Al Merano Wine Festival le aziende di Montalcino non mancano e si tratta di una presenza non solo nutrita ma anche qualificata. Tra queste quella di Alberto Passeri, “one man show” de La Gerla, a cui chiediamo conto delle ultime news che riguardano la denominazione

Scongiurata, almeno per il momento, la possibilità di una riapertura dell’albo dei vigneti (idea che a molti  produttori è parsa poco logica, vista la domanda piuttosto debole), un nuovo fronte di discussione potrebbe riaprirsi sul Rosso di Montalcino. Voci di corridoio paventano infatti l’ennesima proposta di modifica del suo disciplinare, dopo la bocciatura in assemblea, due anni or sono, all’introduzione di altri vitigni oltre al sangiovese.

L’idea sarebbe ora quella di fondere in un’unica denominazione Rosso di Montalcino e Sant’Antimo per crearne un nuova genericamente intitolata al comune, con la possibilità per questa d’inserimento di varietà anche internazionali. Sulla carta l’obbiettivo è di rilanciare e riqualificare le uve della Doc Sant’Antimo, denominazione partita una manciata di anni fa e mai decollata.

Tra un bicchiere e l’altro (breve inciso; da non mancare il suo Brunello 2008, delizioso nella beva a dimostrazione che un buon vino non necessariamente deve avere un approccio difficile e celebrale) Alberto Passeri non si tira indietro e risponde convinto. “Se la proposta arrivasse in assemblea io sarei decisamente contrario. A mio parere – sottolinea Alberto – non è fondendole che si risolvono i problemi di queste due denominazioni; il rischio è anzi che il Rosso di Montalcino perda ulteriore “appeal” accentuando le problematiche commerciali che già oggi lo riguardano.

Il Rosso deve tornare ad essere la Doc di ricaduta per quelle partite non meritevoli di chiamarsi Brunello, mantenendo la purezza del sangiovese, senza compromessi con altre uve. È casomai necessario stringere le maglie di accesso alla Docg Brunello per creare nuovamente il giusto distacco, di qualità e prezzo, con la sottostante Doc del Rosso”. Chiude la breve ma intensa chiacchierata un bicchiere del Brunello Riserva Gli Angeli La Gerla targato 2004; sarà forse per il suo effetto ma le parole di Alberto ci sembrano quanto mai giuste ed appropriate.

Daniele Bartolozzi