Tappa n. 4 – Guy Mea, lo Champagne in veste elegante

Ce n’è di vigna in Champagne. Nell’ampia e diversificata zona di produzione si contano oggi la bellezza di 35mila ettari vitati. Basta percorrere qualche tratto della Route du Champagne, da Bouzy a Verzenay come da Vertus a Cramant, per perdersi tra i vigneti, rigorosamente fitti e bassi. Uno spettacolo che ha due momenti magici; il verde fiorire di aprile e le calde tonalità aranciate sul finire di ottobre. Due date giuste per visitare queste terre, approfittando di periodi di relativa tranquillità per molti dei produttori.

Con oltre 7mila ettari vitati è la regione dell’Aube, a sud del cuore storico dello Champagne, a detenere il primato in termini di vigna; ma è indubbiamente la Montagne de Reims (circa 6.800 ettari in produzione) a far massa critica quando si parla di qualità. Regno indiscusso del pinot nero, le vigne comprese tra Reims ed Èpernay contano una dozzina di villaggi le cui vigne sono classificate Grand Cru. Nel suo cuore facciamo sosta da Guy Mea, cantina ospitata nel borgo Grand Cru di Luovois.

 

TAPPA N. 4 – GUY MEA, LO CHAMPAGNE IN VESTE ELEGANTE

Un piccolo cortile ove i gatti giocano a rincorrersi  ed una casa semi coperta da rampicanti dalle cui ampie vetrate si intravede una deliziosa saletta di degustazione.  Un cornice pittoresca che invita a suonare il campanello d’ingresso alla cantina della famiglia Mea, cinquant’anni di Champagne alle proprie spalle. Ci accoglie con grazia ed un sorriso la giovane Evelyne Milesi Mea, pronta, dopo qualche esperienza di cantina in Borgogna, a prendere le redini future della cantina.

Come in molte altre case di Champagne, il primo bicchiere è quello del Brut Tradition Premier Cru, taglio pressoché paritetico di pinot nero (in leggera prevalenza) e chardonnay, con ampia dose di Vins de Reserve. Una bollicina delicata ed armonica, di grande bevibilità, con note floreali e di lieviti che conquistano fin da subito e non lasciano scampo alla bottiglia. Stesso blend del Tradition ma con un anno in più di maturazione in cantina per la Cuvée Selection Brut Premier Cru, il cui naso di mandarini e frutti esotici è indice di grande piacevolezza. La bocca ne da conferma, fresca e ficcante, ricca in ingresso ove il pinot nero della Montagne de Reims si fa sentire. Frutto ed eleganza per il Rosa Délice Premier Cru, rosato che gioca le sue carte migliori su di una ammiccante vinosità.

A chiudere una gamma di alto livello, segnata da una spiccata eleganza riscontrata in più etichette, la Cuvée Prestige Brut Premier Cru, con circa 5 anni di maturazione in cantina ed un’abbondante presenza di chardonnay a marcarne il profilo, ed il Milesimato La Cuvée des Loups 2006, ovvero dei lupi. Di quest’ultima etichetta Evelyne ci racconta che un amico italiano ha pensato bene di farne scorta per il suo ristorante sul Lago di Como; al momento tra i pochi fortunati italiani a godere dei vini targati Guy Mea.

Prezzi che oscillano tra i 15 ed i 19 Euro a bottiglia, con punta di 25 per il millesimato, la cui tiratura (e disponibilità) è a dir poco limitata.  Cantina aperta per degustazione e vendita praticamente ogni giorno, molto meglio se preannunciata da una telefonata o da una mail.

Daniele Bartolozzi

 

GUY MEA

2, Rue de l’Eglise

LOUVOIS (Montagne dei Reims)

www.champagne-guy-mea.com