La Perla. Coltiviamo sogni in Valtellina
“Siamo un’azienda vitivinicola giovane che ha ereditato, da generazioni, l’amore e la passione per la vigna e la coltura enologica.”
È iniziata così l’intervista seguita dagli assaggi al banco F 87 della recente Mostra-Mercato di Piacenza organizzata dalla FIVI. È iniziato così il racconto del giovane ingegnere agrario Marco Triacca, fondatore nel 2009 a Tresendo di Teglio, uno dei cuori della famosa costa terrazzata coltivata a vigneto in Valtellina, dell’azienda La Perla.
“Ho respirato la cultura e l’amore per il territorio e viticoltura fin da piccolo grazie a mio padre Domenico e mia madre Elisa.”
L’inizio è avvenuto partendo da 1,5 ettari di vigna arrivando ad oggi con la disponibilità di oltre 3 ettari. Coltivazione delle varietà di Nebbiolo alle quali si è aggiunta anche la Pignola Valtellinese, una varietà a bacca nera che Marco da subito ha vinificato in bianco, come si fa con il pinot nero, per la produzione di un ottimo spumante. Inevitabile l’approdo al perlage dovuto al percorso professionale presso l’azienda franciacortina Quadra. Interessante e pionieristico aver scelto di vinificare l’autoctono pignola valtellinese al posto dello scontato pinot nero.
Come è risaputo il buon vino nasce in vigna. Partendo da innovazioni enologiche che presero avvio nell’ormai lontani anni ’70 introducendo nel vigneto Valgella, da parte del padre Domenico, la soluzione di coltivazione a girapoggio, ai recenti impianti con pali a chiave di musica che permettono di adattare il sistema di allevamento alle esigenze qualitative con la massima esposizione al sole della superficie fogliare.
“Ritengo che sia giunto il momento di assaggiare la mia produzione per capire meglio la concretezza del lavoro e della ricerca”.
La degustazione
La Perla, spumante extra brut metodo classico. Pignola Valtellinese 100%. Mosto trattato in iperossidazione e 24 mesi sui lieviti. L’uva raccolta viene pigiata e diraspata. Il mosto ottenuto mediante pressatura soffice viene immediatamente raffreddato a 0-2°C. Al mosto viene iniettata giornalmente dell’aria per un periodo di ca. 10 giorni.
Questa tecnica, chiamata tecnica dell’iperossidazione, consente di ossidare “prima” tutte le sostanze che potrebbero ossidarsi “dopo”, garantendo più longevità al vino. Dopo decantazione statica a freddo, il mosto viene avviato alla fermentazione alcolica a temperatura controllata a 15/16°C. Dopo fermentazione malolattica e stabilizzazione a freddo, segue presa di spuma e rifermentazione in bottiglia. Paglierino brillante con perlage sottile e continuo. La crosta di pane ha lasciato spazio ai sentori dei fiori bianchi e frutta agrumata. Voluminoso in bocca dove la vena fresco-sapida anticipa il retrogusto agrumato. Ottimo, voto 88/100.
Quattro Soli, Sforzato di Valtellina 2011. Nebbiolo 100%. Sistema d’allevamento: doppio Guyot su sistema Triacca. Appassimento: le uve vengono lasciate appassire in fruttaio ben areato per circa 3 mesi, perdendo fino al 30% di acqua, concentrando quindi tutte le altre componenti. Vinificazione: dopo la pigia-diraspatura e breve periodo pre-fermentativo a freddo, il mosto viene portato a 24°C e avviato alla fermentazione a temperatura controllata. Macerazione sulle bucce per circa 30 giorni. Dopo la fermentazione malolattica il vino matura in botti di rovere non tostate. Affinamento in botte: 24 mesi in botti di rovere da 5,5 hl e 10 hl Affinamento in bottiglia: 12 mesi. Niente lasciato al caso per questo eccellente Sfurzat. Tutta la potenza tipica di questo vino a partire dal titolo alcolimetrico volumico: 14,5% dichiarato. La qualità tannica legittima l’accostamento ai “grandi” Sfurzat. Eccellente, voto 92/100
Riserva Elisa, Valtellina Superiore 2012. Nebbiolo 100%. Raccolta: manuale in casse da 10-12 kg; vendemmia tardiva, 3 settimane dopo la vendemmia normale. Vinificazione: dopo la pigia-diraspatura il mostro viene raffreddato a 5-7°C durante alcuni giorni e successivamente portato a 24°C e avviato alla fermentazione a temperatura controllata. Macerazione sulle bucce per circa 20 giorni. Dopo la fermentazione malolattica il vino matura in botti di rovere non tostate. Affinamento in botte: 36 mesi in botti di rovere da 5,5 e 10 hl. Affinamento in bottiglia: 12 mesi. Con la vendemmia tardiva il vino ci guadagna in complessità. Lo sviluppo gustativo ha rivelato un tratto avvolgente ed espressivo. Eccellente, voto 90/100
La Mossa, Valtellina superiore 2012. Nebbiolo 100%. Il vino “semplice” che rispecchia le vinificazioni tradizionali. Non ha raggiunto l’eccellenza rimanendo comunque candidato alla promozione. Vinificazione: dopo la pigia-diraspatura il mosto viene raffreddato a 5-7°C durante alcuni giorni e successivamente portato a 24°C e avviato alla fermentazione a temperatura controllata. Macerazione sulle bucce per circa 20 giorni. Dopo la fermentazione malolattica il vino matura in botti di rovere non tostate. Affinamento in botte: 20 mesi in botti di rovere da 10 e 20 hl. Affinamento in bottiglia: 12 mesi. Un vino dall’impianto tannico che convive con la coinvolgente trama aromatica e speziata. Ottimo, voto 89/100
“Coltiviamo sogni, ben sapendo che per farlo serve la concretezza del lavoro e della ricerca”.
Stringo la mano a Marco con la promessa di una visita aziendale a “calpestare le vigne” e per la diretta conoscenza dell’allevamento a Guyot Girapoggio migliorato con “i pali a chiave di musica”.
Urano Cupisti
La Perla di Marco Triacca
Via Valgella 29/b
23036 Tresenda di Teglio (So)
T.+39 3462878894