“Mi avevano parlato di Only Wine o meglio Salone dei Giovani Produttori e delle Piccole Cantine come manifestazione enoica diversa dalle altre. Vuoi per la scelta di posizionarsi al centro-Italia (Umbria) vuoi per distinguersi.

Non si arriva a Città di Castello di passaggio. Si raggiunge la città umbra consapevoli della propria passione per il vino alla ricerca di quelle perle enoiche da assaggiare e raccontare. E la location defilata di per sé fa selezione”.

Così ho iniziato l’articolo scritto sul Corriere del Vino dopo l’avvenimento edizione 2021 chiudendolo con: ”E degli assaggi che dire? Alcuni di essi saranno temi specifici di degustazione che pubblicherò prossimamente. Chapeau!”.

Insieme a Pina e Giovanni Terenzi

Era Domenica 20 giugno 2021. E il 17 di settembre eccomi ricevuto all’Azienda Giovanni Terenzi  nel Comune di Serrone (Fr), nel Frusinate, a ri-parlare e ri-assaggiare Cesanese del Piglio e Passerina del Frusinate che tanto mi avevano colpito a Only Wine.

Ad attendermi Pina Terenzi, figlia del fondatore Giovanni, e Presidente Nazionale di Donne in Campo. Capii da subito di trovarmi di fronte ad una persona “che sa di vino”.

Pina, parlami dell’Azienda per capirne la consistenza e la filosofia di produzione.

“È stata fondata alla fine degli anni ’50 da mio padre Giovanni che hai conosciuto a Città di Castello. Oggi la dirige insieme al resto della famiglia: mia madre Santa e tre figli. Giovanni si occupa, insieme a mia madre, della parte agronomica mentre mio fratello Armando, la sottoscritta e mia sorella Maria, ci occupiamo della produzione, vendita e accoglienza”.

Una tipica e tradizionale azienda a conduzione familiare.

Per motivi affettivi ed ampelografici  la nostra azienda alleva i propri vigneti in modo naturale con vecchi sistemi  senza uso di concimi chimici, diserbanti e prodotti che potrebbero danneggiare l’ambiente”.

Pina mi accompagnò a calpestare i vigneti e respirare l’aria di un tempo. Ma soprattutto godere di una vista incredibile di una parte della Ciociaria sconosciuta ai più.

Giovanni Terenzi. Vigneti

Passeggiammo nei vigneti mentre Pina continuò nel racconto:

“Negli anni ’70 ci fu il reclutamento di mano d’opera per la nascente zona industriale e il conseguente abbandono dei campi. Qui la scelta di Giovanni per niente ammaliato dai canti delle sirene del posto fisso  e di una vita meno grava, manualmente sovraccarica, senza orari ne ferie. Una scelta contro corrente investendo tra mille difficoltà sulle vigne ed in particolare sul vitigno cesanese producendone qualità. Oggi la nostra realtà costituita da oltre dodici ettari di vigneti, per una produzione di 10 etichette, è il frutto di quelle scelte”.

Tutti i vigneti sono qui a Serrone?

“No. Abbiamo vigne anche a Piglio, Paliano e Olevano. Questo ci permette una produzione diversificata esaltando le proprietà pedoclimatiche dell’intero territorio”.

Rientrati e dopo aver fatto la visita alla cantina era giunto il momento degli assaggi per scoprire quello che Giovanni mi disse a Città di Castello: “I nostri vini sono atti d’amore verso la nostra terra”.

Giovanni Terenzi. Sala degustazione

Gli assaggi

Nella panoramica sala di degustazione sospesa nel vuoto ecco di fronte a me 7 dei 10 vini in produzione:

– Zerli 2019. Passerina del Frusinate Igt. Note Aziendali: vigneti di oltre 60 anni posti a circa 400 m.s.l.m. esposti a sud-ovest. Dopo la fermentazione in botte affina in barriques per poi sostare circa 6 mesi in bottiglia prima della commercializzazione.

Le mie considerazioni. Già alla vista dona una consistenza ammiccante lasciando copiose glicerine sul bevante. All’olfatto si distende su di una complessità ragguardevole. Fiori di ginestre e toni floreali di gelsomino con un finale che riporta a soffi leggeri di vaniglia. Al palato struttura, equilibrio animano la dote di sapidità sfumando nella persistenza con i ritorni olfattivi. Ottimo, voto 89/100;

– Villa Santa. Passerina del Frusinate Igt. Note aziendali: dedicato alla donna più importante della famiglia: mamma Santa.  Vigneti sulla collina a 380 m.s.l.m, esposizione sud-ovest. Percorso in inox.

Le mie considerazioni. Evoca melone, ananas, agrumi, fiori di gelsomino. Al palato discreta struttura con gradevole dote sapida. Buono, voto 87/100;

– Colle Forma 2018 Cesanese del Piglio Superiore Docg. Cesanese d’Affile 100%.    Note aziendali: vigneti nel Comune di Piglio posti a 450m.s.l.m. Esposizione Sud. Dopo la fermentazione in inox, affinamento in botti grandi per circa 20 mesi per poi riposare in bottiglia per 12 mesi.

Le mie considerazioni. Rubino compatto. Il naso è dominato da mirtilli, more, ampliato da spezie e cacao. Al palato risulta da subito ricco, strutturato con trama tannica imponente. Eccellente, voto 91/100;

Giovanni Terenzi. Cantina vasche inox

– Vajoscuro, Cesanese del Piglio Superiore Riserva Docg. Cesanese d’Affile 100%. Note Aziendali: vigneti nel Comune di Piglio posti a 450m.s.l.m. Esposizione Sud. Dopo la fermentazione in inox, affinamento in tonneaux  per circa 12 mesi per poi riposare in bottiglia per 24 mesi.

Le mie considerazioni. Bagaglio olfattivo molto complesso che offre evidenti sentori di frutta piccola rossa e speziature su pepe, grafite, tabacco. Al palato possente trama tannica e lunghissima persistenza. Eccellente, voto 92/100

– Quercia Rossa 2017, Sangiovese del Frusinate Igt. Sangiovese grosso (tipo Brunello) 100%.  Note aziendali: vigneti nel Comune di Piglio posti a 450m.s.l.m. Esposizione Sud. Dopo la fermentazione in inox, affinamento in barriques per circa 20 mesi per poi riposare in bottiglia per 12 mesi.

Le mie considerazioni. Rubino consistente. Si apre su sensazioni di confettura di ciliegie, sottobosco, speziati e macchia mediterranea. Al palato tannini serrati ed acidità non trascurabile. Finale lungo e complesso. Eccellente, voto 91/100.

Inoltre ho assaggiato:

– Initium, Spumante extra-dry Lazio Igp. Metodo charmat a base Trebbiano.  Buono, voto 87/100;

– Rosato Igt Lazio. Vitigno Cesanese di Affile. Buono, voto 87/100.

“Cesanese del Piglio, vino orgoglioso, prezioso e austero, che rimanda a sogni antichi, a sapori perduti, al lento trascorrere della vita. Passerina del Frusinate, da vino sconosciuto ai risultati sorprendenti di vini fini e raffinati. Queste le due gemme enoiche, gli atti d’amore, della Valle del Sacco, nel frusinate”. Parola di Giovanni Terenzi. Chapeau!

Urano Cupisti

Assaggi effettuati il 27/09/2022

Azienda Giovanni Terenzi
Via Forese, 13
Località La Forma
Serrone (Fr)
Tel:  0775 594286

info@viniterenzi.com

www.viniterenzi.com