Tanneux-Mahy, gioco di coppia per uno champagne di alto profilo
Nelle cuvèe tradizionali il ruolo delle tre uve dello Champagne è chiaro e ben delineato: ove il pinot nero dona struttura e lo chardonnay eleganza, al pinot meunier compete l’apporto del frutto e della morbidezza sul palato. Il suo nome tradotto suona come “il Pinot del Mugnaio”, appellativo derivante dalla colorazione biancastra dalla peluria che caratterizza le sue foglie, al punto tale che la parte inferiore delle stesse sembra quasi sporca di farina. Raramente utilizzato per le versioni millesimate, se non in piccole quote, il meunier si esprime al meglio sulle brevi percorrenze, sia in termini di maturazione sui lieviti che d’invecchiamento post-sboccatura. Ciò non toglie che, specie all’aperitivo, poche sono le bollicine in Champagne ad avere la sua beva fragrante e fruttata, amata in particolar modo dal gentil sesso.
TAPPA N. 12 – TANNEUX-MAHY, GIOCO DI COPPIA PER UNO CHAMPAGNE DI ALTO PROFILO.
A fine Ottobre in Champagne il tempo è spesso umido e nebbioso, tant’è che i comignoli del paese di Mardeuil, pochi chilometri da Epernay, già sputano fumo a più non posso. Ci attendono nella loro rinnovata saletta di degustazione, camino acceso, Christophe Tanneux e sua moglie Katia per un giro di assaggi ed una visita alle cantine. Subentrati solo nel 2009 alla guida dell’azienda di famiglia, la coppia ha dato una svolta decisa alla Maison di famiglia, da sempre Rècoltant Manipulant. La vendemmia è finita da qualche settimana e, completata la fermentazione alcolica, si tirano le somme per le basi dello Champagne targato 2013. Christophe ci mette un bicchiere in mano e ci invita all’assaggio di quelli che, oggi limonate della peggior specie, diverranno domani bollicine amate dal mondo intero.
Tornati nel calduccio di casa (con bottiglia di Ratafià appena etichettata sotto braccio quale gentile omaggio) si parte con la carrellata di assaggi. Si inizia con la Cuvèe de Reserve, anche detta Grande Reserve, fresca ed agrumata, contrastata da una leggera nota dolce in ingresso. Un tre per tre: tre le uve nel blend (pinot nero, meunier e chardonnay) da tre vendemmie diverse (2011, 2010 e 2009). Ben riuscito anche il Rosè par Macèration, quasi integralmente prodotto con il pinot meunier macerate poche ore a temperatura controllata. Una bollicina ricca e generosa, sin nel colore, con note di ciliegie e di pompelmo rosa tra naso e bocca. Si cambia registro con la Cuvèe Prestige, uno chardonnay (quasi) in purezza nervoso e teso, di buona mineralità ed interessante profondità. Prevalenza di chardonnay anche per il Millesime 2006, con note di lievito in evidenza; uno Champagne “da pasteggio”, ideale per una frittura di coniglio. Top class della casa la Cuvèe 100% Millesime 2008, un pinot nero in purezza (da qui il 100%) proveniente da una vigna Grand Cru ad Ay, in Montagne de Reims, di loro proprietà. Il vetro opacizzato della sua prestigiosa confezione richiama la nebbia che ci attende appena varcate le porte della cantina.
Prezzi abbordabili, specie se rapportati alla qualità media dei prodotti. Si parte da poco meno di 14 Euro per la Cuvèe de Reserve (ben spese!), attorno ai 15 Euro il Rosè, e pochi centesimi oltre, la Cuvèe Prestige. Millesimato 2006 a soli 18 Euro, la Cuvèe 100% a 32 Euro. Orari di apertura ampi e flessibili; dal lunedi a sabato, mattino e pomeriggio sino a tardi. In assenza di Christophe, Katia sarà Katia la vostra musa ispiratrice.
TANNEUX-MAHY
2, Rue Jean-Jaurès
MARDEUIL (Vallèe de la Marne)