Per come è stata preparata e per le particolarità emerse dagli assaggi. Come sempre presso l’Osteria Le Termedi Massaciuccoli.
Motivazioni di questo approfondimento:
– Il rosso non è solo prerogativa della Côte de Nuit. In questo banco sono stati assaggiati dei rossi unici della Côte de Beaune;
– i campioni hanno messo in evidenza le diversità dei Villages, i loro micro-terroir;
– oggi dai piccoli vigneron non trovi solo vini del luogo. In particolare le nuove generazioni di vigneron propongono una scelta che spazia da nord a sud, da est ad ovest.
La voluta, diversa, sequenza di presentazione dei campioni seguendo un ben determinato filo logico.
Gli assaggi
Marsannay Clos de Jeu 2021 Château de Marsannay. Il mio giudizio: Ottimo, voto 89/100
“Le Clos de Jeu” è prodotto con uve provenienti da piccole parcelle situate nel cuore di questa AOC. Si estende per 28 ettari sui migliori climat della AOC Marsannay recentemente ha chiesto la classificazione a Premier Cru per 13 dei suoi lieux-dit. Questa azienda gestisce in esclusiva i vigneti che gli ospizi di Digione possiedono in Côte de Nuits e Côtes de Beaune. Per produrre i suoi vini, lo Château de Marsannay parte da un minuzioso lavoro in vigna.

Una volta giunta a perfetta maturazione, l’uva viene raccolta e quindi vinificata e invecchiata parcella per parcella, al fine di rispettare al massimo le caratteristiche di ogni territorio. Un anno e mezzo dopo la vendemmia, il vino viene imbottigliato e deve riposare diversi mesi prima di poter essere servito in tavola.
Pommard Les Noizons 2019 Domaine Louis Lequin et Fils. Il mio giudizio: Eccellente, voto 90/100;
Vino molto rappresentativo di Pommard, una delle più pregiate appellation della Côte de Beaune in Borgogna. L’annata 2019, offre potenza, ricchezza e intensità aromatica. L’azienda vinicola di famiglia offre vini della Borgogna provenienti da denominazioni prestigiose della Côte de Beaune e della Côte de Nuits: Santenay, Corton, Nuits Saint Georges, Corton Charlemagne, Bâtard-Montrachet. Situata a Santenay, nel sud della Côte de Beaune . Molto legato ai metodi tradizionali, cerca tuttavia di innovare ed è molto impegnato nella ricerca e nello sviluppo di nuove soluzioni per la viticoltura in Borgogna.

Vosne Romanée 2018 Joseph Drohuin. Il mio giudizio: Gran Bel Vino. Eccellente, voto 91/100.
Il Vosne-Romanée affinato in botte della regione vitivinicola della Borgogna si presenta nel calice con un luminoso rosso chiaro. Al naso offre una varietà di fragole, amarene e viole. Attraverso l’affinamento in piccole botti di legno si uniscono ulteriori aromi come caffè/moca e cioccolato. Si presenta al palato equilibrato e complesso. Dopo la vendemmia, le uve vengono portate il più rapidamente possibile in cantina. Qui vengono selezionate e delicatamente diraspate. Successivamente, la fermentazione avviene in piccole botti di legno a temperature controllate. Alla vinificazione segue un invecchiamento di 16 mesi in barrique di rovere.

Chassagne-Montrachet 2019 Domaine Bertrand Bachelet. Il mio giudizio: anche questo meritevole di applauso. Eccellente, voto 92/100;
Al naso si esprime con sentori dominanti di frutti rossi, note di viola e cenni speziati. Al palato è morbido, vellutato e di piacevole persistenza. La denominazione Chassagne-Montrachet, sebbene sia più conosciuta per i vini bianchi, dà anche vini rossi di altissima qualità; qui, infatti, la complessità del terroir consente, sia alle varietà bianche che a quelle rosse, di prosperare fianco a fianco.
Prodotto a partire da uve allevate su suoli davvero peculiari, ricchi di ossido di ferro, il vino affina per 12 mesi in legno, regalando, in definitiva, all’assaggio, un sorso di lungo appagamento
Clos Vougeot Grand Cru 2013 Louis Jadot. Il mio giudizio: SEMPLICEMENTE FANTASTICO. Voto 93/100. Il vino della serata.

Sprigiona un bouquet di grande complessità aromatica in cui si mescolano profumi di frutti rossi, caffè e liquirizia. Al palato è ampio e corposo, con tannini ben fusi e un bel finale persistente.
L’azienda sfruttando più di 150 ettari sulle migliori terre del Beaujolais, della Côte d’Or e del Maconnais, la casa ha acquisito quest’anno la nota produzione Ferret a Pouilly-Fuissé.
Beaune du Château 1er Cru 2018 Bouchard Père et Fils. Il mio giudizio: Ottimo, voto 89/100
Una volta effettuata la raccolta manuale e la cernita delle uve, gli acini vengono diraspati parzialmente o completamente a seconda dell’annata. La fermentazione alcolica avviene in piccoli contenitori con una pressatura soffice.
L’invecchiamento del Beaune Premier Cru Clos de la Mousse de Bouchard Père & Fils avviene in botti di rovere francese (di cui il 30-40% nuove) per 12-14 mesi nelle cantine Bastions dell’ex Château de Beaune. Naso raffinato unisce profumi di frutti rossi a note tostate di torrefazione. Al palato presenta una sostanza carnosa, raffinata e delicata.

Chambolle-Musigny, 2019 Domaine G.Roblot-Manchand & Fils. Il mio giudizio: sorprendente, eccellente, voto 90/100;
Le vigne di Chambolle-Musigny confinano a nord con quelle di Morey-Saint-Denis e di Gevrey-Chambertin e a sud con la frazione di Vougeot. I vini di Chambolle-Musigny sono da sempre considerati esempi di eleganza e raffinatezza. Dall’aspetto leggermente più colorati, sprigionano aromi ampi di lamponi, fragole candite, viola e sottobosco. Il corpo è caratterizzato da tannini delicati e morbidi.
Mercurey 2018, Louis Jadot. Il mio giudizio: UN VINO NELLA LINEA PRODUTTIVA DELLA Maison Jadot. Ottimo, voto 89/100;
Elegante e delicato conserva una certa esuberanza fruttata e floreale, costellata da note di legno molto ben dosate (l’invecchiamento dura circa 18 mesi a avviene in botti prodotte dalla Tonnellerie Cadus di proprietà del Gruppo Jadot di cui un terzo nuove).
Urano Cupisti