Tre episodi hanno segnato la mia conoscenza dei vini del Maury sicuramente tra i più sconosciuti VDN (vin doux naturel) in Italia.
La prima volta
Ho assaggiato per la prima volta il Maury Mas Amiel durante una delle mie scorazzate in quel del Roussillon.
Non ero in possesso di alcun navigatore, viaggiavo con le cartine stradali più o meno aggiornate. Mi trovai per caso ad attraversare la cittadina di Maury (che da il nome alla valle) e rimasi colpito da una serie di damigiane svestite lungo la strada piene di un liquido scuro lì per lì scambiato per kerosene.
Fermatomi in una brasserie chiesi lumi circa le damigiane. “Mais monsieur vous êtes dans le Maury et ce qu’il a vu est vin oxydé”.
Per farla breve: rimasi ben cinque giorni in quella graziosa cittadina vicinissima ai Pirenei per conoscere la vitivinicoltura locale.
Il vitigno di riferimento è il Grenache Noir che predilige le parti pedemontane dove produce vini forti, dal colore intenso, non molto acidi.
Per quello che riguarda i vini “dolci ossidati” la fermentazione avviene in vasche di cemento e inox con macerazione lunga poi bloccata con alcool per non trasformare tutto lo zucchero naturale contenuto nell’uva. Il passaggio successivo sono le bombonnes (damigiane) tenute per 12 mesi all’aperto, esposte alle intemperie. Poi l’affinamento in bottiglia per 20, 30, 40, 50 anni e più.
La seconda volta
Successivamente partecipai ad una verticale dei VDN della cantina Mas Amiel durante un Merano Wine Festival di alcuni anni fa. Precisamente l’edizione 2013, condotta da Ian D’Agata con la presenza di Monsieur Oliver Decelle, proprietario del Domaine.

Vintage 2007, 2005, 2004, 2001, 1980, 1969. Vini non solo da ammirare ma da bere e ribere.
La terza volta
Quest’anno durante il recente tour in Languedoc – Roussillon. Questa volta mirato alla conoscenza non solo dei VND ma di tutta la gamma del Domaine Amiel, detto in catalano Mas Amiel.
Un po’ di Storia
Il Domaine Mas Amiel è ubicato nella regione sud-occidentale della Francia, ai confini con la Spagna. Si trova più precisamente nella valle Maury dove scorre il fiume Agly, una trentina di chilometri a nordovest di Perpignan, in terra occitana, ai piedi dei monti Corbières.
Luogo affine alla Catalunya della quale condivide il dialetto.
Il Maury è un mare di vigneti sovrastati dalle rovine del castello cataro di Quéribus.

Il domaine è stato fondato nel 1820. Dal 1890 è attiva una cantina, oggi storica, con 30 grandi botti da 350 ettolitri in rovere austriaco utilizzate tutt’ora per quelle riserve di vini dolci ossidati che devono invecchiare 20, 30, 40 anni dopo una permanenza nelle oltre 1.000 bombonnes (damigiane) di vetro da 60 litri esposte all’aperto.
La proprietà
La proprietà precedentemente appartenuta alla famiglia Dupuy, nel 1999 è stata rilevata da Olivier Decelle, che ne sta continuando il “sogno”. Quel Monsieur Olivier Decelle che ho conosciuto nel 2013 a Merano.
Un po’ di numeri
Si estende oggi su circa 220 ettari, di cui 170 vitati e divisi in oltre 130 parcelle, con vitigni di età anche oltre i 40 e i 50 anni.
Gli assaggi
Ben 19 campioni divisi nelle quattro collezioni:

Fondation, cuvéès d’assemblage, l’origine della storia. 4 vini eccellenti;
Terres Rares, cuvées parcellaires, la diversità del territorio. 5 vini compresi tra 88 e 90/100;
Les Vintages, vin doux rouges et blancs. Lenta maturazione in bottiglia. 4 vini compresi tra 88 e 89/100. Solo il Vintage Charles Dupuy 2012 ha raggiunto i 92/100;
Les Oxydatifs Mas Amiel. Quelli delle bonbonnes (damigiane). 3 vini legati all’età delle piante e 3 vini millesimati: 85, 80, 69. Tutti al di sopra dell’eccellenza arrivando per il millesimato ’69 a 96/100.
Vivere Mas Amiel come l’ho vissuta quest’anno è vivere uno scenario rappresentato da Storia e cultura enoica che ti porti dentro come rivelazione di una magistrale sintesi di terroir e tradizioni. Chapeau!!!
Urano Cupisti
Domaine Mas Amiel
Maury, FRANCIA
tel. +33.4.68290102
caveau@lvod.fr
www.masamiel.fr