Personalmente preferisco chiamarlo Valdobbiadene Docg ed omettere Prosecco perché i prodotti dell’azienda La Tordera di Vidor non possono essere confusi con la marea di vini tutti uno fotocopia dell’altro, vini senza anima: la Doc Prosecco.
La Tordera è quella che ha ereditato l’amore per la vite dal bisnonno Bepi Vettoretti che, nel 1918, piantò il primo vigneto nel cuore dell’area del Cartizze.
Ad attendermi la gentilissima Barbara, addetta all’accoglienza.
“Da 4 generazioni la nostra parola chiave è Natural Balance che si traduce nella ricerca costante e continuativa di un’agricoltura sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale”.
Bruciata così la prima domanda che era in programma.
“Natural Balance è un cerchio chiuso dal vigneto alla bottiglia ed il risultato sono vini dal ridotto contenuto di solfiti prodotti nella cantina La Tordera, certificata CasaClima Wine”.
Mentre Barbara parla chiudo il mio moleskin. Le domande elencate e preparate sono inutili.
“Fare vino è un’arte. Entrare in una cantina è una esperienza che avvicina a chi il vino lo fa di mestiere, per il quale la condivisione è cultura”.
“Vitale è il legame con il territorio che ci ospita. Per questo abbiamo scelto di siglare ogni nostra bottiglia con un tordo avvolto nel proprio nido, figure naturali che ricordano il vigneto in Cartizze chiamato Tordera, dove trovarono dimora le nostre prime viti più di 100 anni fa”.
C’è Prosecco e Prosecco; poi esiste il Valdobbiadene Docg dove La Tordera ne rappresenta storia, tradizione, qualità. I ripidi pendii, le caratteristiche dell’ambiente, la composizione del terreno nonché la storia e la tradizione rendono unici questi territori, nonché terre vocate per la produzione del vitigno Glera.
Quella del Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG è l’area storica per la produzione di questo spumante e si estende in soli 15 Comuni collinari tra Valdobbiadene e Conegliano.
“Sempre attenti alle innovazioni, non abbiamo mai dimenticato il legame con la nostra terra e le sue tradizioni; è per rispetto a questo piccolo paradiso ed ai frutti meravigliosi che ci regala, che la nostra azienda agricola cerca una viticoltura sempre più green e in armonia con l’ambiente, con il pensiero costante alle passate e future generazioni”.
Il nome è dovuto ad una dolce collina, territorio del Cartizze. Questa collina anticamente ospitava un roccolo comunemente chiamato Tordera. Nella stagione autunnale infatti, i tordi scendevano dalle vicine montagne in cerca di cibo tra i filari dei vigneti. Da questa tradizione l’altura ha preso il nome di Tordera. Nonostante il roccolo non esista più, il nome è rimasto vivo nella memoria collettiva.
La degustazione
– Tittoni Rive di Vidor Dry. 17 g/l. Eccellente, voto 90/100;
– Serrai Extra Dry 14 g/l. Ottimo, voto 89/100;
– Brunei Brut 8 g/l;
– A3 Extra-Brut 3 g/l. Ottimo 88/100;
– Oltreval Zero Zuccheri Rive di Guia Extra-Brut 0 g/l. Ottimo, 89/100;
– Tor Sé Rosè Brut, 85 Glera e 15% Pinot noir, 8 g/l. Ottimo, 88/100;
– Gabry Cuvèe Brut Rosè, incrocio Manzoni, Moscato d’Amburgo e Raboso insieme a Glera. 8 g/l. Ottimo, 89/100
– Paolo Vettoretti Valdobbiadene Docg Extra-Brut METODO CLASSICO vendemmia 2022, 0 g/l. Eccellente voto 90/100;
* Cartizze Dry, 18 g/l. Eccellente, 91/100.
Qui ha avuto origine la famiglia Vettoretti, qui è nata l’azienda agricola, qui è nata La Tordera. Chapeau!!!
Urano Cupisti
Visita ed assaggi effettuati il 23 settembre 2024
La Tordera
Via Alnè Bosco 23, 31020 Vidor (TV)
Tel. +39 0423 985362