Maison Bauchet. Gli assaggi

“RM è la sigla che individua il Récoltant Manipulant, ossia quel vignaiolo coltivatore del vigneto nonché elaboratore e commerciante del proprio vino. Può possedere vigne, oppure averle in affitto, può avvalersi o meno dell’aiuto di una cooperativa per qualche passaggio produttivo (ad esempio il pressurage), ma non può acquistare le uve. Nella Champagne si contano più di 2.000 Récoltant che costituiscono circa il 40% degli operatori Champenoise.” (Roberto Bellini, Champagne & Champagnes, Bibenda Editore).

A questa categoria appartiene la Maison della Famiglia Bauchet, una storia di successo dello Champagne.

Maison Bauchet

Percorrendo la “mitica” D1 da ovest verso est, la strada che corre lungo la riva destra del fiume La Marne, si attraversano paesini fioriti, classificati Premier Cru e Grand Cru.

Châtillon-sur-Marne, Venteuil, Damery, Dizy, Ay fino a raggiungere Bisseuil, poco più di 600 anime, adagiato su di un suolo gessoso e combinazione, proprio in Rue de la Crayère (via del gesso), a visitare Maison Bauchet.

Sono arrivato fin lì grazie ad una segnalazione di un importatore italiano. “Non te ne pentirai”. E così è stato!

Se pur originaria di Grauves, un piccolo Comune della Côte des Blancs, la Famiglia Bauchet, negli anni ’60 si trasferì a Bisseuil ed iniziò l’avventura che l’ha portata ad avere vigneti che si estendono su 34 ettari di territorio, parte nella Grand Marne (Bisseuil), parte nel Comune dove tutto è nato (Grauves Côte des Blancs) e ben 25 ettari nella Côte de Bar (Aube) da dove proviene la maggior parte del Pinot Noir.

Maison Bauchet. Il gesso

Sede e cantina di vinificazione ed affinamento a Bisseuil da dove escono annualmente circa 400.000 bottiglie.

Tecnologie d’avanguardia come le due presse da 8.000 Kg, i tini termoregolati preparatori dei vins clairs pronti per la spumantizzazione, i contenitori dei vini di riserva introducono nella Cave d’affinamento dove le bottiglie sur lattes riposano per anni negli oscuri anfratti scavati nel sottosuolo gessoso ad oltre 20 metri di profondità.

Luogo dove si perpetua anche il rito dello “scuotere lo champagne” ovvero il remuage a mano limitato alle magnum e prodotti di particolare affinamento. Tutto il resto è posto in grossi castoni metallici contenenti 504 bottiglie ciascuno ed inviati ai gyropalette, il remuage meccanizzato, che riduce notevolmente i tempi.

Maison Bauchet. Le lattes

Ed i suoi champagne? Tutti nello stile della ricerca della purezza. La concezione dello Champagne secondo Bauchet e quella di un vino a pieno titolo, coerentemente al rigore professionale.

Gli assaggi

Cuvée Origine, L’expression de la Champagne. Brut 8 g/l. Assemblaggio di Pinot Noir 60%, Chardonnay 40% con utilizzo del 25% di vini di riserva provenienti da 7 Cru differenti sia dai vigneti della Côte de Bar, sia dalla Côte des Blancs e dalla Grand Marne.

Uno champagne che mi ha introdotto nelle varietà prodotte dalla Maison con leggerezza, briosità giovanile (24 mesi sui lieviti), nuances floreali, fruttate e la boulangerie che hanno accompagnato il sorso. Ottimo, voto 89/100. Come inizio mica male!;

Cuvée Signature Premier Cru, Le Style de Notre Maison. Brut 8 g/l. Assemblaggio 80% Chardonnay proveniente dalla Côte des Blancs e 20% Pinot Noir proveniente dalla Grand Marne con 20% di vini di riserva.

Siamo entrati nell’eccellenza. 36 mesi sui lieviti, un altro passo sia all’olfattivo dove la boulangerie è più amalgamata con i sentori dei secondari e terziari e al palato dove freschezza, sapidità e perlage fine regalano una bella maturità. Eccellente, voto 90/100 ;

Cuvée Millesime Premier Cru 2013. La Vinosité et l’Harmonie d’une année. Brut 7 g/l. Assemblaggio di 75% Chardonnay proveniente dal Premiere Cru di Grauves (Côte des Blancs) e 25% di Pinot Noir anch’esso proveniente da un vigneto Premier Cru di Bisseuil (Grand Marne). Più di 60 mesi sui lieviti.

Mi sono trovato di fronte uno champagne con tanta bella materia, perlage finissimo, che ha dato prova di sé. Avvolgente ed armonioso. Eccellente, voto 93/100!;

Maison Bauchet. Campioni di territorio

Cuvée Saint-Nicaise, Premier Cru. Blanc de Blancs Millésime 2013. La Personnalité des Grandes Cuvées. Brut 7 g/l. 100% Chardonnay provenienti dal vigneto Premier Cru del Village Grauves nella Côte des Blancs e Bisseuil nella Grand Marne.

Dolcezza, pasticceria (60 mesi sui lieviti), frutta e spezie per una solare maturità. Notevole la complessità. Eccellente, voto 92/100;

 Cuvée Contraste. Blanc de Pinot Noir. L’Élegance et la Vinosité du Pinot. Extra-Brut 5 g/l. Premetto che l’ordine di servizio è stato stabilito dalla Maison sulla base Brut-Extra Brut- Rosé. Ne ha conseguito che l’Extra-Brut ha dovuto giocarsela con un 60 mesi sui lieviti avendo sostato appena 24 mesi.

Devo dire comunque che è stata una graditissima sorpresa che non ha affatto sfigurato. Anzi. 100% Pinot Noir con 20% di vino di riserva proveniente in prevalenza dalla Côte des Bar e in minima parte da Bisseuil (Grand Marne). Una vinosità espressa con eleganza, con mineralità che segna l’identità del territorio dell’Aube. Eccellente, voto 91/100;

Maison Bauchet. Il ritorno dalla Cave

Cuvée Séduction. Le style des Rosés Modernes. Brut 10 g/l Assemblaggio Chardonnay 60% (!), 25% di Pinot Noir e 15% di vino rosso Coteaux Champenois. Uve provenienti da Grauves e Bisseuil.

Ricordo che i Coteaux Champenois altro non sono che vini rossi tranquilli (non frizzanti), prodotti con le stesse uve dello Champagne. 24 mesi sui lieviti. Sostanza sobria e semplice, rose e litchi, Un rosato di buona fattura, moderno dove il vino aggiunto ne fa la differenza. Ottimo, 89/100.

Maison Bauchet meritevole dell’appellativo di “Storia di successo dello Champagne”. Chapeau!

Urano Cupisti

Visita effettuata il 5 ottobre 2022

Maison Bauchet
Rue de la Crayère
Bisseuil (Champagne)
Bisseuil (Champagne)
Tel 326589212

info@champagne-bauchet.fr

www.champagne-bauchet.fr