Il Valore del Tempo. Vini in degustazione

Il valore del tempo, la longevità che non ti aspetti”.  Una delle tre Masterclass programmate durante l’Anteprima di L’Altra Toscana.

Protagoniste le annate vecchie di alcuni operatori presenti alla Manifestazione.

“Se alcune denominazioni hanno confermato il loro status, come Carmignano, Chianti Rufina, Colline Lucchesi, attraverso soprattutto le vecchie annate, le emergenti (e non minori) hanno dimostrato di meritarsi grande attenzione con uno stile più contemporaneo e proiettato ad intercettare i consumatori più giovani”. Così Gabriele Gorelli, Master of Wine, che ha raccontato e guidato le tre Masterclass.

Il Valore del Tempo. Gabriele Gorelli, il relatore

Il Valore del Tempo che tradotto in termini più semplici e diretti ha significato valutare i dieci campioni nella loro longevità e “ricrederci” sugli stereotipi divulgati dai saccenti a testimonianza che “sul vino, le sue evoluzioni, mai dire mai”.

Gli assaggi

Entriamo, con i miei personali giudizi, nella degustazione:

– Selvapiana Chianti Rufina Riserva 1980. Uve sangiovese al 100% provenienti dal vigneto Blucerchiale. Fermentazione in cemento ed affinamento in parte sempre in cemento ed il resto in botti di castagno. La durata dell’affinamento 4 anni. Per un errore di cantina non svolse tutta la malolattica. Devo dire che si è comportato anche troppo bene. Immaginiamolo con la malolattica completa e un affinamento diverso. Ottimo, voto 88/100;

Il Valore del Tempo. Selvapiana 1980

– Villa di Capezzana Riserva 1981. Zona Carmignano. Assemblaggio di Sangiovese 65%. Cabernet Sauvignon 10%, Canaiolo 15% e un ulteriore 15% costituito da Mammolo e Colorino. La bottiglia presentata in degustazione è stata la n. 13.082 di 45.570 prodotte in quell’anno. Parto dal giudizio finale: Eccellente, voto 92/100. Inalterato nel tempo. Una conferma per i vini della Tenuta di Capezzana, valori nel Tempo. Chapeau!

– Petrucci 2008 Podere Forte. Val d’Orcia. Sangiovese 100%. Fermentazioni in tini di rovere ed affinamento in barriques nuove per 16 mesi. Da agricoltura biologica e biodinamica. Un vino relativamente vecchio tra i “giovani” successivi.  Abbastanza equilibrato non raggiunge l’eccellenza per alcune defezioni olfattive. Ottimo, voto 89/100;

– Pietro Caciorgna, Macchie 2010. Terre di Casole. Selezione delle migliori uve di Sangiovese provenienti dalla vigna Osteria delle Macchie. Fermentazione in inox, malolattica in barriques, affinamento per 16 mesi in barriques e ulteriore affinamento per 6 mesi sempre in barriques prima di essere imbottigliato. Benché l’azienda consigli il consumo dopo 3/4 anni dalla messa in commercio, devo dire che il campione presentato ha dato eccellenti prove di continuità nella maturità. Equilibrato, eccellente, voto 90/100;

Il Valore del Tempo. Villa di Capezzana 1981

Campi Nuovi Riserva 2012, Montecucco zona di Cinigiano. Sangiovese 100%. Fermentazione in tini tronco-conici con lieviti indigeni, affinamento in botti da 70hl per 12 mesi, travaso in botti da 20hl per altri 12 mesi e riposo in bottiglia per 6 mesi. Relativamente giovane. Ben equilibrato con netta corrispondenza naso-bocca. Eccellente, voto 91/100;

– Varramista, Frasca 2010. Terre di Pisa. Assemblaggio di Sangiovese 60%, Syrah 20% e Merlot 20%. Terreni sabbiosi e argillosi risalenti al periodo pliocenico. Dopo le fermentazioni separate anche gli affinamenti separati: il Sangiovese in botti grandi per 16 mesi dove ha svolto la malolattica e il Merlot insieme al Syrah assemblati in barriques con una permanenza di 12 mesi. Ulteriore riposo in bottiglia per 6 mesi. Lunga vita a questo mix di Varramista. Eccellente, voto 90/100;

– Tenuta Belguardo 2008 gruppo Mazzei. Maremma Toscana. Blend di Cabernet Sauvignon 90% e Cabernet Franc 10%. Vendemmia, fermentazioni ed affinamenti (18 mesi in barriques) separati. Ulteriore affinamento in bottiglia per 18 mesi. Affinato per durare nel tempo e così ha dimostrato di ben invecchiare. Eccellente, voto 92/100;

– Tenuta di Valgiano 2013, Colline Lucchesi. Un insieme di Sangiovese lucchese, Syrah, Merlot, Ciliegiolo, Canaiolo, Montepulciano, Barbera, Tazzelenghe ed altri minori. Dopo una pigiatura a mano e/o con i piedi, fermentazioni in tini aperti per poi passare in barriques di 2°, 3°, 4° passaggio con basse tostature dove avviene la malolattica. Il tutto assemblato in cemento dove sosta per 6 mesi prima dell’imbottigliamento. Enologo Saverio Petrilli, il guru della biodinamica. Eccellente, voto 90/100;

Il Valore del Tempo. Caberlot

– Poggio Sorbello 2014 Gortinaia Syrah. Zona Cortona. L’azienda non ha fornito i dati della fermentazione ne dell’affinamento. Vendemmia particolarmente impegnativa che si è riversata su questo millesimo. Non raggiunge l’eccellenza. Ottimo, voto 88/100;

– Podere il Carnasciale Magnum Caberlot 2013. Valdarno. Da uve Caberlot, un incrocio tra Cabernet Franc e Merlot. 4 particelle le cui uve vengono vinificate separatamente. Agricoltura in regime biologico. Fermentazioni in inox e malolattica in barriques al 60% nuove per 22 mesi. Ulteriori 16 mesi di affinamento in assemblaggio nelle Magnum. Lunga vita alla vendemmia 2013, un giovanetto. Eccellente, voto 93/100. Chapeau!

Una Masterclass che ha convinto i presenti. Mai dire Mai. Chapeau!

Urano Cupisti

Masterclass del 25 marzo 2022