Qual è la prima parola che vi viene in mente sentendo parlare di Aleatico? L’Elba, naturalmente! Anche se gli ettari in produzione nell’isola e i produttori che credono in questo vino non sono poi molti, il livello qualitativo raggiunto negli ultimi anni è talmente alto che l’Aleatico dell’Insula Vini Ferax si è conquistato una fama indiscussa tra i vini prodotti in Italia con questo vitigno. Per i conoscitori ci sono anche gli aleatici della Val di Cornia, quello di Gradoli e i pugliesi.

Pochi, però, si aspetterebbero di trovare un vino di questo tipo sulle colline di Prato. Eppure già in un quadro del Bimbi, (Bartolomeo del Bimbo 1648-1730) conservato nella galleria di Villa Ambra a Poggio a Caiano, è riprodotto un vitigno a bacca rossa dal nome “Liatico della Villa de’ Biadori”.

Enrico Pierazzuoli è un vulcanico produttore che conduce, con i fratelli, le omonime Tenute proprietarie de Le Farnete in Carmignano e di Cantagallo nel Montalbano.

Ed è proprio a Carmignano, nel bel mezzo delle ville medicee, nel cuore del Barco Reale, tenuta di caccia dei Medici, che Pierazzuoli ha riscoperto questo vino ed ha voluto affiancarlo ai più famosi Carmignano DOCG già codificati da Cosimo III nel 1716.

Queste uve erano già utilizzate all’inizio del ‘900 per produrre vini passiti destinati peraltro ad un uso piuttosto ristretto. Circa dieci anni fa è stato impiantato il nuovo vigneto destinato alla produzione del Ljatico, l’antico nome attribuito localmente all’aleatico.

Con l’utilizzo delle tecniche moderne, ovvero semplicemente con un appassimento in cella frigo a 7°C, con l’uso di acciaio inox e controllo della temperatura, Le Farnete producono poco più di 1200 bottiglie di questo vino.

Ha un colore rosso rubino vivo e di trasparenza luminosa. Al naso rivela profumi complessi delicati e dolci: si sente la rosa appassita, la ciliegia e la prugna in confettura, con qualche accenno balsamico di alloro.

In bocca è caldo morbido e dolce, si espande con le sue note di confettura che rimangono sempre composte e ben sostenute dall’acidità di sottofondo che rende facile la beva. Il tannino è amministrato magistralmente e non ha cenni di ruvidezza. Finale lungo e disteso.

Un aleatico tra i più piacevoli in circolazione da provare con ricotta e fichi caramellati al peperoncino (www.peperita.it),  con una mousse di cioccolato e frutti di bosco, con formaggi erborinati, ma anche da solo per un fine pasto in buona compagnia.

 

Paolo Valdastri

TENUTA LE FARNETE,

CARMIGNANO

www.enricopierazzuoli.com

LJATICO 2011

IGT TOSCANA PASSITO