dai cannoni ai Rieslig per intellettuali

Gernot Kollmann ci riceve all’ingresso della Weingut posta nel centro della piccola cittadina Enkirch nell’area più vocata della Mosella.

Attesi per un full-immersion nel Riesling, nella sua Storia e in quella legata ad una delle più antiche cantine. Correva l’Anno 908! Non quello della fondazione ma “la data certa” dell’esistenza della weingut, del suo operare e fornire vini, dedotto da un documento di quel tempo.

Scendere i gradini che portano alla cantina è stato come scendere nella Storia. La bottaia avvolta dall’umidità presente, le luci tenute appositamente basse, diffuse e la voce di Gernot che racconta.

Poi la storia dei cannoni in batteria per frantumare la roccia e ricavarne le vigne. Fascino, attrazione, seduzione. E quelle vigne i cui terreni composti di ardesia blu, grigia e a tratti rossastra con declivi accentuati tali da meritarsi l’appellativo di “eroiche”. Solo nel tentativo di salire tra un filare e l’altro puoi renderti conto delle difficoltà di questo tipo di viticoltura.

I suoi nomi? Steffenberg, Ellergrub e Zeppwingert con all’interno il clos che ha dato il nome all’Azienda: Battererberg.

Nomi che trovi a caratteri cubitali al centro dei singoli vigneti.

Nomi riportati in etichetta a significare un vino di quel specifico territorio  che all’assaggio esprime, comunica, rivela la sua origine.

Immich-Batterierberg è un nome che ben rappresenta la tradizione di questo lembo della Mosella. Le sue fortune sono legate alle prestigiose parcelle che sono il riferimento di Enkirch.

Lo stile dei vini che ne deriva oggi è ben diverso dalla classicità dei Riesling della Mosella.

“Ci riteniamo innovativi nel solco della tradizione” –così spiega Gernot- i nostri Riesling sono differenti, sono quelli “del cannone”.

Personalmente li ho classificati “neoclassici” con alla base quella “purezza” molto affascinante che risulta essere il sigillo della Weingut.

Otto gli assaggi sotto la guida di Gernot Kollmann partendo da un metodo classico per concludere con un Auslese:

Jour Fixe Brut Nature. Riesling 100%. 36 mesi sui lieviti con sboccatura settembre 2015. Un ottimo spumante dalla carbonica fine improntato sulla freschezza. Ben fatto con la sua lunga persistenza. Voto 87/100
Riesling Kabinett C.A.I. L’assaggio del vino aziendale, quello che ti fa capire la filosofia della produzione. Fruttato leggermante speziato al palato è risultato superbamente bilanciato. Voto 87/100
Riesling Escheburg. Sempre un Riesling “di partenza”. L’insieme di uve provenienti dai diversi vigneti per dare vita ad un vino molto beverino di ottima fattura, con il marchio dei vini della Mosella. Buono Voto 86/100
Riesling Steffensberg.  Adesso che il palato è sufficientemente avvinato iniziamo a degustare i Cru aziendali. Altro passo per questo vino da classificare tra gli ottimi. Un bel fruttato e speziato, freschezza e sapidità in perfetta linea e la caratteristica nota minerale avanzata. Ottimo Voto 89/100
Riesling Zeppwingert. Parcella molto ampia che racchiude all’interno il clos Batterierberg. Vino fatto con le altre uve non per questo inferiore. Anzi meritevole di essere classificato tra gli ottimi. Terreno con diversi affioramenti di “roccia madre” che ne esaltano, all’assaggio, la vocazione minerale. L’ho bevuto con gusto. Ottimo. Voto 89/100
Riesling Ellergrub. Altro Cru della categoria degli Ottimi. Si è rivelato una spanna sopra al “semplice”. Mi ha regalato una “rocciosa mineralità” e il primo allungo da campione. Ottimo Voto 89/100
Riesling Batterierberg. Proveniente dal clos all’interno del più vasto vigneto di Zeppwingert. Standard qualitativo decisamente più alto. Bella vivacità dei profumi, minerale ben sviluppato, equilibrio gustativo ben evidente. Eccellente Voto 90/100


Riesling Batterierberg Auslese. Non potevo terminare meglio i miei assaggi degustando un Auslese fatto con uve sovra mature e botrizzate provenienti dal Clos Batterierberg. Poche bottiglie prodotte annualmente. Contrasti aromatici, rigoroso ma allo stesso tempo “goloso”. Una vera chicca. Eccellente. Ha fatto parte di quella categoria “senza voto”, semplicemente da “ricordare”.

Provo a sintetizzare la mia visita alla Weigut Immer-Batterierberg:

complessa natura dei suoli, con estrema ricchezza minerale;

vigneti i cui eccellenti vini ne ricordano i crinali, l’esposizione, l’idro clima;

il processo di vinificazione diverso, innovativo.

Riesling da “intellettuali”.


Urano Cupisti