Autentica espressività territoriale

I vini della Fattoria Il Lago provengono da un ampio bacino vitato posto nel Comune di Dicomano. Siamo nella parte nord-ovest del  Mugello a circa 40 minuti da Firenze.

Ci troviamo in quella parte collinare posta come avamposto alla dorsale appenninica formata dal fiume Sieve e dal suo affluente Comano. Terre dove da sempre si fa vino e non solo. Luoghi dalla vocazione al Sangiovese dove però si hanno presenze centenarie dei cosiddetti vitigni internazionali, provenienti dalla Francia, come il Merlot, i Cabernet, il Syrah e in particolare il Pinot Nero.

Un Pinot Nero che gode di un microclima a lui adatto, con inverni freddi, estati calde e la giusta ventilazione appenninica che asciuga i grappoli difendendoli da attacchi parassitari. Soprattutto dalle muffe.

Ho assaggiato alcuni vini della produzione di questa azienda durante l’annuale raduno dei vignerons (sette) aderenti all’Associazione dei vignaioli di Pinot Nero dell’Appennino Toscano. Quella parte di Appennino posta a Nord e formata dalle valli Casentino, Mugello, Lunigiana, Garfagnana e Media-Valle.

Eccopinò è l’evento giunto ormai alla sua 5° edizione. Un evento itinerante che, quest’anno, si è svolto nel Castello dei Malaspina nella frazione Terrarossa nel Comune di Licciana Nardi in Lunigiana.

“Un’affermazione nel tempo che ha portato all’attuale configurazione aziendale e alla produzione a carattere familiare”. Questo il primo approccio con il giovane rappresentante della famiglia Spagnoli.

“Lo stile dei vini è votato al classico senza compromessi. La semplicità e purezza, talvolta affascinante,  come sigillo della Fattoria Il Lago”.

Passano le generazioni con le necessarie innovazioni ed interpretazioni ma la musica alla Fattoria Il Lago non è sembrata cambiare: abnegazione in vigna, vinificazioni parcellari, per comunicare i loro vini che devono essere riconoscibili  tra i tanti.

Questi gli assaggi fatti in quella occasione:

Pinot Nero 2008 Pinot Nero 100%. Raccolta manuale, diraspatura per il 75% e pigiatura soffice, per il restante 25% mantenute intatte per la fermentazione in tini aperti. Affinamento in barriques dove staziona per un minimo di 12 mesi. Ulteriore affinamento in bottiglia prima di essere commercializzato. Campione di circa nove anni a rappresentare la prima vendemmia di pinot nero. Un rosso tonico. Colore rubino che leggermente vira al granato. Ha roteato nel bevante con buona consistenza per essere un pinot. Evidenti lacrimazioni. Al naso il fruttato ben equilibrato tra frutti di sottobosco e frutta matura ha lasciato spazio agli speziati con finale vanigliato. Al palato fresco e sapido con tannini ben levigati supportati dai polialcoli in perfetto equilibrio. Abbastanza persistente nel finale. Tonalità di gusto dei pinot appenninici. Ottimo, Voto 89/100

Pinot Nero 2010. Pinot Nero 100%. Un’ottima annata ha permesso di dare, a questo campione, un giudizio compreso negli Ottimi. Ha sfoggiato una vitalità aromatica intensa seguendo l’assetto classico piramidale della degustazione con chiusura elegante. Ottimo, Voto 89/100

Pinot Nero 2012. Pinot Nero 100%. Rosso tonico slanciato. A mio avviso ancora da terminare il suo affinamento in bottiglia. Assaggiarlo tra un paio di anni sicuramente lo troveremo al top. In perfetto stile aziendale, il Pinot Nero della Fattoria Il Lago. Ottimo, Voto 88/100

Pinot Nero 2013 (ancora in fase di affinamento). Tutto da scoprire questo campione. Promette bene. L’insieme della dolcezza del frutto e la speziatura del rovere con l’evidenza dei tannini gallici già hanno stemperato il tratto poco aggraziato di un vino in affinamento. Sarà un gran Pinot Nero!

Questi piccoli produttori scontano spesso una minore visibilità sul mercato. Frequentemente al centro di critiche intermittenti vuoi per le nuove scelte aziendali che si affiancano a quelle tradizionali, vuoi per la posizione defilata nei confronti delle aree ricche di appeal. È un peccato perché non è così raro trovare un’autentica espressività territoriale.

Urano Cupisti