fattoria kappa

Vini che impersonano il raro dono della grazia

Conosco l’enologo della Fattoria Kappa, Andrea Di Maio, da molto tempo seguendolo nel suo lavoro di consulente di altre realtà aziendali in Toscana e Friuli. Non lo conoscevo nella sua avventura alla Fattoria Kappa, nell’immediato entroterra del litorale toscano, con vigneti sia in provincia di Pisa che Livorno.

Le occasioni degli incontri sono state alcune degustazioni presso importanti manifestazioni  annuali che ciclicamente si svolgono in Toscana.

I proprietari: l’austriaco, il capo-redattore di Format, Stefan Klasmann e il giornalista tedesco Manfred Klimek che acquistarono terreni  nel 1999 avvalendosi da subito del giovane enologo Andrea Di Maio.

L’enologo Di Maia

L’inizio nel fare vino da uve acquistate e successivamente nell’utilizzo in affitto di due ettari nelle vicinanze della cantina a Castellina Marittima per poi essere affiancate nel tempo da vigneti dell’entroterra pisano, vicino a Volterra.

Sembrerebbe la solita scontata “fiaba” di una “moda” che ha portato e continua a portare professionisti  e menti creative (il caso del fotografo Oliviero Toscani con una azienda  guarda caso poco distante da questa realtà ne è altra prova e certezza)  a ritirarsi a metà della vita da quelle parti e iniziare la “storia” di piccoli imprenditori vitivinicoli impegnati a soddisfare le esigenze familiari e di pochi altri.

Ma non è così per la Fattoria Kappa. La sua giovane storia recita altro copione; quello di operare in una realtà di mercato molto diverso dall’utopistica visione di fare “solo vino per se stessi ed alcuni amici”, seguendo quanto il terroir sia capace di dare nel solco della tradizione.

Utilizzo di vitigni cosiddetti “internazionali” quali Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Petit Verdot, Syrah (vitigno particolarmente adatto ai terreni di Castellina Marittima e limitrofi) e il Rebo. Il Rebo, incrocio nato negli anni ’20 per mano del ricercatore Rebo Rigatti presso l’Istituto di San Michele all’Adige, nel tentativo riuscito di dare al Merlot la potenza del Teroldego. Ricordando anche che la zona è terra di Sangiovese.

Conduzione in vigna seguendo le regole della biodinamica e attenzione in cantina evitando quelli che Andrea definisce “intrugli”.

Nel panorama delle numerosissime aziende presenti sulla fascia litoranea tirrenica, l’Azienda Kappa è tra le ultime nate. L’inizio dell’attività vera e propria risale al 2005 e in questi dodici anni è cresciuta in maniera esponenziale vuoi per le capacità imprenditoriali vuoi per quella sensibilità di  Andrea, enologo ma anche vignaiolo tout court, che interpreta con “discrezione e buon senso”;  partendo dal vigneto consapevole  di quanto sia difficile arrivare all’estrazione dei rossi che riscontriamo nei Kappa.

E dagli assaggi risultano ben chiari i traguardi prefissati di territorialità unita all’eleganza.

Kappa 2015. Il profilo ha rivelato potenza. Un vino che deve essere letto in prospettiva. Le basi per rientrare nell’eccellenza ci sono. Ulteriore invecchiamento, aiutato dalla vendemmia decisamente superiore alle altre, porterà a punteggi alti oltre i 90/100.

Lambda 2015. Vitigni internazionali insieme al sangiovese presente in maggioranza. Sintesi di potenza ed eleganza che anche in questo caso deve essere letto in prospettiva. Vino che tra qualche anno si posizionerà nei giudizi tra gli eccellenti

In conclusione sono stati assaggi “particolari”, oggetto di riflessione personale, che impersonano il raro dono della grazia. Chapeau ai vini Kappa.

Urano Cupisti

 

Fattoria Kappa

Via Roma 119

57040 Castellina Marittima (PI)

Tel  +39 334 6619711

a.dimaio74@virgilio.it