Dove le acque del fiume corrono lentamente nelle anse scavate nel tempo della memoria dell’uomo
Dodici assaggi per capire la filosofia aziendale. Questo è stato il mio personale approccio con una delle più rappresentative realtà dei vini della Mosella tedesca.
Dei terreni, dei pendii, della viticoltura eroica, delle anse in questo particolare luogo del percorso del fiume ne ho parlato in molti assaggi di altre Weingut. Delle storie familiari, delle tradizioni, dei lenti cambiamenti pure.
Parlare di Markus Molitor non si può prescindere dalla sua propria storia che non rappresenta la solita continuità familiare.
Ottava generazione rappresenta il discendente rivoluzionario sia nel gestire quel poco ereditato sia quello che è riuscito a “creare” grazie alle proprie lungimiranti visioni. Prevedere uno sviluppo delle coltivazioni delle vigne, allargare la proprietà nella ricerca di diverse aree produttive tali da esprimere le diverse anime del Riesling. Tutto questo è diventato il metodo Molitor. Produrre i propri riesling nei più grandi Cru del Mittel Mosel.
Zeltingen Sonnenuhr (il vigneto della Meridiana), Zeltinger Schlossberg, Zeltinger Himmelreich, Urziger Wurzgarten, Erdener Treppchen, Wehlener Sonnenuhr, Graacher Himmelreich, Graacher Domprobst tanto per citare alcuni terreni Grand Cru noti e ambiti da tutti i produttori.
La produzione oggi, proveniente dai 45 ettari parcellari di proprietà, si assesta su 150 differenti riesling, tra cui 60 Auslese, 13 Eiswein e 15 TBA (trockenbeerenauslese) la settima e più alta classificazione tra i vini QmP (Qualitatswein mit Pradikat), tutti vini di qualità. Non annovera alcun vino “base” prodotto in quantità industriale.
Nella produzione non ammette alcuna deviazione dalla sua riconosciuta scrupolosità. Chiarificazione dei mosti per gravità e sedimentazione, fermentazione sia in inox che, per alcuni prodotti, in legno con soli lieviti naturali. Il suo “segreto”?
Vendemmie effettuate spesso tardivamente, a un grado di maturazione molto avanzato con il risultato di Riesling dolci e complessi e gli Spatlese e Auslese di Markus Molitor diventano unici.
Altro segreto? La filosofia enologica poco interventista.
Ama spesso dire: “dopo tanti giorni di lavoro in vigna, quasi nulla si deve fare in cantina per ottenere un vino perfetto”.
Questi i miei assaggi con i voti espressi in centesimi. Alcuni, quelli contraddistinti dalla freccetta sono risultati “indimenticabili”:
Zeltinger Sonnenuhr Kabinett Fuder 6 2014. Buono, Voto 85/100 (il compito di essere lo “starter”, l’inizio o se preferite “l’assaggio per avvinare il palato”).
Zeltinger Sonnenuhr Kabinett Fuder 6 2009. Ottimo, Voto 88/100 (la complessità dell’attesa premiata)
Wehlener Sonnenuhr Spatlese 2011. Ottimo, Voto 88/100
Zettinger Sonnenuhr Auslese 2008. Eccellente. Voto 92/100 (l’inizio dell’alta sfera dell’eccellenza)
→Zeltinger Sonnenuhr Auslese 2003. Eccellente. Voto 94/100 (strabiliante, la bottiglia aperta da oltre 6 mesi. Stabilità perfetta. Chapeau!!!)
Wehlener Klosterberg Spatlese 2007. Eccellente. Voto 92/100
→Graacher Himmelreich Spatlese 2007. Eccellente. Voto 94/100 (aperto da sei settimane, fantastico. Alcun cedimento)
→Wehlener Sonnenuhr Spatlese 2014. Eccellente, Voto 94/100 (un 2014 di grande avvenire. Non si dice mai perfetto ad un vino, peccato perché questo lo meriterebbe!!!)
→Graacher Himmerlreich Auslese 2007. Eccellente Voto 95/100 (Chapeau meritato!!!)
Wehlener Klosterberg Auslese 2005. Eccellente 95/100
→Wehlener Klosterberg Auslese 1999. Eccellente, Voto 96/100 (meritevole d’applauso)
ed infine un TBA, trockenbeerenauslese, Zeltinger Schlossberg 2006. Senza voto, quei campioni che si sorseggiano fino all’ultima lacrima, goccia, in silenzio.
I Riesling di Markus Molitor: grandi vini di quella parte della Mosella dove le acque del fiume corrono lentamente nelle anse scavate nel tempo della memoria dell’uomo.
Urano Cupisti