coltiviamo Cesanese e Passerina. La filosofia produttiva è semplice e rigorosa: rispetto per la terra, la tradizione e la storia”.

Pileum. Botte di Cesanese

Parlami di fermentazioni ed affinamenti.

“Il lavoro in cantina rappresenta l’altro aspetto del lavoro che serve per ottenere vini di grande spessore ed eleganza. Le uve selezionate vengono raccolte a mano, seguendo scrupolosamente i tempi di maturazione in vigna.

La fermentazione è realizzata in vasche d’acciaio a temperatura controllata, in modo da preservare i valori aromatici ed organolettici dei frutti. L’affinamento avviene in modo tradizionale in grandi botti di legno di rovere francese, mentre le riserve riposano in barriques”.

Prima di passare agli assaggi e scoprire i segreti di Pileum credo che una visita alla cantina nel suo insieme sia necessaria.

“Andiamo a scoprire il perché ad ogni vino è dedicata una frase che ne accompagna il suo intimo, i segreti nascosti, la sua esclusività”.

Pileum. Alessandra spiega

Nel camminare tra vasche inox giganti, botti grandi, medie e piccole si percepisce e capisce di essere di fronte ad un patrimonio vinicolo di primissimo piano allo scopo di ottenere una esigente linearità, pulizia, piacevolezza, eleganza dei vini. Tutte qualità riscontrate nei successivi assaggi.

Gli assaggi

– Valle Bianca 2020 Igt. Passerina del Frusinate e Malvasia Puntinata 10%. Note Aziendali. “Una serata sotto le stelle, un falò, il profumo del mare…il conforto dei desideri”. Pressatura soffice, attenta selezione del mosto fiore, vinificazione in acciaio per circa 8 mesi.

Le mie considerazioni. Toni floreali di gelsomino, agrumi, ananas, melone. Al palato ottima struttura, bilanciato, con gradevole nota sapida. Ritorno di floreali e fruttati. Ottimo, voto 88/100;

– Le Fattora 2018, Lazio Igp. Passerina del Frusinate 80%, Grechetto di Orvieto e Fiano 20%. Note Aziendali. “Come il volo prezioso dell’ape sul trifoglio… scoprire un bianco che sa di oro, di puro e di essenziale”. Raccolto di un singolo vigneto giovane. Macerazione di 6 ore in pressa con ghiaccio secco. Fermentazione e maturazione in barriques di secondo e terzo passaggio.

Le mie considerazioni. Profilo olfattivo ricco di percezioni che vanno dai floreali ai fruttati per chiudere con toni delicati di vaniglia. Al palato si avverte da subito una buona spalla acida e una netta vena sapida che rimane anche nella lunga persistenza. Eccellente, voto 91/100;

Pileum. Vini assaggiati

– I Cloni 2019, Cesanese del Piglio Superiore Docg. Cesanese di Affile 100%. Note Aziendali. “…per chi non ha mai smesso di essere curioso”. Selezione di 7 cloni su Paulsen II03. Raccolto di un singolo vigneto in Contrada Mola da Piedi. Altitudine 425 s.l.m. Fermentazione spontanea in acciaio, dove prosegue anche la sua maturazione. Imbottigliato in luna calante e non filtrato.

Le mie considerazioni. Esperienza del territorio, vino semplice ma diretto. Rubino vivo, sfumature fruttate e balsamiche. Al palato gradevole freschezza, buona scorrevolezza. Ottimo, voto 88/100;

– Massitium 2018. Cesanese del Piglio Superiore Docg. Cesanese di Affile 100%. Note Aziendali. “Una passeggiata in montagna, il colore dell’autunno, le scarpe da trekking. Un sorriso sulla cima conquistata!”. Selezione dei giovani vigneti vendemmiati all’inizio di ottobre. Raccolta manuale, macerazione e frequenti rimontaggi. Fermentazione malolattica svolta in acciaio. Maturazione in acciaio per il 50% e botti da 20hl per il restante. Il tutto per 12/14 mesi.

Le mie considerazioni. Certamente quel passaggio in legno grande dona una maggiore consistenza. Olfatto più intrigante del precedente. Al palato spicca una bella rotondità trainata da una forza tannica vellutata che lo rende elegante. Non arriva all’eccellenza sfiorandola di poco. Ottimo, voto 89/100;

– Bolla di Urbano 2018. Cesanese del Piglio Superiore Docg. Cesanese di Affile 100%.Note Aziendali. “Un camino acceso, la tua famiglia e il silenzio della sera. Un brindisi allo sguardo soddisfatto del tuo cane… sul tuo divano!” Attenta selezione delle vigne più alte. Raccolta manuale, macerazione lunga 20 giorni con frequenti rimontaggi. Fermentazione malolattica svolta in acciaio. Affinamento per 24 mesi in botti grandi da 20hl e successivo affinamento in bottiglia di 6 mesi.

Le mie considerazioni. Mi sono trovato di fronte ad un capolavoro. Bouquet intenso e complesso, ricco di more e piccoli frutti rossi, liquirizia e toni minerali contornati di vaniglia e tracce di cacao. L’assaggio è risultato pieno e rotondo, freschezza incalzante in un armonioso equilibrio. Chapeau! Eccellente, voto 93/100;

– Pilarocca 2016. Cesanese del Piglio Superiore Docg. Cesanese di Affile 100%. Note Aziendali. “Le parole che non ti ho mai detto, un sorso al coraggio che un giorno troverò!!!”  Attenta selezione delle uve da un unico vigneto di un ettaro circa. Raccolta manuale, macerazione lunga 20 giorni con frequenti rimontaggi. Fermentazione malolattica svolta in acciaio. Affinamento per 36 mesi in botti grandi da 20hl e successivo lungo affinamento in bottiglia.

Le mie considerazioni. Avevo appena concluso di osannare la Bolla di Urbano 2018 che Alessandra mi ha versato nel calice questo ulteriore capolavoro enoico dell’Azienda Pileum.  Veste rubino non comune. Ha danzato nel bevante rilasciando glicerine copiose. All’olfatto un bagaglio di complessità incredibile composto da confetture di more, violette, lievi folate di di vaniglia. Al palato fedele al profilo olfattivo. Tannini di fitta trama e una persistenza aromatica intensissima e lunga. Armonico. Chapeau! Eccellente, voto 94/100;

Pileum. Caratello di passito tra due botti

– Il Passito 2015. Passerina del Frusinate al 90% e Malvasia Puntinata al 10%. Note Aziendali: “La crostata fatta in casa con la ricetta della nonna. Un sorso ai ricordi profondi e profumati”. Vendemmia tardiva, appassimento su graticci in cantina, la fermentazione in acciaio e affinamento in caratelli da 100 litri. Imbottigliato dopo 12 mesi circa.

Le mie considerazioni: Bagliori di oro antico. Esordisce con note di datteri, caramella d’orzo, canditi, fichi secchi. Dolce, ben sostenuto dalla freschezza che lo rende equilibrato. Il finale appagante. Da meditazione. Senza voto, un qualsiasi punteggio lo penalizzerebbe!

Incontrare Alessandra mi ha messo da subito a mio agio. Ospitale nei modi, disponibile, preparata ed attenta a recepire i giudizi negli assaggi. E i vini? Prodotti in un contesto di dedizione austera al lavoro e sono valsi il viaggio. Chapeau!

Urano Cupisti

Assaggi effettuati il 17 settembre 2021

Pileum
Via Casalotto, snc
03010 Piglio (FR)
(+39) 366.3129910

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