Nanni Cope. Vini assaggiati

La mia recente avventura in terra campana non poteva che iniziare con una visita aziendale in una azienda (il bisticcio è d’obbligo) che ha smesso di operare. Una azienda “anomala” legata al suo fondatore, un personaggio del mondo del vino eclettico, sotto alcuni aspetti “enciclopedico”, versatile, in linea con il suo motto riportato nelle etichette: una vita, tante vite.

Conosco Giovanni Ascione, alias Nanni Cope’ (non accentato ma apostrofato), per uno dei “mestieri” che ha svolto.

Giornalista di enogastronomia, comunicatore di “razza”. Da sempre seguito nei numerosi articoli pubblicati su Bibenda, uno dei più importanti trimestrali stampati in Italia. Hanno fatto epoca e scuola i suoi “pezzi” sui vini siciliani, toscani, sardi e sui francesi.

Sapevo che si era messo a far vino, avevo letto le recensioni sulle guide nazionali maggiormente consultate, “grappoli, bicchieri ed altro” a ripetizione, ma non avevo avuto modo di conoscerlo, come si suol dire, “de visu”.

Insieme a Nanni Cope’

Ed eccomi, in un solare pomeriggio ottobrino, di fronte al numero civico 3 in via Tufo a Vitulazio, nel Casertano.

Ci siamo dati subito del “tu” perché ambedue consapevoli che “Il Vino è fratellanza tra i popoli, ovvero tra le persone, ergo ci diamo del “TU”.

Entriamo in quella che era la sala delle fermentazioni, dove prendevano vita i suoi vini. Era perché Giovanni ha chiuso l’attività anzi meglio dire ha smesso di fare il vignaiolo, pronto per dar “vita ad un’altra vita”.

Nella cantina, nel seminterrato, la giacenza di alcune annate ancora da vendere “senza fretta”, perché la fretta è cattiva consigliera. Bizzarro, particolare, sorprendente Giovanni, alias Nanni.

Ho ascoltato la sua storia, i vari momenti di crescita, il desiderio di fare vino, valorizzare i vitigni autoctoni nel vigneto acquistato nello scenario di Castel Campagnano, un piccolo borgo dell’alto Casertano affacciato sul fiume Volturno a 215 metri d’altitudine, dove i vigneti sugli scoscesi pendii si alternano a macchie di bosco a poca distanza dal mare e i terreni si caratterizzano per una spiccata sabbiosità.

Diventa difficile intervistare Giovanni, meglio la formula della chiacchierata tra amici. E non insisto sul perché abbia deciso di smettere. Meglio parlare dei suoi vini, vere e proprie perle di eccellenza vinicola.

Sabbie di Sopra Il Bosco, l’etichetta del successo. Pallagrello Nero, Aglianico e Casavecchia.

Pallagrello nero e Aglianico dalla vigna in Castel Campagnano, Casavecchia dalla vigna Scarrupata in Pontelatone da ceppi ultracentenari. A seguire, nel 2015, un bianco da uve Fiano e Asprinio e R12, riserva 2012, un vino da meditazione.

Sistema di allevamento a semipergola con due capi a frutto. Vinificazioni in acciaio e legno con malolattiche in tonneaux da 500 lt. Sosta per 13 mesi sui propri lieviti per poi affinare in bottiglia minimo 6 mesi.

Quando si dice “un personaggio”. Poteva continuare sull’onda del successo, ingrandirsi, acquisire altri terreni, cimentarsi con vitigni internazionali. Niente di tutto questo.

Nanni Cope’. Disegno di un vigneto (foto aziendale)

All’apice della sua popolarità la decisione di smettere, consegnare alla storia il suo progetto e cambiare vita ancora una volta.

Insieme a Nanni ho assaggiato:

– Polveri della Scarrupata Bianco 2018. Un francese in terra campana. Cristallina verve minerale e progressione al palato. Ha brillato per la naturalezza espressiva. Eccellente 94/100

– Sabbie di sopra Il Bosco 2017. Un bel fraseggio all’olfatto. Espansione al palato. Pennellate di eleganza. Eccellente, 94/100

– Sabbie di Sopra Il Bosco Collezione Privata 2016. Un vino che ha rivelato tutta la sua classe. Fatta di precisione, ricca di dettagli. Eccellente, 95/100

– Sabbie di Sopra Il Bosco R12 (riserva 2012). Da meditazione, da centellinare, godere in assoluto silenzio. E se scende qualche lacrima è commozione vera. Senza voto per non penalizzarlo.

La vigna di pallagrello e aglianico, che ha fatto nascere Sabbie di Sopra il Bosco,  è stata venduta. Resta quella di bianco, la Scarrupata.

Non è, per caso, che Nanni Cope’ ci riservi qualche ripensamento tradotto in una nuova verità? Chapeau!

Urano Cupisti

Assaggi effettuati il: 11 ottobre 2020

Nanni Cope’
Via Tufo 3
Vitulazio (Ce)
Tel: 0823 990529

nc@nannicope.it

www.nannicope.it