L’occasione dell’incontro con i vini dell’azienda Il Colombaio di Santa Chiara è stata l’ultima Anteprima della Vernaccia di San Gimignano svoltasi nel mese di febbraio.

Nelle sale assaggi ricavate nelle stanze del Museo di Arte Moderna e Contemporanea “De Grada”, il campione in anteprima della vendemmia 2017 “Selvabianca” mi ha colpito da subito tanto da farmi precipitare al tavolo del produttore per degustare anche “vernacce” di vendemmie precedenti.

Al banco è avvenuta la conoscenza con Alessio Logi, attuale proprietario del Il Colombaio di Santa Chiara.

“Noi siamo testimoni e interpreti di un territorio. Il nostro lavoro si unisce d una precisa filosofia: valorizzare la tipicità dei vitigni toscani come la Vernaccia di San Gimignano e consegnare la loro piena espressione”.

San Gimignano

Osservavo Alessio mentre parlava ripensando all’analisi sensoriale fatta poco prima. Vero, verissimo: espressione della tipicità!

“In passato fare del buon vino era il desiderio di ogni vignaiolo, era il risultato passionale che lo legava alla sua terra”. Alessio nel gesticolare rendeva ancor più interessante quella conversazione mentre facevo roteare il campione portato dalla sala assaggi per continuare ad avere la complessità olfattiva e farmi partecipe del dialogo.

“All’azienda Il Colombaio di Santa Chiara esiste un forte legame, importante e passionale, che mi lega ai vigneti. Legame trasmesso da mio padre Mario che, fin dall’infanzia,  mi fece capire che il vino lo produce la terra ed in cantina è solo possibile migliorarlo. Trattamenti adeguati ai terreni senza l’uso di insetticidi, la cura del vigneto durante la sua crescita, l’attenta selezione delle uve in vigna alla fine, seguendo gli insegnamenti paterni, sono risultati i segreti dei miei vini”.

Colombaio Santa Chiara, i vigneti

Alessio, un fiume in piena, a descrivere i suoi semplici metodi, il lavoro in cantina, il contesto dove risulta ubicato il Podere e quella particolare narrazione intorno alla Pieve di San Donato, la chiesa romanica del XII sec. attualmente inserita nel complesso dell’agriturismo.

Borgo antico, agriturismo eccellente, azienda vitivinicola. Insomma un territorio benedetto, ad ogni levar del sole, da Dio.

Mi trovavo al banco d’assaggio ma è come se fossi stato nel bel mezzo del podere; la magia dei racconti passionali, delle parole di Alessio che inducevano al trasporto verso altri luoghi. E il brusio della sala solo una componente musicale per niente invasiva.

Gli altri assaggi

Vernaccia San Gimignano “Campo della Pieve” 2016. Vernaccia di San Gimignano DOCG 100%. Selezione di un solo vigneto denominato Campo della Pieve; Altitudine: mt 350/390 circa; Forma di allevamento: cordone speronato; Produzione di uva per ettaro: 70/80 q.li; la raccolta delle uve inizia solitamente nella terza decade di settembre e viene eseguita rigorosamente a mano, in cassette da 15-20 kg, con selezioe in vigna dei grappoli migliori e trasporto immediato in cantina;  breve macerazione pellicolare seguita da vinificazione a temperatura controllata in serbatoi di acciaio inox.

Affinamento: su feccia nobile per 12 mesi. Invitante profilo aromatico, salino sul finale.  Brilla per la sua vitalità acida. Eccellente, voto 90/100.

Vernaccia San Gimignano “Campo della Pieve” 2012. Vernaccia di San Gimignano DOCG 100%, versione Magnum. Un vino che mi ha fatto felice alla beva. Mineralità più infiltrante, acidità presente ma assestata, amalgama e avvolgenza dovuta al tempo trascorso. Eccellenza piena, voto 92/100

Vernaccia San Gimignano Docg “L’Albereta” Riserva 2015. La Vernaccia stile Borgogna. Mosto Fiore lavorato in barrique. Altitudine: mt 350/390 circa; Forma di allevament: cordone speronato; Produzione di uva per ettaro: 70/80 q.li; la raccolta delle uve inizia solitamente nella terza decade di settembre e viene eseguita rigorosamente a mano, in cassette da 15-20 kg, con selezione in vigna dei grappoli migliori e trasporto immediato in cantina; breve macerazione pellicolare seguita da vinificazione a temperatura controllata in serbatoi di acciaio inox.

Affinamento: in barrique per circa 8 mesi. Giallo dorato, note vanigliate non invadenti, articolazione sapida, con ascendente, influsso leggermente tannico. Profilo di un bianco tutt’altro che banale. Eccellente, voto 91/100.

“L’obiettivo futuro è nel solco dei pensieri di mio padre: uve mature senza lasciare tanto spazio all’impronta umana nella cantina che non sarà mai un laboratorio”. Chapeau!

Urano Cupisti

Degustazioni del 14 febbraio 2018

 

Il Colombaio di Santa Chiara

Località Racciano, 9

San Gimignano Si

Tel:  0577 942004

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www.colombaiosantachiara.it