Assaggiando Atto I dell’azienda marchigiana Pantaleone ho avuto subito la certezza delle mie convinzioni: non esiste Il Sangiovese ma I Sangiovesi.
Se rapportato al vitigno che ha fatto e sta facendo grande i Chianti siamo di fronte a tutt’altra beva. Il terroir condiziona nel tempo il vitigno.
L’ampelografia (dal greco ἂμπελος (ampelos)= vite + γραφὶα (grafia)= descrizione) è la disciplina che studia, identifica e classifica le varietà dei vitigni attraverso schede che descrivono le caratteristiche dei vari organi della pianta nel corso delle diverse fasi di crescita.
Così mi hanno insegnato alla mia Scuola di Vino. Ed ampelograficamente, anche se i vitigni derivano da ceppi omogenei, le caratteristiche sono in simbiosi con i terroir dove crescono e si moltiplicano.
Bevendo Atto I hai la convinzione di trovarti di fronte ad un Sangiovese marchigiano.
IL TERROIR
Il Sangiovese tra equilibrio, ambiente, territorio.
“Tipici di questa vallata dove sorge l’azienda, sono l’altezza e l’esposizione a Sud Est dei vigneti che permettono la formazione di un’ escursione termica molto caratterizzante che determina una temperatura che di giorno si aggira attorno ai 25 gradi mentre durante la notte si raggiungono i 12 gradi.
Questa escursione è uno dei fattori più importanti del luogo e della tipicità dei nostri vini perchè favorisce la naturale formazione delle sostanze varietali che sono sulla buccia e che determinano e caratterizzano i profumi e i colori dei vini. Oltre all’esposizione e al clima uno dei fattori importanti è la tipologia del terreno dove sorgono i vini.
Il terreno, franco argilloso, presenta in alcune zone, zolle di argilla, addirittura pura, che permette la formazione di sostante organiche da cui dipendono la capacità nutritiva del terreno”.
Così la spiegazione datami dalla responsabile dell’Azienda Federica Pantaloni al recente Sangiovese Purosangue svoltosi a Siena i primi di novembre 2019.
Aggiungo alla descrizione “la sapiente mano dell’uomo, la scelta della conduzione agricola (Bio dall’origine, Bio dalla nascita) e la gestione in cantina”.
L’Azienda Pantaleone
Da sempre biologica, con 19 ettari complessivi di vigneti, conduzione familiare, collocata a 5 Km da Ascoli Piceno, in Colonnata Alta, dove scorre “un fossato” chiamato “Pantaleone”. Dal nome del fossato il nome dell’azienda.
“Il luogo in cui sorge l’azienda, è un luogo che abbiamo voluto lasciare incontaminato e dove il rapporto flora/fauna determina un equilibrio naturale per il rispetto dell’ambiente e dei frutti che ne derivano.
I vigneti e la cantina sorgono immersi in questa valle ad un’altezza di circa 450 metri e sono collocati come in un piccolo anfiteatro.
Questo equilibrio, lontano dalla città, ha lasciato incontaminato il luogo, ed è possibile notare come le specie animali passeggino, attraversino i sentieri, libere del loro essere, trovandosi in simbiosi con i nostri vigneti che sono coltivati con metodi biologici .
Equilibrio, ambiente, territorio, sono le parole chiave che ruotano attorno ai nostri vini, per dar vita a prodotti naturali fin dall’origine”.
IL SANGIOVESE
Ritenuto da sempre un vitigno “locale” è considerato il “rosso dell’eccellenza”. La differenza di espressione lo “distacca” dalle altre varietà limitrofe (Toscana, Romagna, Umbria).
Floreale, fruttato, asciutto, buona acidità e colore vivo.
ATTO I 2017
Giovane rubino sfumato sull’unghia verso il violaceo che prepara ad una beva promettente. Fiori rossi, frutta in un bel mix di ciliegia, prugna e succo di amarena. Cattura il palato con una brillante freschezza. Vino che rivela una coinvolgente dinamica gustativa. Viva il Sangiovese se pur nelle differenti espressioni. Eccellente, voto 90/100.
Per concludere riprendo la descrizione “portante” riportata sopra, riferita alla breve intervista a Federica: “Equilibrio, ambiente, territorio, parole chiave che ruotano attorno al nostro Sangiovese marchigiano”. Chapeau!
Urano Cupisti
Assaggio fatto a Sangiovese Purosangue il 4 novembre 2019
Azienda Pantaleone
fraz. Colonnata Alta, 118
Ascoli Piceno AP
Tel: 0736 262591