Le Pignole. Una storia di famiglia e di passione. Sulle dolci alture dei Colli Berici, nel cuore della provincia di Vicenza, sorge la Cantina Le Pignole, guidata con passione da Serena Bonacchi, da suo marito Claudio Vanzo e dai loro figli, Michaela e Thomas.

La famiglia è dedita all’allevamento da generazioni: un mestiere fatto di impegno quotidiano, attenzione ai dettagli e profondo legame con la terra. Ma l’amore per la natura e per le cose buone della vita era troppo forte per non trovare una nuova espressione.

Le Pignole. Serena Bonacchi
Le Pignole. Serena Bonacchi

Così è nata la sfida vitivinicola: dare vita a una cantina che rappresentasse al meglio i valori familiari di autenticità, sacrificio e armonia con l’ambiente.

Oggi tutta la famiglia è coinvolta nella conduzione dell’azienda, ognuno con il proprio ruolo, ma tutti mossi dalla stessa visione: produrre vini sinceri, capaci di raccontare il territorio e le sue sfumature più vere. L’enologo Fabrizio Giacomini coadiuva il team.

Il territorio: tra calcare, sabbie marine e antichi vulcani

Colli Berici, pur vicini ai Colli Euganei, raccontano una storia geologica profondamente diversa.

Mentre gli Euganei affondano le proprie radici in antiche eruzioni vulcaniche, formati da trachiti nate nel sottosuolo, i Berici sono colline di natura calcarea, modellate dalla lenta sedimentazione di sabbie e organismi marini sul fondo di una grande laguna preistorica.

L’azienda le Pignole si trova precisamente a Brendola, conosciuta come “la porta dei Berici”, un territorio di confine dove la pianura incontra la collina.

Qui, sul margine occidentale del comprensorio berico e con lo sguardo rivolto verso i Monti Lessini, il paesaggio conserva le tracce di una potente attività vulcanica sottomarina avvenuta circa 45 milioni di anni fa: bolle di magma emersero dal fondale marino sollevandolo, e depositarono rocce basaltiche e tufi, che ancora oggi caratterizzano la composizione dei suoli.

Le Pignole. Vigneto
Le Pignole. Vigneto

Per questo, l’area collinare di Brendola rivela una duplice anima — calcarea e vulcanica — che si riflette nel carattere dei vini. I terreni, ricchi di sedimenti marini, argille e depositi vulcanici, creano un mosaico di grande complessità, dove ogni vitigno trova la propria espressione più autentica.

Questa straordinaria diversità dona ai vini di Le Pignole una struttura elegante, una sapidità naturale e una complessità minerale che si ritrovano in ogni calice.

Vitigni e filosofia

La cantina lavora con rispetto e curiosità su vitigni che esprimono l’anima veneta:

  • Tocai Rosso (Tai Rosso) – chiamato anche Garnacha, Cannonau, Grenache o Alicante – rappresenta l’orgoglio dei Colli Berici, oltre l’80% della produzione DOC.
  • Carmenère, antica eredità della Vitis Biturica, trova qui un habitat ideale. Matura tardi, ama il sole e offre vini rossi profondi, dal colore carminio e dalle note erbacee e speziate.
  • Garganega, regina dei bianchi veneti, domina le colline di Verona e Vicenza. Non è un’uva spiccatamente aromatica, ma affascina con la finezza dei profumi di mandorla e fiori bianchi e con un equilibrio perfetto tra struttura e dolcezza naturale.
Le Pignole. Cantina
Le Pignole. Cantina

Le degustazioni: il carattere dei vini Le Pignole

Creorosso – Tai

  • 2015 (12.5%): un vino che sorprende. Non è stato pensato per l’invecchiamento, fa solo acciaio, il corpo è comunque avvolgente anche se i tannini sono centellinati. Si esprime con sincere note terziarie accompagnate da una buonissima freschezza.
  • 2022: il frutto è pieno, morbido, con bella acidità e note di rosa canina.

Roan 2021 – Cabernet & Malbec (14%)

Dolce nei toni, di ottima struttura e con finale lungo. Si riconoscono mandorla, pepe e confettura di ciliegia. Il nome “Roan” deriva dal dialetto veneto e significa “pendio”, richiamando le forti pendenze di quei terreni.

Soastene 2018 – Cabernet Franc & Carmenère

Tannini morbidi. Note di erba, tabacco e mandorla.

Rosso del Buiello

  • 2011 (Cabernet Sauvignon, Merlot, Cab. Franc, Petit Verdot): pieno e sapido, con finale di tabacco e frutti rossi sotto spirito.
  • 2019: si sposta su note di frutti scuri e tipiche note piraziniche del Cabernet.
Le Pignole. Barriccaia
Le Pignole. Barriccaia

Torengo – Tai Rosso

  • 2015: dalla seconda metà del campo, affinato in legno. Tannino deciso e bocca piena, con confettura, petali di rosa appassita e frutto rosso maturo.
  • 2021: floreale, elegante, con zafferano e incenso; ottimo con un risotto cremoso.

Dolcengo 2015  – Tai Rosso Semidolce  (16.5%)

Da uve appassite nei locali sotto la cantina, intenso e avvolgente.

Vivimi  2016 passito rosso secco da uve Tai (16.6%)

Denso e mielato, di straordinaria persistenza.

Sisara – Garganega (2022, solo acciaio, 12.5%)

Fresco, floreale e burroso, con un finale equilibrato e pulito.

Solara 2022 – Garganega 100%

Fermentazione mista (80% sulle bucce, 20% in legno). Profuma di frutti esotici, fiori bianchi e balsamico, con un finale di acacia e mango.

Santa Bertilla 2015 – passito dolce da uve Garganega (15.5%)

Un bianco maestoso: albicocca, nocciola, incenso e mandorla, con un finale interminabile e avvolgente.

Nuevo 2017 – Garganega Passita

Prima annata di un vino simbolico: 2 mesi di appassimento e 36 mesi in legno. Completamente secco, unisce mandorla, miele di castagno, frutta sotto spirito e chinotto. Il nome “Nuevo” celebra la nuova evoluzione della Garganega.

Don Mario – Spumante di Garganega

Charmat lungo (90 giorni), residuo zuccherino 4 g/l. Perlage fine e cremoso, con note di fiori, lievito e mollica di pane.

Azienda Le Pignole
Azienda Le Pignole

Rosa dei Berici – Spumante Rosato di Tai

Tai in purezza ottenuto per salasso. 55 giorni di autoclave e 13,7g/l residuo zuccherino. Unico spumante rosato di Tai certificato nella DOC. Frutti rossi, bollicina elegante e finale armonioso.

Fureghin – Spumante extra dry – Tai Rosso, Merlot e Cabernet Franc

Il nome, in veneto, significa “furbastro”. Un vino vivace e sincero, simbolo della spontaneità e della convivialità che animano ogni scelta della famiglia Bonacchi.

La Cantina Le Pignole è un racconto di famiglia e di territorio.

Dalle origini contadine alla produzione di vini raffinati, ogni bottiglia nasce da un legame profondo con la terra dei Colli Berici e dal desiderio di farne emergere la voce più autentica. Tradizione e curiosità convivono in un equilibrio perfetto: quello che solo l’amore per la natura, il lavoro quotidiano e la passione vera possono creare.

Alice Romiti