Le festività sono ormai alle porte: Natale, santo Stefano, San Silvestro, Capodanno e, perché no, Epifania, sono occasioni continue per brindare e bere delle buone bollicine.

La scelta è infinita, ma qui vogliamo suggerirvi qualcosa di molto particolare, dalla tradizione innovativa all’anticonvenzionale più spinto, fino alla natura incontaminata.

Tre suggerimenti, tre idee da tenere in primo piano anche dopo le feste.

Un Franciacorta sostenibile: Barone Pizzini

Produttore storico della Franciacorta, dal 2001 opera in regime biologico in campo e con strutture progettate per la sostenibilità ambientale per tutto il processo di vinificazione. Un’azienda che non si ferma sull’esistente, ma che fa sperimentazione anche ardita, come quella del Tesi con la riscoperta del vitigno antico ed autoctono chiamato Erbamat, del quale abbiamo ampiamente parlato in un precedente articolo (30 ottobre 2018).

Per le prossime feste ecco due vini da non perdere:

Barone Pizzini Franciacorta DOCG Animante:  fresco e cremoso nel perlage, nervoso con un bel  ricordo di fiori gialli di campo e frutto tropicale, è perfettamente a suo agio con il brindisi di inizio cenone, come aperitivo e con gli antipasti di mare, crudità,  e i primi tradizionali. Chardonnay 78%, Pinot Nero 18%, Pinot Bianco 4%, le uve provengono da 25 vigneti diversi su suoli con differenti giaciture ed origini geologiche. Circa 30 mesi sui lieviti. Fattori che  conferiscono grande complessità a questo vino.

Barone Pizzini Franciacorta DOCG Rosé edizione 2014:  ricco e complesso, pieno di note fruttate e floreali, un vino che può spaziare nell’abbinamento con tutti i secondi natalizi della tradizione, dai pesci al forno ai bolliti misti di cappone e cotechino, finanche agli arrosti, grazie alla sua struttura decisa e  alla sua lunga persistenza. Pinot Nero 80%, Chardonnay 20%. 40 mesi di affinamento sui lieviti.

Barone Pizzini – Provaglio d’Iseo (BS) – info@baronepizzini.it

Un prodigio di Prosecco: libertá di gusto, libertá di scelta

Ricevere campioni di vino per un giornalista del settore è cosa ordinaria. Ma questa volta è stato tutto diverso. La confezione elegantissima, la lettera di accompagnamento, il nome dei vini.

“Siamo Fabio, Bruno e Edoardo, titolari di Prodigio Divino. Nella vita siamo stati molto fortunati  e con questo progetto intendiamo restituire un po’ di quello che abbiamo avuto, a chi è meno fortunato di noi. Per questo motivo, una parte dei nostri guadagni va a progetti che si occupano di contrastare il bullismo.”

Ebbene Fabio è il Fabio Canino stilista, reso famoso, tra l’altro, da Ballando con le Stelle, Bruno Tommassini e Edoardo Marziari sono due stilisti, compagni di vita, unitisi civilmente nel 2017. “La filosofia di base vede il vino un veicolo e la libertà di gusto il messaggio. Il messaggio è una vera e propria sfida culturale: quella dei diritti civili. Un supporto concreto alle battaglie omosessuali per il completo diritto di cittadinanza nel nostro paese.”

Progetto coraggioso e dirompente come dirompenti sono  i nomi dei vini: Vinocchio e Uvagina. Si tratta di vini commerciali, ma la scelta delle uve è curata esattamente come i materiali delle creazioni di successo di questi stilisti e come la loro visione artistica.

Ci sono due rossi fermi, Vinocchio Sangiovese, con uve della zona di Montepulciano e un Vinocchio Sangiovese Canaiolo, poi un bianco Uvagina a base di Vermentino, Viiognier e Chardonnay e infine due bollicine a denominazione  DOC Prosecco.

Uvagina Prosecco DOC brut, ha un buon perlage fine e cremoso, naso fruttato di mela verde e con ricordi di fiori bianchi di siepe, molto fresco in bocca e adatto per l’aperitivo e per gli antipasti di mare.

Vinocchio Prosecco DOC Extra Dry, ha struttura e morbidezza che lo rendono apprezzabile a tutto pasto.

Ne riparleremo dopo le festività, con l’analisi completa di tutti i vini. Intanto se volete regalare una confezione molto elegante e “libera”, questi sono i riferimenti:

Prodigio srl Marciano della Chiana (AR) – www.prodigiodivino.com  e info@prodigiodivino.com

tel. +39 0575 845563

Amets: il Prosecco delle Asinelle

Marzio Bruseghin è il campione di ciclismo che, abbandonata l’attività agonistica, si è dedicato con la sorella Sabrina alla produzione di un Prosecco naturale che più naturale non si può. Le vigne, sulle colline di Vittorio Veneto, incastonate tra le montagne del Cansiglio, sono un vero e proprio paradiso di biodiversità e le asinelle contribuiscono brucando l’erba e trasformandola in sano concime.

San Maman al Vinitaly 2018

Quando incontro qualche champagnista convinto, uno di quelli che a sentire la parola Prosecco fa le smorfie più disgustate, propongo un assaggio di Amets, prima noto come San Maman, e mi diverto a osservare il cambiamento di espressione che si converte da presupponente diniego in piacevole stupore.

Amets  Prosecco DOC Treviso è godimento puro, un’uva il cui frutto entra diretto in bocca, pieno di polpa e di aromi floreali, di erbe di montagna e di miele di api operose. La vinificazione è impeccabile, con sensazioni cremose e di grande freschezza, con un sorso che invita al riassaggio continuo. E questo vale sia per la versione brut, diretta, sapida, accattivante e decisa, che per la versione Extra-Dry cremosa, piena e delicata allo stesso tempo.

Difficile da reperire, ma le cose buone vanno sudate.

Bruseghin  marzio srl– Via Piadera – 31029 Vittorio Veneto (TV) – 340 7083547

www.amets.it  e info@amets.it

Ne abbiamo parlato anche in un articolo del 1 dicembre 2014.

Paolo Valdastri