Edizione di riflessione? NO! Edizione della Rinascita
Non potendo scrivere il “pezzo” subito mi hanno bruciato tutti i titoli possibili per l’edizione 2016 dell’Anteprima Vernaccia San Gimignano. Dalle Cinquanta sfumature di bianco alla rinascita della Vernaccia passando da la Vernaccia ritrovata. Alla fine ho optato per questo: la riscossa della Vernaccia di San Gimignano, memore di quanto accaduto l’anno passato. Scrissi allora, al ritorno dalla manifestazione: “Solo con loro (i vini). Libero dai continui e ripetuti messaggi mediatici a ricordare la “cattiva” annata per il comportamento climatico “bizzarro”. Solo con loro a cercare una verità diversa, discorde.
A rimetterci sono state le piccole aziende, in particolare quelle a conduzione biologica. Inutile nasconderlo. L’assaggio e le valutazioni sono rimandate nel tempo e rivolte a quei campioni che riusciranno ad emergere nella fase dell’affinamento. Esprimersi ora, tranne qualche eccezione, significherebbe declassare un vino, il lavoro di molte persone, l’immagine di un territorio.”
Quanto mai vero. Il riassaggio dei campioni vendemmia 2014, ad un anno dall’imbottigliamento, d’affinamento, è stato sorprendente. Non la ricorderemo come una vendemmia eccellente; saremmo ipocriti e i vignerons di San Gimignano ne sono consapevoli, ma una vendemmia “normale”, sì. Un anno fa per molti era vino da brick; oggi una Vernaccia di tutto rispetto.
Il momento della “riscossa” sta per arrivare, ci sono tutti presupposti. La vendemmia 2015, assaggiando i campioni di botte pronti all’imbottigliamento trascorsi i tempi previsti dal Disciplinare di Produzione, ci ha consegnato vini dai colori giallo paglierino luminoso con i classici riflessi dorati (già, alla vista, indice di eccellenza), profumi complessi con tenue sfumature floreali e fruttate, spiccata freschezza e sapidità con un ritorno nel finale delle note agrumate. Della vendemmia 2015 ne sentiremo parlare a lungo ed in particolare delle sue “Riserve”.
Uscire quest’anno dal Palazzo Museo di Arte Moderna e Contemporanea “De Grada”, sede delle degustazioni, felice, soddisfatto, appagato e voglioso di riferire ai miei lettori le sensazioni, emozioni provate durante gli assaggi, è cosa inenarrabile. Farò fatica ad evitare il ripetere dei termini per ogni singolo vino. Parlano i miei voti, scaturiti dalle schede tecniche di ben 90 assaggi. Ne ho scelto 15 a rappresentare l’interezza del lavoro svolto.
Riserva 2013
Il Colombaio di Santa Chiara – L’Albereta, Riserva 2013. Voto 87/100
Case alle Vacche – Crocus Riserva 2013. Voto 88/100
Fattoria San Donato – Benedetta. Riserva 2013. Voto 87/100
San Benedetto Riserva 2013. Voto 88/100
Casale Falchini – Vigna a Solatio 2013. Voto 88/100
Vendemmia 2014
Fontaleoni – Casanuova, Vendemmia 2014. Voto 88/100
Panizzi – Vigna Santa Margherita. Vendemmia 2014. Voto 89/100
Tenuta Le Calcinaie. Vendemmia 2014. Voto 87/100
Tenute Guicciardini Strozzi – Cusona 1933. Vendemmia 2014. Voto 86/100
Montenidoli – Fiore. Vendemmia 2014. Voto 88/100
Vendemmia 2015
Cesani Vendemmia 2015. 89/100
Fattoria di Fugnano e Bombereto. Vendemmia 2015. Voto 88/100
Podere Canneta Vendemmia 2015. 87/100
Poderi del Paradiso. Vendemmia 2015. 88/100
Tenuta La Vigna Vendemmia 2015. 88/100
Ha scritto Letizia Cesani, Presidente del Consorzio della Denominazione San Gimignano: “Edizione di riflessione questa Anteprima”. No Presidente, Edizione della Rinascita. Riprendere il percorso intrapreso (fatalmente interrotto con la vendemmia 2014, per tornare ad elevare il livello qualitativo che la Vernaccia si è meritata da secoli di storia vinicola toscana.
Urano Cupisti