Esplorare l’universo del Sauvignon Blanc in due emisferi

Ho iniziato così il mio Vinexpo 2015. Con un invito di François Lurton ad esplorare l’universo del Sauvignon Blanc in due emisferi.

Chi è François Lurton e che cosa rappresenta oggi la sua presenza nel Vino a livello mondiale?

Cinque generazioni di viticoltori del Bordeaux sin dal 1897. La svolta nel 1988 quando insieme al fratello Jacques costituiscono l’attuale Società e incominciano l’espansione  prima nella Languedoc-Roussillon, in particolare nel Fitou, valle dell’Agly e Minervois.

Poi l’avventura nell’emisfero meridionale in Sud-America, Cile ed Argentina.  In Argentina acquista una Fazenda nell’Alta Valle de Uco, ai piedi della Cordigliera delle Ande. In Cile, a sud di Santiago, acquisisce un area nella Valle di Calchagna. Senza considerare La Bodega nella Valle del Douro nelle due aree Duera e Toro.

Come si può capire una dimensione vitindustriale senza tralasciare i metodi tradizionali di viticoltura. In parte biodinamica, in parte biologica, nel tentativo di limitare i solfiti. Non semplice business del vino ma anche passuione ed attenzione all’ecosostenibilità.

Tutto questo è emerso da una breve intervista  a Sebastian Wöll, Area Manager Europe. Mi parla del Domaine de Poumeyrade, la sede centrale e logistica posizionata nell’Entre-Deux-Mers a Vayres, rive gauche della Dordogne, dei numerosissimi vitigni allevati, dei vini prodotti ed esportati in tutto il mondo. Mi parla anche del mercato italiano se pur con qualche preoccupazione.

Ma l’invito è per scoprire ed assaggiare il Sauvignon Blanc prodotto di qua e di là dell’equatore. Ed allora diamo spazio a questi bianchi in purezza prodotti con cloni portati dalla Valle della Loira.

Il primo assaggio è una vera e propria novità. Un Sauvignon Blanc pétillant dalla nota fumée.

– Fumée Blanches 2014. Vino pétillant Sauvignon Blanc 100%. Dico subito gradevole ed interessante (forse perchè novità). Pétillant non aggressiva si manifesta nel bevante. Naso tipico dei sauvignon fumée riconducibili ai territori della Loira. Al palato ii evidenza la trama fresco-sapida che chiude abbastanza lunga. Ritorni continui di fumée. Voto I Sauvignon Blanc di François Lurton

– Terre Sana 2014. Sauvignon Blanc 100%. Proveniente dalla Linguadoca- Fitou. Giallo pglierino luminoso. Naso sulle note vegetali e di peperone. Al palato mostra la sua giovinezza. Voto I Sauvignon Blanc di François Lurton

– Villa Garros Bordeaux 2014. Sauvignon Blanc 100%. La sua provenienza è una certezza di qualità. Paglierino acceso gira nel calice con difficoltà lasciando evidenti tracce di polialcoli. Naso interessante e complesso su note di  limone, peperone. Al palato freschezza e lunga scia sapido-minerale. Struttura compatta. Voto I Sauvignon Blanc di François Lurton

– Avrocano Riserva 2014. Sauvignon Blanc 100% cileno. Si può parlare di riserva per la differenza nei tempi di vendemmia e conseguenti. Diverso, decisamente diverso. Già il colore denota un giallo paglierino più concentrato. Al naso  i tipici profumi del Sauvignon si perdono in un abbraccio floreale. Fresco, sapido, lungo. Ottimi anche i retro nasali. Voto I Sauvignon Blanc di François Lurton

– Humo Blanco 2015. Sauvignon Blanc 100% cileno. Anche qui è la diversità stagionale che ci permette di assaggiare in anteprima la vendemmia 2015. Tutta la giovinezza nel calice. Note fresche e floreali a fronte di un palato decisamente sapido e minerale. Lungo e Gradevolissimo. Voto I Sauvignon Blanc di François Lurton.

I Sauvignon dal mondo di François Lurton  hanno confermato quanto sia realistico esprimersi in terroir.

Un assaggio interessante e conoscitivo intorno all’internazionale Sauvignon Blanc.

Urano Cupisti