Affascinante, intrigante, allettante questo Banco decisamente diverso per un mondo vitivinicolo in continua ascesa
Serata particolare, didattica, conoscitiva del Risorgimento Bulgaro. La ricerca di vini di vignaioli sparsi qua e là nei territori diversi della nazione balcanica per una conoscenza delle nuove realtà vitivinicole della Bulgaria. Nuove realtà nate dalla “caduta del muro” dove i vignerons българите (bulgari), dopo aver richiesto la collaborazione tecnica agli italiani e francesi, hanno cominciato a produrre ottimi (in alcuni casi “eccellenti”) vini. Qualche vitigno autoctono ritenuto ancora in linea con i gusti occidentali affiancato dagli “internazionali” conosciuti. Syrah, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Marselan per i rossi, Sauvignon Blanc, Chardonnay, Riesling, Viognier per i bianchi. E con loro il Mavrud rosso e la Tamianka bianco. Un mix ottimale per vini dalla caratteristica unica.
Ma non si può parlare di Vini Bulgari se non eseguiamo una attenta ricognizione sul territorio. La Bulgaria è di fatto suddivisa in due grandi territori divisi tra loro dalla catena dei Monti Balcani che l’attraversano orizzontalmente. La parte Nord, più fresca, risente del microclima generato dal grande fiume Danubio, ormai prossimo al delta e quindi carico d’acqua. La parte Sud, l’antica Tracia, rivolta verso il confine con la Grecia, risente dei venti “caldi” della parte est del Mediterraneo. Vale la pena ricordare che dal territorio sud, l’antica Tracia, per secoli sono stati prodotti vini molto apprezzati dai “Romani”. I “vinum threicii” si trovavano nei migliori, più rinomati Thermopolium e nelle più aristocratiche Ville patrizie dell’Antica Roma.
Il Banco d’Assaggio, come sempre alla cieca, denominato “I vini bulgari? Sì ma con l’intruso” ha raccontato, con cognizione di causa, la piacevole e generosa terra balcanica. Questi i vini prescelti per la serata:
- Feux d’Artificie di Ivo Varbanov, rosso zona sud
- La belle excentrique di Ivo Varbanov, bianco zona sud
- Arlequin di Ivo Varbanov, rosso zona sud
- Rondo Chateau Bourgozone, rosso
- Castra Ruba, bianco
- Arte Ante proveniente dal delta del Danubio, rosso
- Lagrei Villa Shimd (l’intruso) rosso
Vediamoli nei dettagli, in ordine di presentazione, così come risultati all’analisi sensoriale:
- La Belle Excentrique, Azienda Ivo Varbanov, zona Sakar Sud, Viognier 70% e Tamianka 30%, vendemmia 2013. Si presenta con il suo manto dorato e gira nel bevante con una buona fluidità. Al naso è intenso e complesso con le note aromatiche dell’autoctono Tamianka. Al palato buon equilibrio con le acidità marcanti e ben sorrette dalle morbidezze ben estratte. Finale lungo per un bianco piacevolissimo. Il Viognier passato in tonneaux. Voto
- 2. Chardonnay e Viognier di Castra Rubra, Valle del Sud, vendemmia 2012. Giallo paglierino, al naso sviluppa una verticale di tutto rispetto per finire in una orizzontale dove i fiori bianchi e i fruttati, anche tropicali, si abbracciano. Spiccata mineralità all’olfatto. Al palato fresco, sapido, sorretto da una alcolicità evidente. Buona persistenza. Voto
- Villa Schimd Lagrein, Azienda Schimd Oberrauten, Alto Adige, vendemmia 2003 (Intruso). Ė riuscito a nascondersi bene tra Syrah, Cabernet, Marselan. Intenso nel colore, impenetrabile. Molto consistente con archetti stretti. Al naso i profumi “avanzati” del Lagrein: profondo sottobosco, succo di mirtilli, muschio, grafite. Al palato rotondo, con tannini di fine trama ma concentrati,ed elegante chiusura. Voto
- 4. Feux d’Artificie di Ivo Varbanov. Syrah 100%. Vendemmia 2011. Ancora giovane, appena imbottigliato (nov ’14). Rubino impenetrabile, purpureo. Naso intenso con profumi fruttati maturi che terminano in un abbraccio speziato. Strutturato, caldo con dote tannica ben integrata. Lungo con retrolfattivi fruttati. Tre anni in barriques. Voto
- Arlequin di Ivo Varbanov. Marselan 2011. Rubino compatto. Naso intrigante dove percepisci un residuo concentrato. Sorpresa al palato dove c’è la conferma di una vendemmia tardiva. Ricorda il vino da meditazione Maury, dell’ovest del Roussillon. Titolo intorno a 15% x 860 bottiglie prodotte. Un vino inaspettato. Voto
- Rondo, Azienda Chateau Burgozone, zona Danubiana. Pinot noir vendemmia 2011. Vino dal colore rosso vivace, con buona densità e profondità. Complesso al naso con una spiccata nota fruttata accompagnata da sentori marmellatosi. Il vino ha un gusto potente non tipico del pinot noir con un retrogusto ripetente la sensazione di aroma fruttato. Voto
- Arte Ante, azienda Black Sea Gold. Cabernet Sauvignon vendemmia 2011. Zona Nord Pomorie Mar Nero. Rubino compatto. Naso con cassis e finale speziato. Tannino maturo e ben amalgamato con ritorni speziati continui. Voto
Affascinante, intrigante, allettante questo Banco decisamente diverso. Abbiamo recepito l’ondata di ottimismo che prende sempre più corpo in quell’area. Ottimismo per i risultati dovuti da investimenti in attrezzature moderne, rese minori per ettaro e qualità dei vini decisamente migliorata. Non è la prima volta che assaggiamo vini bulgari e non sarà l’ultima: Bulgaria, un mondo vitivinicolo in continua ascesa.
Urano Cupisti