Terra, vigna, lavoro e creatività ad illuminare la piccola Umbria

Della location ne vogliamo parlare? Il Ristorante Antico Uliveto non porta un nome di fantasia. Si trova proprio adiacente ad un antico uliveto quercetano. Quercetano non solo perché si trova a due passi dalla frazione Querceta nel Comune di Seravezza (Versilia) ma perché è il nome della varietà delle piante che appartengono a quella specifica gamma. Piacevole atmosfera conviviale e una cucina tradizionale rivisitata senza alterarla nei componenti base. Insomma accattivante, seducente che convince.

Un’esperienza fuori dal comune quella che ho vissuto in questo ristorante, nel suo giardino immerso nell’oliveto. Ambiente particolare che si adatta perfettamente alla presentazione e degustazione di vini. Ed ero proprio lì per la presentazione dell’Azienda umbra Lungarotti e alla degustazione di alcuni suoi vini, i cui nomi sono stati motivo della presenza ritenuta “da non mancare assolutamente”

Ed eccomi seduto a tavola di fronte al Direttore Commerciale Dott. Alessandro Alì. Postazione privilegiata per poter capire meglio i vini, la loro provenienza, il terroir e la filosofia produttiva aziendale.

“Lungarotti è vino. E col vino è terra, vigna, lavoro e creatività: una passione di lunga storia che ha inizio a Torgiano alla fine degli anni ‘50”. Ascolto e medito; la storia da sempre mi appassiona perché, anche se riportata, ha il suo fascino ed introduce agli assaggi.

“Non può esserci qualità totale se non si parte dalla vigna. Ogni etichetta nasce da vigneti dedicati ed è calibrata sul tipo di terreno e sul microclima”. Il concetto del terroir da cui non si può più fuggire; vero elemento stabilizzatore e unità di misura inscindibile.

I vini della serata sono sei, uno spumante brut, due bianchi e tre rossi di cui uno passito. Tutti a rappresentare  le due aree geografiche umbre dell’eccellenza vitata: Torgiano e Montefalco.

Lungarotti Brut millesimato vendemmia 2013. Chardonnay e Pinot Nero, 30 mesi di permanenza sui lieviti, sboccatura recentissima. Fresco, adatto per aperitivi. Agrumato, crosta di pane che apre su frutti mediterranei. Sapido, agile, piacevole. Buono Voto 85/100

Torre di Giano Vigna il Pino 2011. Trebbiano 60% e Grechetto 40%. Paglierino carico per un vino dal percorso complesso. Criomacerazione in inox, fermentazioni in barriques (30%) e inox (70%) ulteriore affinamento in barrique. Naso con secondari floreali su note di mimosa e fruttati su pompelmo rosa aprono a terziari tenui, infiniti. Al palato le morbidezze supportano l’ottima  vena fresco-sapida. Ritorni retro nasali sui floreali e fruttati. Buono Voto 89/100

Aurente Chardonnay 2011. Chardonnay 90% e Grechetto 10%. Ampia struttura per questo chardonnay quasi in purezza. Paglierino carico. Pesca, nespola il fruttato in evidenza che apre a uno speziato “dolce”. Al palato buona freschezza, sapidità in equilibrio con polialcoli in evidenza. Buono Voto 86/100

Rubesco Riserva Vigna Monticchio 2009. Sangiovese e Canaiolo. Rubino. Ruota nel calice depositando morbidezze sulle pareti. Naso fruttato su note di piccoli frutti rossi, visciole e leggera speziatura non invadente. Al palato tannini ben espressi su vena fresco-sapida importante con supporto glicerico rilevante. Ottimo Voto 89/100

Montefalco Sagrantino 2010 Docg. Sagrantino 100%. L’atteso della serata che non ha deluso. Fermentazione in inox e affinamento in barrique per 12 mesi per poi sostare in cantina per quasi 2 anni. Granato ruota nel calice con elevata consistenza lasciando tracce copiose di morbidezze fitte. Naso che si apre su di un floreale maturo composto da viole mammole appassite per poi donare un fruttato ricco di confetture. Speziato su legno di sandalo e tabacco. Al palato tannino nobile adagiato su freschezza e sapidità in perfetto equilibrio con alcolicità e polialcoli ben dosati. Lunga persistenza. Eccellente Voto 93/100

Montefalco Sagrantino Passito 2010 Docg. Il Passito da sempre una delle perle dell’Umbria. Appassimento naturale su graticci per 2 mesi, fermentazione e nacerazione in inox. Affinamento in barrique per 15 mesi e 18 mesi di riposo in bottiglia. Rubino acceso. Impatto nasale con confetture di amarene e sentori chinati. La dolcezza che mi ha fatto esprimere la parola “perla” è calibrata, piacevole. Tannini morbidissimi e spiccata freschezza che accompagna il tenore zuccherino. Lungo, infinito. La produzione limitata lo rende ancor più ricercato, nobile. Eccellente Voto 95/100 nella categoria di appartenenza. Chapeau!

Conservare gelosamente la testimonianza e condividerla. Non ci sono equivoci, l’Umbria è piccola e la qualità e il prestigio si colgono da aziende come Lungarotti, vero e proprio  faro, fuoriclasse di questa terra. Ogni volta che ho avuto la fortuna di assaggiare e condividere una di queste bottiglie, l’intensità emozionale è  sempre stata memorabile per l’eccezionalità, la straordinarietà. Anche all’Antico Uliveto è andata così.

Urano Cupisti