Tomas e i suoi vini

È il giovanissimo Tomas Tonelli, il portavoce ufficiale della famiglia, l’addetto all’accoglienza e non solo, dell’azienda La Maestà, a spiegarmi il perché di Colli di Luni in purezza, azzardata “dichiarazione d’amore” verso i propri vini.

“Colli di Luni in purezza: potrebbe sembrare uno slogan, ma significherebbe sminuirne il senso. Invece è un impegno, una promessa e una precisa esigenza del nostro orgoglio. Siamo convinti in famiglia che i Colli di Luni siano una delle aree vitivinicole di maggior pregio e potenziale in Italia. Proprio per dimostrare questa nostra certezza lavoriamo incessantemente al fine di vedere realizzata la nostra visione”.

Ingresso in azienda

Orgoglio, visione, promessa. Parole significative che rientrano a pieno titolo nella “sana” ambizione (necessaria per progettare il futuro) di crescere e produrre sempre più vini unici e speciali, “attraverso lo studio e le attenzioni riservate al ciclo naturale della pianta e alle tecnologie meno invasive, rispettose e più coerenti con le necessità del frutto”.

E a questo punto inevitabile il parlare di Territorio, Agricoltura, Biologico.

Territorio

Esempio come i confini regionali, quelli politici, non riescano ad alzare barriere.

Vigna nascosta

“La DOC Colli di Luni è una Denominazione interregionale tra le Regioni Liguria e Toscana, che comprende diversi comuni delle Province di La Spezia e Massa-Carrara. La nostra azienda ha la propria sede e i propri terreni nel Comune di Fosdinovo, nell’ultimo lembo della Toscana del nord considerata in una logica campanilistica: terra di confine”.

Ma i terreni parlano altra lingua, quella dei comprensori, dei terroir: viva Iddio!

Agricoltura vitivinicola

Contadini da sempre con una lunga storia familiare alle spalle.

“Non esistono segreti, ricette speciali, credenze tramandate… non ci sono misteri dietro il vino che produciamo. Il nostro vino nasce sulla pianta e tutto quello che viene dopo è solo lo sforzo indispensabile per conservare intatte il maggior numero possibile di caratteristiche presenti nell’uva”.

Biologico

L’aerale di Giucano, la frazione di Fosdinovo sede dell’Azienda, aiuta verso un’agricoltura biologica.

Sbancamenti

È stato relativamente facile iscriversi al sistema di controlli certificati con i vigneti salvaguardati dal resto dell’ambiente.  

In vigna, l’agricoltore biologico mira a custodire la fertilità naturale del terreno, utilizzando tecniche come il sovescio o concimi naturali (letame), limitando al massimo l’uso di fertilizzanti di sintesi; non utilizza diserbanti chimici, ma combatte le erbe infestanti con interventi fisici (sfalcio, lavorazione del terreno); non utilizza prodotti sistemici, la lotta alle malattie della vite si basa sull’uso quasi esclusivo di rame e zolfo, che non penetrano nei tessuti della pianta, ma svolgono un’azione coprente contro i funghi dannosi, ed in tecniche di lotta biologica e prodotti di contatto contro gli insetti dannosi”.

 Il Futuro?

La Maestà

Basta arrivare a La Maestà, quella vera, gelosamente custodita con attenzione, per vedere cosa riserverà il futuro all’Azienda La Maestà. Sbancamenti in atto, preparazione dei terreni, dei nuovi gradoni e presto messa a dimora di nuove vigne. E l’avventura della famiglia del giovane Tomas continuerà con la benedizione della Madonna dell’altra Maestà, quella vera.

Gli assaggi

Come sempre il biglietto da visita delle aziende, il momento della verità.

Fugastro Vermentino 2018. Vinificazione a freddo in acciaio. Un vermentino tutt’altro che “base”. Nitido, ampio dalle note agrumate sfumate. Buono, voto 85/100

Fugastro Rosa 2018.  Un insieme di Vermentino Nero e Bianco, Aleatico e Ciliegiolo. Una parte vinifica in barrique. Brilla per la sua naturalezza espressiva. Fascinoso. Buono, voto 86/100

Falce di Luna Calante.  100% Vermentino vinificato sia in inox che barrique. Esempio di assoluta purezza. Vino fresco, agile, verticale. Eccellente, voto 90/100

Fugastro Rosso.   Solo acciaio per questo vino prodotto in particolare con uve locali. Mostra la sua dignità. Ottimo voto 87/100

Roccabruna.  50% Merlot e il resto uve locali. Vinificazione di partenza in inox per poi affinare in Tonneaux. Il colore è intenso, al naso trionfa la finezza che si ritrova al palato dove una bella lunghezza lo nobilita. Eccellente, voto 90/100

Ha le idee chiare Tomas. Al momento dei saluti mi ricorda la “sua filosofia” già ricordata e mi chiede di trascriverla nuovamente: “Il nostro vino nasce sulla pianta e tutto quello che viene dopo è solo lo sforzo indispensabile per conservare intatte il maggior numero possibile di caratteristiche presenti nell’uva”. Chapeau!

Urano Cupisti

Visita effettuata il 18 giugno 2019

 

La Maestà di Fabio Tonelli

Via Vallacara 10

Giucano di Fosdinovo (Ms)

Tel: 0187 68217

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