La Staffa

La Staffa. Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Classico Superiore 2018.

In questi giorni, causa quarantena, ho ritrovato il tempo per dedicarmi al Corriere del vino ed alle degustazioni. Arrivano campioni da aziende, ce ne sono qualcuno da acquistare e testare. E mi sto preoccupando. Sì perchè il collega che mi suggerisce un’idea (e ripensi a quanto tempo ci conosciamo); l’azienda che ti invia il campione della nuova annata (ed anche lì ripensi ai bei tempi andati) ed altro di questo tipo. Beh, starò mica invecchiando? Decisamente. 

Questo preambolo lo dedico a questo vino e a questo giovane produttore Riccardo Baldi. Ebbene sì! Anche con lui ci conosciamo da tempo. Mi segnalò la sua azienda un amico e collega marchigiano, Francesco Annibali, parecchi anni fa. Poi con Riccardo ci vediamo e incrociamo grazie ad un amico comune che lo importa in NYC, il mio concittadino e per diverso tempo valido compagno di tasting, Iacopo Di Teodoro.

Ed adesso? Arriva a casa mia su imbeccata di un altro marchigiano che lo vende su Doyouwine, Alessandro Morichetti. Il mondo del vino è proprio piccolo, ma così confortevole che non lo cambierei mai.

Sì, ma il vino ? Direte voi… Si tratta di un Verdicchio in purezza figlio di vigneti posti a 400 metri sul livello del mare con un’età media di 30 anni. Il naso ti arriva subito: una nota di fiori di limone accarezza gentilmente l’olfatto, accompagnata da una punta di spezia bianca, come pepe ed anche stellato. In bocca vibra, il percorso di un torrente di montagna che scorre rapido nel cavo orale, portando questa sensazione di limone ovunque. Lungo e profondo. Grande beva. Valutazione 96

Riccardo Gabriele